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      La trama fenicia

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    Home»Costume e società»Pegah Moshir Pour e La notte sopra Teheran
    Costume e società

    Pegah Moshir Pour e La notte sopra Teheran

    La notte sopra Teheran
    Ester RizzoBy Ester Rizzo20/06/2024Updated:20/06/2024Nessun commento5 Mins Read
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    PEGAR
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    Nascere femmina, in tante parti del mondo, è una disgrazia o una maledizione ma quando, in Iran nel 1990, Pegah viene alla luce, suo padre è felice. Stringe forte al petto sua figlia e promette che non permetterà mai che qualcuno possa farle del male, umiliando la sua dignità o imbrigliando la sua libertà.

    A Teheran, purtroppo, l’aria che si respira quando Pegah è ancora una bambina non è delle migliori,

    lo racconta lei stessa nel suo romanzo “La notte sopra Teheran” (ed. Garzanti 2024), in gran parte autobiografico. Già nel 1996, in prima elementare, il primo giorno di scuola le maestre cercavano di indottrinarla: “…il nostro è un grande Paese…alcuni sono invidiosi della nostra grandezza, ne sono spaventati e provano tutti i giorni a farci del male…Ripetete dopo di me Marg bar Amrica marg bar Esraeil. A morte l’America, a morte Israele! Il grande e piccolo diavolo”

     Pegah pur essendo molto piccola mostra perplessità  ma ingenuamente  trasforma quel rito  in una sorta di gioco e si adegua. Nella sua famiglia si respirava un’aria diversa, si raccontavano storie, si leggevano  poesie ma al di fuori della porta di casa la coltre dei divieti era troppo pesante. Erano gli anni in cui si iniziava a parlare di ufficializzare la “gasht ershad” la polizia morale.

    Il padre che già lavorava come ingegnere a Potenza decise insieme alla moglie di lasciare definitivamente l’Iran e trasferirsi  in Italia. Pegah non voleva partire, non voleva abbandonare la sua casa, i suoi amici, addirittura si arrabbiava, non capendo che la sua stessa vita era in pericolo e che i genitori con l’esilio desideravano proteggere soprattutto lei e la sua libertà. 

    Oggi Pegah è una donna libera, determinata, un’ingegnera, un’attivista, che non esita a dare risonanza alla voce delle donne iraniane. Non può ritornare più in Iran perché rischierebbe la prigione.

    La sua è la stessa sorte che hanno subito altre iraniane oggi scrittrici, registe, artiste o addirittura premi Nobel come Shirin Ebadi. Proprio quest’ultima, in un’intervista rilasciata a Lilli Gruber dopo l’undici settembre affermò che:” Le donne sono vittime di un uso politico e arbitrario dell’Islam e gli occidentali ritengono di potere sganciare la democrazia con bombe sulla testa della gente: non è questa la soluzione…bisogna sostenere le battaglie femminili. Noi siamo una nazione di donne consapevoli e istruite, non siamo più disposte a stare zitte, le donne con le loro battaglie sono le avanguardie delle democrazie”. 

    E se sicuramente conosciamo Azar Nafisi e il suo “Leggere Lolita a Teheran”, dovremmo iniziare ad approfondire e conoscere tutte le altre, dalle più giovani alle più anziane.  A tal proposito ricordiamo l’iniziativa editoriale dell’otto marzo 2023 della casa editrice E/O con la nuova edizione di cinque libri di cinque scrittrici iraniane diverse fra loro per età e storia ma che raccontano” le mille rivoluzioni di un Paese senza pace” tutte  accomunate dall’esperienza dell’esilio per potersi esprimere liberamente: Nahal Tajadod, Negar Dyavadi, Shokoofeh Azar, Fariba Hachtrudi, Parisa Reza.

    Si parla infatti di scrittura femminile iraniana dell’esilio, ma aggiungeremmo anche di artiste dell’esilio: basti pensare a Maryane Satrapi, regista sceneggiatrice e illustratrice di fumetti e al suo “Persepolis”. Anche lei a soli nove anni fu mandata a studiare in Francia.

    Sono solo alcuni esempi per ricordare la fucina di talenti in fuga dall’Iran che continuano a lottare, a dare voce a chi protesta e spesso muore per la libertà.

    Pegah  Moshir Pour attivista di diritti umani e digitali , promuove nelle scuole l’Empowerment femminile. Lotta anche contro gli stereotipi di genere soprattutto su quello che impedisce alle ragazze di proseguire negli studi e nelle carriere scientifiche. Così ha dichiarato in un’intervista partendo dalla sua esperienza personale di studentessa italiana:” Dire che le donne sono incapaci di fare i calcoli significa sminuire non la singola studentessa ma tutto il genere femminile. E questo lo devono capire le donne per prime: per questo chiedevo alle docenti di smetterla di inculcare queste scemenze nella testa delle ragazze”

    In Iran sono tantissime le donne laureate in materie Stem, la percentuale è del 60%. Inoltre il 90% delle donne è alfabetizzato e il 70% laureato.

    Pegah, dopo l’uccisione di Mahsa Amini, ha sentito il dovere di accrescere il suo impegno per far si che non vengano mai spenti i riflettori sul suo Paese.

    Il suo passaporto iraniano oggi è carta straccia e lei è inserita nella “lista nera degli iraniani” ma non ha paura.

     Le auguriamo di poter ritornare presto e in libertà nella sua splendida ma martoriata terra.

    A noi non resta che iniziare a conoscere o approfondire le scrittrici iraniane, viaggiare con loro su quelle strade di carta che con coraggio e fatica hanno costruito e ricordare sempre una frase di Azar Nafisi: “Esistono spazi culturali che non appartengono a nessuna parte politica, c’è nei libri un linguaggio comune ed universale che sfida i confini e le frontiere.”

    Jin Jiyan Azadì. Donna, Vita Libertà. 

    Pegah  Moshir Pour Teheran
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    ester-rizzo
    Ester Rizzo

    Ester Rizzo giornalista e scrittrice nata a Licata nel 1963. Socia fondatrice dell’Associazione Toponomastica femminile. Socia S.I.L (Società italiana letterate). Curatrice del volume “Le Mille: i primati delle donne” (2017) Autrice di “Camicette Bianche “ (2014) “Le ricamatrici “ (2018) “Donne disobbedienti “ ( 2019) “Il labirinto delle perdute” (2021) e “Trenta giorni e 100 lire”(2023).

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
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