Autore: Ester Rizzo

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Ester Rizzo giornalista e scrittrice nata a Licata nel 1963. Socia fondatrice dell’Associazione Toponomastica femminile. Socia S.I.L (Società italiana letterate). Curatrice del volume “Le Mille: i primati delle donne” (2017) Autrice di “Camicette Bianche “ (2014) “Le ricamatrici “ (2018) “Donne disobbedienti “ ( 2019) “Il labirinto delle perdute” (2021) e “Trenta giorni e 100 lire”(2023).

Nascere femmina, in tante parti del mondo, è una disgrazia o una maledizione ma quando, in Iran nel 1990, Pegah viene alla luce, suo padre è felice. Stringe forte al petto sua figlia e promette che non permetterà mai che qualcuno possa farle del male, umiliando la sua dignità o imbrigliando la sua libertà. A Teheran, purtroppo, l’aria che si respira quando Pegah è ancora una bambina non è delle migliori, lo racconta lei stessa nel suo romanzo “La notte sopra Teheran” (ed. Garzanti 2024), in gran parte autobiografico. Già nel 1996, in prima elementare, il primo giorno di scuola…

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Le pescatrici delle Eolie cadute nell’oblio in cui troppo spesso cadono le storie delle donne, ritornano alla memoria e alla ribalta con il nuovo romanzo di Francesca Maccani “Agata del Vento” (Ed. Rizzoli). Come afferma la stessa autrice grazie al contributo della studiosa Macrina Marilena Maffei queste lavoratrici non si sono perse nel ricordo e nel contributo rilevante dato ai territori in cui vissero. Francesca Maccani visita quei luoghi, li scandaglia in ogni anfratto di terra e di mare, ricerca negli archivi, ascolta ed assorbe dentro di sé le testimonianze e i ricordi della gente del luogo. E come si…

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New York 25 Marzo 1911 : divampa un incendio alla Triangle Shirtwaist Factory. Tra il fumo e le fiamme muoiono 129 operaie tessili di varie nazionalità, tra queste trentotto italiane. Quest’ultime quasi tutte giovanissime erano emigrate in cerca di una vita dignitosa che le sottraesse ai morsi della fame e della povertà. Provenivano dalle regioni del Sud Italia. Un sogno di riscatto ridotto in cenere. Una storia tragica che si ricorda tra gli eventi celebrativi della Giornata Internazionale della Donna e che sembrerebbe inadeguata ad un racconto per bambine e bambini. Ma Serena Ballista e Sonia Maria Luce Possentini ,…

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Nei ricordi di chi l’ha conosciuta è rimasta come una figura di donna: “affascinante e coraggiosa, eclettica ed intraprendente” Fu insieme pittrice, gallerista, mecenate ed imprenditrice. Era nata in seno ad una famiglia aristocratica a Palermo il 5 novembre 1913 ricevendo educazione ed istruzione da una tutrice inglese. Sin dal suo primo viaggio a Londra si innamorò della capitale britannica e della sua atmosfera cosmopolita.. Fondamentale nella sua crescita culturale ed artistica la presenza delle zie paterne Amalia e Felicita artiste poliedriche che la spinsero alla pittura. Purtroppo è rimasto poco della sua produzione pittorica, alcuni quadri che ritraggono paesaggi…

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“La donna che cammina sulle ferite dei suoi sogni”: questo il titolo dell’ultimo articolo da me scritto su Letizia Battaglia per Dol’s Era il mese di aprile del 2016 e ai Cantieri Culturali della Zisa a Palermo avevo visitato una sua mostra: centoquaranta fotografie, in bianco e nero, appese a cavi invisibili. Fu per me come camminare su una parte di storia della città di Palermo. Una città martoriata, divisa tra l’odio feroce e inarrestabile della mafia e il dissenso dei cittadini onesti. Scrissi: ”… una città delle donne che piangono, dei giochi dei bimbi nei rioni più degradati, della…

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Paula Dapena, 24 anni , giocatrice di una squadra di calcio spagnola si è rifiutata di osservare il minuto di silenzio, in campo, in onore del giocatore Maradona. Ha motivato ampiamente il suo gesto che la “stampa nostrana”, affaccendata a rincorrere la “notizia principale “ che fa più audience e proseliti, ha quasi ignorato. Paula ha dichiarato che il gesto era motivato dal fatto che nella ricorrenza della giornata contro la violenza sulle donne, dedicare un minuto di silenzio ad un uomo violento contro le donne era inopportuno, quel silenzio doveva essere riservato alle vittime di violenza. Aveva già avvisato…

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Cari uomini vi scrivo: ma perché in ogni tempo ed in ogni luogo avete sempre parlato male delle donne? Perché, pur avendo raggiunto fama, rispetto e notorietà, le avete sempre disprezzate, ignorate e a volte anche insultate? A nulla sono valse le corone di alloro che nei secoli sono state poggiate sulle vostre illustri teste e neanche le aureole. A volte penso siano servite a coprire la vostra misoginia. Sapete, cari uomini, io da molti anni faccio una strana collezione. Colleziono tutte le frasi che avete scritto e rivolto alla metà del genere umano: quello femminile. Certo, è diventata una…

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