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    Donne e arte

    Usare l’Arte come spazio per noi. Per fermarci..e ritrovarci

    Milene MucciBy Milene Mucci22/01/2019Updated:24/06/2019Nessun commento5 Mins Read
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    C’e’ bisogno di fermarsi, raccontarsi e, soprattutto, rileggersi  nel tempo per capire cio’ di cui abbiamo davvero bisogno.
    Concedendoci  la poesia di autorizzarci a tornare  un po’ bambini , consapevoli che siamo “interi ” e completi se proprio a questa parte di noi ci abbandoniamo ,di nuovo, ogni tanto.
    Con le mani in pasta in vasetti di colore, per esempio…si quelli a dita, quelli che usano i bambini!
    Ed e’ un attimo ritrovare “gioia”.
    Va provato decisamente, va provato.
    Facendo  qualcosa che non si sperimentava da tempo, concedendoci qualcosa di diverso.Qualcosa  che ci appaia all’inizio anche  solo un semplice  gioco  prima di capire che e’ esattamente quel momento di cui abbiamo bisogno.
    Perche’ sono gli  spazi solo ed esclusivamente per noi quelli che troppo spesso ci mancano .
    Momenti scelti, preparati e goduti  come fossero un regalo atteso .
    Non e’ facile lo so.
    Abbiamo impegni, corriamo e ci dividiamo su mille fronti.
    Ma…quel momento per “noi”, quello speciale momento per noi ci salva e dobbiamo trovarlo .
    Ma non quello classico di spazi  di tempo libero  autorizzato dalle convenzioni sociali che ci circondano.
    Il parrucchiere, l’estetista , quelli insomma  dovuti per  la bellezza esterna o la palestra .Io intendo quei momenti che riusciamo a creare ed a concederci per quello che abbiamo “dentro”.
    Quelli sì che sono piu’ difficili da trovare, da ritagliarci o da spiegare   che  ci sono essenziali per non  girare poi a vuoto .
    Spazi di tempo  per  fermarci ,  capire “dove siamo”, dove stiamo andando, cosa siamo diventate  mentre corriamo ogni giorno e, soprattutto, cosa ancora vorremmo  poter essere.Qualunque eta’ abbiamo e qualunque desiderio ci sia rimasto dentro.
    Questi, ecco , questi oggi   sono i più veri, autentici e potenti regali che possiamo farci.
    Allora, ben venga  l’Arte per farci esprimere !Che sia dipingere, scrivere o ascoltare  musica .Con lo stupore ritrovato dell’infanzia.
    Provando , per esempio,una mattina  i colori a dita come quelli dei bambini  provando  a “segnare” su un foglio, liberamente e senza nessun filtro del saper fare o del giudizio , quello che sentiamo di essere  in questo momento.
    Certo  la seconda fase, quella piu’ intensa ed importante e’ certo regalarsi  questo tempo personale  in un gruppo  organizzato e guidato in maniera professionale per far  esprimere al meglio ciascuno dei partecipanti .
    Tempo in quelli che in gergo tecnico chi  lavora nella mediazione artistica come me chiama “laboratori ” di art counseling e crescita personale.
    Spazi protetti dove  si usano  gli  strumenti delle varie arti e nei quali chi partecipa si scopre capace di esprimere sè stesso con tutte le tecniche possibili  come mai si sarebbe immaginato  ,scoprendo cose nuove di  sè  ogni volta  con una emozione che sorprende e commuove …e ,magari,all’inizio aveva detto “io non sono capace a fare niente”!
    E questa e’ la meraviglia del comunicare e relazionarsi con   l’uso dello strumento “arte” semplice , diretto ,piu’ che con mille parole o ragionamenti e un contesto professionale!
    Ma , in questo inizio di estate , per iniziare , per chi da tempo non ricorda neanche quando l’ha fatto l’ultima volta ,iniziare a provare da sole a  ritagliare  un piccolo  speciale momento solo per voi stesse.
    Iniziando a  fermarvi cercando di  capire dove  siete, alla fine di quella  corsa iniziata da tempo che non ci dà soste .
    Prima di iniziarne un’altra, e poi magari un’altra ancora .
    Allora quel momento speciale puo’  essere  in silenzio,  con una lettura o una musica ma , volendo iniziare a provare cosa significa esprimersi di nuovo attivandosi in prima persona , provate a usare di nuovo colori.matite,pennarelli,tempere,colori a dita..come volete!
    Tracciate intanto “segni”, di qualunque tipo su un foglio bianco.

    Non importan abbiano un senso o siano   per disegnare o  scrivere qualcosa!
    Che poi, se sono parole , usatele  per scrivere e  descrivere con le parole  il vostro sentimento del momento. Tracciandole come cvolete, tirandole fuori , imprimendole come vi capita su quel  foglio.
    Usando quello spazio prezioso  come il diario dell’ adolescente che siete stata ,  ritrovando quella voglia di narrare , “ora”  cio’ che provate e cosa siete.

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    Insomma il fine e’ di fermarci a riflettere su noi stesse  come fosse un regalo , usando  ogni possibile arte  a disposizione .Senza pensare  se sappiamo disegnare come Matisse, dipingere come Picasso  o scrivere come la Merini Concedendoci  questi “spazi”preziosi, prendendo la nostra anima e mettendola finalmente stesa al sole, facendole prendele “aria” e restituendole quel  bisogno di poesia e creativita’ che non ci ricordiamo forse neanche piu’ faccia parte di noi stesse!
    Materia  preziosa del nostro essere e del nostro mutare.
     
    Quello che avremo impresso sara’ il “nostro” “segno” ,sara’ li,testimoniandoci, raccontandoci….47230858_10216598061051606_8974525660403859456_n
    Perche’ c’e’ bisogno di fermarci, raccontarci e , soprattutto, rileggerci poi nel tempo
    Ritrovando la gioia di essere un po’ bambine per completare   la nostra  capacita’ di essere  donne ,ma  anche di essere appieno  uomini .
    Perche’ il bisogno di ritrovare e completare sè stessi non ha genere, anche se per noi donne io sono convinta che da tempo, e per contenti storici ancora incombenti  , sia  piu difficile farlo.
    Un colore, una parola, un segno.

    Provate a imprimere qualcosa che, guardandolo, scoprirete essere parte di voi.
    Un piccolo passo per iniziare a percorrere  , intanto, la strada bella  e ricca solo di  benesse del    ritrovarsi e rinnovarsi , con gioia e forza.
    Consapevolmente.

    (Nelle foto  laboratori di art-counseling di Aspic Toscana)

    #donnesinasceassertivesidiventa #crescitapersonale #artcounseling #scrivere

    #benessere #scrivere #creare #crescitapersonale arte counseling
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    Milene Mucci
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    Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Arteterapeuta e Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) . Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA , conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino e l'Associazione "Luca Coscioni ",è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
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La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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