Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    • L’amore che non muore
    • Mani nude
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La solitudine dei non amati

      By Dols06/06/20250
      Recent

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025

      LADRI E LADRUNCOLI

      05/06/2025

      L’amico fedele

      04/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Mamme in carriera, mamme egoiste?
    Donna e lavoro

    Mamme in carriera, mamme egoiste?

    Francesca LemmiBy Francesca Lemmi26/01/2013Updated:28/08/20142 commenti4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    mamma-che-lavora
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Ai tempi d’oggi, compatibilmente con la disponibilità lavorativa del momento, sono tante le mamme che lavorano.

    Molte, quando possibile, scelgono soluzioni part-time o comunque con una riduzione dell’impegno e del carico lavorativo, al fine di avere maggior tempo a disposizione per i figli… un buon compromesso per conciliare i due ambiti senza incorrere in scelte drastiche.
    Questa soluzione non sempre, però, è percorribile sia perché non tutti i tipi di lavoro lo rendono possibile (basti pensare, ad esempio, alla libera professione) sia perché non tutti i contesti lavorativi accettano questa condizione.
    Tuttavia c’è un’altra importante spiegazione: non tutte le mamme vogliono mettere un freno a mano o scalare la marcia sul lavoro.

    Troppo spesso quando si parla di mamme lavoratrici, si parte dal presupposto che il desiderio e l’impegno principale sia quello di prendersi cura dei figli e che il lavoro sia solo uno strumento e un mezzo per aumentare gli introiti familiari o comunque secondario alla famiglia, per cui quando una donna diventa madre, ci si aspetta che prevalga il desiderio di ridurre e contenere l’impegno lavorativo al fine di dedicarsi di più e meglio ai figli.
    Se questo può essere valido in tante situazioni, non è sempre necessariamente così.
    Infatti non è assolutamente detto che la maternità riduca o annulli aspettative e progetti ambiziosi di carriera.
    Personalmente conosco donne, molte delle quali libero professioniste o con incarichi dirigenziali che, pur avendo desiderato la maternità e pur essendo desiderose di stare con i loro figli, non sono disposte a rinunciare alla propria carriera lavorativa e non tanto per questioni puramente economiche ma anche e soprattutto per aspettative e desideri di realizzazione professionale.

    Esistono, quindi, mamme lavoratrici che pur lavorando e pur essendo convinte dell’utilità (oltre che della necessità) di lavorare, mettono comunque al primo posto la famiglia relegando al lavoro un posto e un’importanza circoscritti; mentre ci sono “mamme in carriera” che pur scegliendo di essere e fare le madri, vivono il lavoro come un baluardo della propria vita, in cui investono molto tempo ed energie perché proiettate anche a crescere professionalmente e quindi a fare carriera.

    Qual è il profilo della mamma in carriera?
    Non è un’aliena, non è un’egoista e men che mai una menefreghista nei confronti dei figli, come talvolta ancora il credo popolare la vorrebbe giudicare.
    E’ una donna che ha investito prima nella propria formazione (con percorsi di studi spesso impegnativi e ben riusciti) e poi nel lavoro, che crede e spesso ama la propria professione, per cui lavorare non è solo sacrificio ed impegno, ma anche piacere, passione da coltivare, sfida e curiosità.
    E’ figlia di genitori che hanno vissuto la guerra, che le hanno trasmesso il senso del dovere, dell’impegno e del sacrificio, come anche la fiducia in se stessa e nella possibilità di costruire qualcosa di importante.
    E’ una donna che, oltre al desiderio di maternità e di affettività, investe anche su se stessa e sui suoi progetti professionali, in virtù un senso d’identità individuale per cui si concepisce prima di tutto come donna e persona, oltre che come mamma, e quindi capace di avere anche spazi di autonomia e realizzazione personale a prescindere dalla famiglia.

    E’ forse sbagliato che una donna coltivi un sano egoismo e che quindi abbia un senso di identità personale centrato sulle proprie capacità e aspettative e non solo su legami familiari? E’ forse da recriminare una donna che sceglie di perseguire i suoi progetti professionali, in cui crede e in cui investe, anche se madre di famiglia?
    E’ forse da meno o più criticabile di un uomo che fa la stessa scelta?

    Personalmente credo che sia una donna da ammirare, alla stregua di chi, al contrario, sceglie di dedicarsi principalmente alla famiglia, perché investe su più fronti, crede in quello che fa, vive e concepisce il lavoro come una dimensione imprescindibile di sé.
    Purtroppo è un donna che si scontra con una società ancora bloccata da vecchi stereotipi culturali e per alcuni aspetti “schizofrenica”, come scrive Wendy Sachs nel suo libro “Mamme Manager”: da una parte, ci è richiesto di fare, di essere produttive, di dare grandi prestazioni e quindi di essere competitive (“brava lavoratrice”), dall’altra parte se si è madri, l’aspettativa sociale è di anteporre a tutto l’accudimento dei figli, per cui chi continua a perseguire velleità di carriera rischia di essere additata e giudicata come una cattiva mamma.

    Mi piace pensare che siano proprio le mamme lavoratrici e le mamme in carriera a contribuire a rivoluzionare il pensiero popolare e gli schemi sociali, per arrivare ad una nuova concezione della donna e della maternità, magari con prospettive di lavoro e di conciliazione più moderne, attuali e che diano spazio anche a donne motivate, disposte all’impegno e proiettate in una prospettiva che non contempli solo la maternità.

    Mamme in carriera manager
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Francesca Lemmi
    • Facebook
    • LinkedIn

    Dr. Francesca Lemmi, Psicologo Clinico, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Sessuologa. Dopo un’esperienza pluriennale nella realtà ospedaliera, svolge attività di psicologo e psicoterapeuta con bambini, adolescenti, adulti e coppie come libero professionista. Inoltre si dedica ad attività di formazione, in particolare nell’ambito della genitorialità, della coppia e della psicologia e pedagogia di genere. In virtù del grande interesse per la materia della famiglia, coppia e figli, da molti anni si dedica ed esercita anche nell’ambito della psicologia giuridica in situazioni di separazione/divorzio e affido minori.

    Related Posts

    Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa

    05/06/2025

    Elvira Caputi Iambrenghi e la conservazione e il restauro dei beni culturali

    23/05/2025

    Francesca Rizzo, imprenditrice di successo a Bali

    16/04/2025

    2 commenti

    1. cristina on 30/05/2013 14:14

      BALLE.
      Un figlio che non cambia le priorità di una donna è un figlio di una donna incompleta.

      Reply
    2. Pingback: Le donne vogliono la carriera? – Parla con noi - Blog - Repubblica.it

    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK