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    Home»Costume e società»Dove comincia la notte
    Costume e società

    Dove comincia la notte

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre18/03/2013Updated:17/06/2014Nessun commento6 Mins Read
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    di Caterina Della Torre

    Una intrigante copertina ed un bel titolo che fa presagire tutto e niente. Un romanzo d’amore, di pensiero, di emozioni? No, un noir ambientato nella  Bari di oggigiorno.  Dove San Nicola arrivò via mare ma  anche luogo dove oggi esiste un alto livello di criminalità. Ne parla Alessio Viola, giornalista e scrittore,  nel suo ultimo romanzo edito da Rizzoli ”Dove comincia la notte”  , in cui narra  di vicende  realmente accadute e del lato oscuro della sua città.

    Una  città  che il detective Roberto De  Angelis  vive soprattutto di notte. E’ il suo regno sia per gli appostamenti che per le riflessioni, che lo riportano a una donna medico trentenne che potrebbe dargli una possibilità di rinascere. L’ occasione giungerà una sera, all’improvviso mentre si ritrova sulle tracce di un giovane spacciatore  che lo guiderà nel  covo della malavita barese, oltre i propri limiti e quelli della legge.

    Un thriller, un noir il tuo nuovo libro. Perchè adesso, in questo momento?
    Uhm….i libri escono non solo quando si finisce di scriverli, ma anche quando un editore sceglie il momento.…era da un pò che ci lavoravo. più in generale, che studiavo una serie di accadimenti criminali del passato a bari.

    L’hai ambientato a Bari e Puglia con personaggi e luoghi pugliesi. Quindi è mirato solo ai tuoi conterranei?
    Ovviamente il fatto che sia ambientato a Bari non vuol dire che si rivolga solo ad un pubblico pugliese. Anzi credo che per certi versi Bari sia una città molto più globalizzata e comprensibile di Napoli o di Roma, altri luoghi scenario di romanzi di questo tipo. Bari è un palcoscenico perfetto per queste messe in scena.

    I due protagonisti del romanzo, Roberto De angelis, l’investigatore e il delinquente che insegue e che lo porta nel regno della notte sembrano due persone per nulla ”eroiche”, ma due persone qualsiasi. Perchè questa scelta?
    Perchè non esitono eroi. Forse non sono mai essittiti, è la storia che decreta l’eroismo dei suoi protagonisti. Cosa c’è di eroico nel fare il poliziotto o il killer? Solo la cattiva letteratura li fa diventare tali. Le loro sono vite all’insegna della “normalità del male”, tutto qui. Che è spesso la normalità di tutti noi

    Le gesta che racconti sono vere?
    I fatti narrati nel romanzo sono realmente accaduti diversi anni fa. Non necessariamente in quella sequenza, con quei protagonisti e ovviamente con quei nomi professioni e tutto il resto….sono vicende talmente incredibuili a volte da sembrare costruite. Ma la realtà è mille volte più creativa della fantasia di uno scrittore. Nel mio caso mi sono preso il compito di romanzarla, di renderla comprensibile, di proporre a tutti quel mondo e quella “normalità”.

    E le donne hanno sempre un ruolo marginale nei tuoi romanzi, perchè?
    Non lo so, non direi. Oppure non me ne rendo conto. Probabilmente per il motivo semplicissimo che non sono una donna. Diffido di quegli uomini che pretendono di conoscerle così bene al punto di scriverne e farne le protagoniste assolute. Perfino i grandi e i grandissimi della letteratura. Un uomo può solo capire un uomo, forse. Una donna mai.

    La notte in realtà è la regina del tuo romanzo. Ma Bari non è così, vero?
    No no bari è proprio così. Anzi spesso è anche peggio. C’è la notte del gioco d’azzardo, in cui passano di mano proprietà ingenti. La notte della prostituzione “controllata”, moglie e figlie di professonisti e commercianri che “agevolano” gli affari di famiglia…la notte degli usurai e degli usurati….la notte di bari è buia oltre quello che si crede.

    Qual’è la pagina del tuo romanzo che porteresti all’attenzione dele lettrici di dols per farle innamorare del romanzo?

    ”Le emozioni che sentiva in quei giorni erano troppe
    e strane, difficili da decodificare, soprattutto perché lui
    era abituato alle impressioni nette, alle scelte precise, al
    bianco e nero senza sfumature. Si trovava al centro di
    una strada senza uscita, asfaltata di mille grigi su cui era
    poco abituato a camminare, sull’orlo dell’irreparabile e
    ormai anche oltre, circondato da sabbie mobili, eppure
    sentiva che non poteva fare altro che andare avanti. Era
    sempre stato così, ogni volta che incominciava qualcosa
    doveva portarla a compimento, per una sorta di indicibile
    onestà con sé stesso. Questo ragazzo poi gli era entrato
    nel cuore, nel senso che ne ammirava l’immediatezza
    del sentire, la chiarezza delle scelte, la coerenza. Era una
    macchina per uccidere, e svolgeva il proprio compito
    con una consapevolezza che non conosceva incertezze;
    a ben vedere, aveva un’etica del lavoro superiore a
    quella di tanti altri, compresa la sua, naturalmente. Lui
    ormai aveva smesso di cercare un senso nel suo essere
    un poliziotto, perché non ne vedeva più alcuno.
    Bari continuava a vivere la sua doppia vita, di giorno
    industriosa e attiva, la notte regno dell’inconfessabile.
    Aveva visto per tanti anni corruzione e ruberie, il dilagare
    della droga e l’assuefazione della città a tutto quello
    che si portava dietro. I giovani di Sinistra e di Destra si
    ritiravano dalla vita pubblica, non li aveva mai avuti in
    simpatia ma rimpiangeva i cortei e i casini di quando anche
    lui era giovane, uno sbirro da insultare e combattere in
    piazza. Si era abituato lui stesso all’indifferenza, ormai
    considerava fisiologica ogni attività che un tempo riteneva
    non solo da perseguire penalmente, ma moralmente
    ripugnante. La sua soglia di accettazione del male si era
    abbassata fino a sfiorare i marciapiedi della vita su cui
    ormai si trascinava. Era passato da un amore sbagliato
    ad altri ancora più sbagliati, incapaci di lasciare tracce,
    così si era aggrappato alla sua solitudine, unica amica che
    non lo aveva mai tradito. Era lucido, sapeva quello che
    faceva. Il suo stesso corpo era non soltanto invecchiato,
    ma sfiorito, privo di vigore. Chissà, forse avrebbe dovuto
    sposarsi e fare tre figli, nel calore della famiglia avrebbe
    trovato nuovi stimoli. O forse sarebbe stato pure peggio,
    vai a sapere. Chi se ne frega del matrimonio, dei pannolini
    da cambiare, dei pranzi domenicali dalla suocera, dell’asilo
    alle otto di mattina, le tonsilliti e tutto il resto, si disse poi.
    Meglio così: qualunque cosa fosse successa nella sua vita
    avrebbe riguardato soltanto lui, nessun altro si sarebbe
    fatto male: ne era quasi fiero.
    Cercò di mettere ordine ai suoi pensieri. Primo: voleva
    sempre che Giacinto eliminasse il tizio della palestra?
    Con un plebiscito, tutte le sue personalità votarono
    sì, non c’era scampo per quell’uomo, la sua sorte era
    decisa. Secondo: cosa ne avrebbe fatto del suo amico?
    Decise di rimandare la risposta, non ne aveva ancora una
    convincente, in attesa di trovarla il piano migliore era
    improvvisare, gli riusciva sempre bene. Terzo: già, qual
    era la terza domanda? Non se la ricordava. Forse non
    c’era mai stata, le prime due pesavano già abbastanza”

    Alessio Viola bari Dove comincia la notte
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

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    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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