Autore: Ester Rizzo

Ester Rizzo giornalista e scrittrice nata a Licata nel 1963. Socia fondatrice dell’Associazione Toponomastica femminile. Curatrice del volume “Le Mille: i primati delle donne” (2017) Autrice di “Camicette Bianche “ (2014) “Le ricamatrici “ (2018) “Donne disobbedienti “ ( 2019) e “Il labirinto delle perdute” (2021)

New York 25 Marzo 1911 : divampa un incendio alla Triangle Shirtwaist Factory. Tra il fumo e le fiamme muoiono 129 operaie tessili di varie nazionalità, tra queste trentotto italiane. Quest’ultime quasi tutte giovanissime erano emigrate in cerca di una vita dignitosa che le sottraesse ai morsi della fame e della povertà. Provenivano dalle regioni del Sud Italia. Un sogno di riscatto ridotto in cenere. Una storia tragica che si ricorda tra gli eventi celebrativi della Giornata Internazionale della Donna e che sembrerebbe inadeguata ad un racconto per bambine e bambini. Ma Serena Ballista e Sonia Maria Luce Possentini ,…

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Nei ricordi di chi l’ha conosciuta è rimasta come una figura di donna: “affascinante e coraggiosa, eclettica ed intraprendente” Fu insieme pittrice, gallerista, mecenate ed imprenditrice. Era nata in seno ad una famiglia aristocratica a Palermo il 5 novembre 1913 ricevendo educazione ed istruzione da una tutrice inglese. Sin dal suo primo viaggio a Londra si innamorò della capitale britannica e della sua atmosfera cosmopolita.. Fondamentale nella sua crescita culturale ed artistica la presenza delle zie paterne Amalia e Felicita artiste poliedriche che la spinsero alla pittura. Purtroppo è rimasto poco della sua produzione pittorica, alcuni quadri che ritraggono paesaggi…

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“La donna che cammina sulle ferite dei suoi sogni”: questo il titolo dell’ultimo articolo da me scritto su Letizia Battaglia per Dol’s Era il mese di aprile del 2016 e ai Cantieri Culturali della Zisa a Palermo avevo visitato una sua mostra: centoquaranta fotografie, in bianco e nero, appese a cavi invisibili. Fu per me come camminare su una parte di storia della città di Palermo. Una città martoriata, divisa tra l’odio feroce e inarrestabile della mafia e il dissenso dei cittadini onesti. Scrissi: ”… una città delle donne che piangono, dei giochi dei bimbi nei rioni più degradati, della…

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Paula Dapena, 24 anni , giocatrice di una squadra di calcio spagnola si è rifiutata di osservare il minuto di silenzio, in campo, in onore del giocatore Maradona. Ha motivato ampiamente il suo gesto che la “stampa nostrana”, affaccendata a rincorrere la “notizia principale “ che fa più audience e proseliti, ha quasi ignorato. Paula ha dichiarato che il gesto era motivato dal fatto che nella ricorrenza della giornata contro la violenza sulle donne, dedicare un minuto di silenzio ad un uomo violento contro le donne era inopportuno, quel silenzio doveva essere riservato alle vittime di violenza. Aveva già avvisato…

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Cari uomini vi scrivo: ma perché in ogni tempo ed in ogni luogo avete sempre parlato male delle donne? Perché, pur avendo raggiunto fama, rispetto e notorietà, le avete sempre disprezzate, ignorate e a volte anche insultate? A nulla sono valse le corone di alloro che nei secoli sono state poggiate sulle vostre illustri teste e neanche le aureole. A volte penso siano servite a coprire la vostra misoginia. Sapete, cari uomini, io da molti anni faccio una strana collezione. Colleziono tutte le frasi che avete scritto e rivolto alla metà del genere umano: quello femminile. Certo, è diventata una…

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Non possiamo vanificare il lavoro ed il sacrificio di chi ha fatto e continua  a  fare Antimafia seriamente con coraggio e dignità Il 23 Maggio di 28 anni fa “ la strage di Capaci” ha segnato per sempre le nostre coscienze. Quel giorno 1000 chili di tritolo misero fine alle vite di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Dopo qualche mese fu la volta di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Walter Cosina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Le persone oneste reagirono, si indignarono. Ventotto lunghi anni e la mafia è ancora presente, più…

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Ci sono stati e ci sono tutt’ora momenti, nella vita di un popolo, in cui la “disobbedienza civile” è necessaria. La disobbedienza , a volte, serve per affermare principi morali universali, per rimanere umani, per fronteggiare ingiustizie. Carola Rackete che oggi sta attuando questa disobbedienza ha la solidarietà di tanti e tante. Trentuno anni, una laurea in Scienze Nautiche, Master in Conservazione Ambientale, da sempre impegnata in attività di volontariato in diverse parti del mondo, parla cinque lingue ed è stata Comandante di rompighiaccio nei Mari del Nord. Ma tutto ciò ha poca importanza nel nostro Paese: titoli,studi, qualifiche, sensibilità…non…

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