Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Un Palazzaccio di Passaporti a Torino
    • Jeunesse En Action
    • Una sconosciuta a Tunisi
    • Casa in fiamme
    • Superman 2025
    • Inequilibrio Festival
    • Tra due mondi
    • Pacifiche in pace, guerriere in guerra
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Un Palazzaccio di Passaporti a Torino

      By Stefi Pastori Gloss17/07/20250
      Recent

      Un Palazzaccio di Passaporti a Torino

      17/07/2025

      Jeunesse En Action

      16/07/2025

      Una sconosciuta a Tunisi

      15/07/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»"D" come Donna»LA RESURREZIONE E LA MADRE
    "D" come Donna

    LA RESURREZIONE E LA MADRE

    Marta AjòBy Marta Ajò15/04/2019Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Santissima-Madre-di-Dio
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Il rapporto che il Profeta di Nazareth intrattiene (nei Vangeli sinottici e ancor più in quelli apocrifi) con gli esseri umani di sesso femminile è assai più complesso e ricco di quanto normalmente si creda.

    Del resto, se non fosse così, non si spiegherebbe il profondo impatto che la sua figura ha avuto sulla parte femminile del mondo.
    Un susseguirsi per oltre 2000 anni di Martiri e Sante, ognuna con il suo carattere ed il suo approccio sempre tipicamente femminile, si giustifica soltanto con una profondissima adesione alla dimensione cristica.

    Nessun altro protagonista della coscienza religiosa mondiale ha avuto un “consenso” così diffuso, esplicito e profondo tra le donne.

    Capita troppo spesso che la parte femminile della storia del Cristo venga ridotta all’attonito stupore della Annunciazione cui si sostituisce l’incolmabile dolore della perdita nella Crocifissione.

    Nella realtà dei testi, e in particolare nei Vangeli Apocrifi, la figura di Maria è molto più densa. La scelta di consegnarsi al Signore precede di molto la visita dell’Angelo. Maria, in esplicito contrasto con la comunità, sceglie autonomamente la propria strada.

    Tanto autonomamente che ella diventa un problema quando giunge alla maturità sessuale, che evidentemente contrasta con la sua scelta virginale. Da qui la dialettica della comunità con Giuseppe, cui viene affidata per separarla dalle compagne “normali” e la drammatizzazione del problema quando Giuseppe viene accusato di non averne rispettato la purezza.

    Ancora, va ricordato che immediatamente alla felice scoperta che diventerà madre, a Maria si apre la consapevolezza del destino. Ella è da subito consapevole che su suo figlio si attuerà la profezia di Isaia che lo condanna a morire trafitto da lancia…

    E, del resto, la vita non si presenta subito come facile costringendo la famiglia da subito alla fuga.

    La Maria di questa esistenza complicata ci appare, a ben guardare, come la madre intelligente che, consapevole della peculiarità del figlio, ne subisce, corregge e accompagna i passaggi spesso con una punta di ironia.

    Gestisce la fuga al Tempio del ragazzo, ne governa le intemperanze ma, quando egli è pronto, non esita a fiancheggiarlo come fa a Cana invitando i presenti ad accettarne gli ordini (“Fate come vi dice di fare”) e propiziando così il primo grande miracolo.

    È curioso, e forse anche significativo, che nei Vangeli la figura del padre Giuseppe tenda a scomparire quasi del tutto mentre nelle rappresentazioni popolari di tipo pittorico il piccolo Gesù venga spesso rappresentato al suo fianco e magari impegnato con lui in lavori di falegnameria.

    Quel che è certo è che Giuseppe non sarà presente sul Golgota, al fianco di Maria. Da qui l’ipotesi che sia venuto a mancare negli anni precedenti.

    Un gran numero di figure femminili, di nuovo soprattutto negli apocrifi, costellano la vita del Cristo. Spesso esse ruotano attorno a Maria, come le sorelle di Lazzaro, e talvolta (come nel caso della levatrice che rifiuta di credere alla sua verginità) anche con accenti abbastanza cruenti.

    In generale, Maria appare come il tramite tra l’universo femminile e il figlio. A lui ella indirizza costantemente tutte quelle che le si rivolgono in stato di difficoltà o di sofferenza.

    Tale funzione sembra compendiarsi sul Golgota, ai piedi della Croce. Qui Maria diventa narrativamente il punto di coagulo delle altre donne come del “più amato fra gli apostoli” (cui, peraltro, ancora non si dà un nome certo).

    Questa centralità è stata meglio di tutti espressa da Jacopone da Todi, nella Lauda intitolata al suo pianto. In essa il rapporto madre – figlio torna alla sua natura carnale, compreso il fatto che Gesù si lamenta della presenza materna che accresce (con il suo dolore) la difficoltà del momento.

    Il resto è ben noto. Il sepolcro aperto, le diverse riapparizioni del Cristo sia alla madre che ai discepoli, in una parola l’apoteosi pasquale della vita che sconfigge definitivamente la morte.

    E la Madonna, la madre del Cristo?
    Essa è venuta definendosi attraverso una infinità di rappresentazioni pittoriche e poetiche, ma soprattutto attraverso i tre dogmi che l’hanno costruita come ora la conosciamo.

    In primo luogo il “virginale concepimento”, adottato come dogma nel 553, che stabilisce non soltanto quanto scritto chiaramente nei Vangeli, ma anche che tale verginità sarebbe rimasta anche dopo la nascita di Gesù.

    A seguire la “immacolata concezione”, adottata come dogma nel 1854 che stabilisce come Maria sia stata (unica nella storia del mondo) concepita senza il peccato originale; ciò poiché era destinata a ospitare il Cristo e non poteva avere imperfezioni o peccati.

    Infine, la “gloriosa assunzione”, adottata nel 1950, che proclama come alla sua morte, la Madonna sia stata assunta in cielo con il suo corpo (onore toccato prima di lei solo al Profeta Enoch).

    Si tratta, per i credenti, di una serie di peculiarità straordinarie che accentuano il carattere unico di questa figura rafforzandone la centralità.

    Per i portatori di dubbio, rimane la sensazione che essi allontanino da noi quella bella figura femminile che i Vangeli ci raccontano.

    Madonna madre di dio
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

    Related Posts

    Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere

    02/07/2025

    Un altro sguardo e Gemma De Angelis Testa

    26/05/2025

    David di Donatello 2025 è femmina

    09/05/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18100535359573040 Post su Instagram 18100535359573040
    All'agrumeto All'agrumeto
    Nuvole e alberi a selva di Fasano Nuvole e alberi a selva di Fasano
    Corcoreto Corcoreto
    Buone vacanze Buone vacanze
    Post su Instagram 17910198669178902 Post su Instagram 17910198669178902
    In equilibrio festival con Elena Guerrini In equilibrio festival con Elena Guerrini
    Recensione di Erika Arosio Recensione di Erika Arosio
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Adda Adda
    Post su Instagram 18064670050943985 Post su Instagram 18064670050943985
    Crespi d'Adda Crespi d'Adda
    Tristezza estiva come superarla? Tristezza estiva come superarla?
    Post su Instagram 17927980844964916 Post su Instagram 17927980844964916
    Frida Frida
    Nel profondo Nel profondo
    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK