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    Home»"D" come Donna»Sei nell’anima e Cinzia TH Torrini
    "D" come Donna

    Sei nell’anima e Cinzia TH Torrini

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre13/05/2024Updated:14/05/20242 commenti6 Mins Read
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    ”Sei nell’Anima” è un film con la regia di Cinzia TH Torrini di recente uscito su Netflix che racconta la storia di Gianna Nannini dalla giovinezza fino ad oggi con discese e risalite.

    Gianna Nannini e Cinzia TH Torrini, entrambe artiste sebbene in settori diversi, con un simile tracciato di vita. La prima cantautrice e la seconda regista, ma con molte similitudini caratteriali, oltre ad una cara amicizia di vecchia data che le lega. Entrambe toscane, la prima senese e la seconda fiorentina, vicine e simili anche nel loro desiderio di lasciare la famiglia e farsi avanti da sole nel mondo del lavoro e di studio.

    Conosciamo Cinzia da molto tempo e l’abbiamo seguita in tutto il suo iter cinematografico dai film impegnati alle fiction storiche, a vari ed inattesi personaggi del mondo. Ci ha sorpreso la sua scelta di girare un film sulla Nannini, rockstar impegnata e molto amata nel mondo della musica . Per questo l’abbiamo intervistata.

    Come mai Cinzia, un film su Gianna Nannini?
    La conosco da tempo (da quasi 40 anni) ed entrambe siamo toscane. Il mio approccio infatti a questo film è stato principalmente dovuto alla conoscenza personale di Gianna: io partecipavo ai suoi concerti e lei alle visioni delle mie prime opere cinematografiche. Addirittura erano amiche le nostre mamme preoccupate entrambe per la strada artistica intrapresa dalle loro figlie, una cantante e l’altra regista. Ed è attraverso loro che ci siamo poi conosciute. La personalità di Gianna mi ha sempre attirato, creativa, volitiva , testarda e con un rapporto con la vita molto simile al mio. Ed è stato questo il motivo per il quale ho deciso di approfondire e perseguire questo tema che ha poi portato al film.

    Avevo già letto un suo libro, non l’autobiografia ”Cazzi miei” ,dal quale questo film è preso, ma uno precedente ed avevo pensato di farne principalmente un documentario. La personalità di Gianna mi aveva sempre incuriosito, emotiva e capace di portare nei testi delle sue canzoni, le emozioni che altri tengono nascoste. Accompagnandole con la sua musica e la voce vibrante. Le emozioni da lei descritte sono poi universali.

    Lo consideri più un film o un documentario ?
    E’ un film che si ispira alla storia di Gianna Nannini. Non lo definirei un vero e proprio biopic, ma una storia vera che insegna ed educa. Un film di formazione che porta anche a crescere. Una storia universale che aiuta ad apprezzare anche le piccole cose, sebbene attraverso salite e discese . E l’espressione di tutto ciò sono le sue canzoni.. Con gli sceneggiatori abbiamo proprio voluto seguire il filo dell’ ispirazione espressa nelle canzoni e rivelandone così i motivi. Anche per me è stato importante capire da dove arrivava l’ispirazione delle sue canzoni. E penso che anche il pubblico ne sia alla fine interessato e coinvolto.

    Tutti toscani gli attori (tranne la Delogu che impersona la Maionchi) regista e sceneggiatori. ?
    Si, proprio la toscanità con la ruvidezza e l’ironia ( talvolta anche cattiva) che permea molte cose. E’ molto bello conservare le tipicità linguistiche e caratteriali regionali e questo l’ho voluto fare in molti dei miei film. .

    Perché avete scelto questa giovane attrice esordiente, Letizia Toni?
    Abbiamo vagliato centinaia e centinaia di proposte e videotape,, cercavamo un’ attrice che oltre recitare sapesse anche cantare. Alla fine abbiamo scelto lei che, peraltro di sua iniziativa, ci ha cantato una canzone della Nannini stessa. . Quando l’abbiamo selezionata abbiamo notato che si era proprio immedesimata nella parte (aveva studiato a fondo tutte le interviste a Gianna) senza limitarsi a cercare di imitare la cantante. Anche fisicamente inoltre assomigliava alla Nannini stessa. Infine l’abbiamo presentata a Gianna ed abbiamo avuto il suo benestare. In seguito ho parlato a lungo con Letizia ed abbiamo trovato punti in comune con la Nannini e talvolta straordinarie similitudini.

    Certo di solito si fanno i film quando le persone sono già morte ma essendo Gianna ancora in vita dovevamo rispettare anche le sue esigenze ed il suo giudizio in un film nel quale lei oltretutto è anche la sceneggiatrice.

    Abbiamo anche parlato di una storia spesso dimenticata o ignorata , il suo crollo psicologico, causato dal troppo lavoro,, dal quale i si è rialzata ed uscita con molta fatica, grazie alll’aiuto dei genitori oltre che di Carla alla quale la legava un tenero e forte affetto,
    Nei miei lavori mi piace sempre far risaltare chi é riuscito a risollevarsi dai propri problemi e lei ci è riuscita , dice soprattutto con la mente. E quindi il tema del film era proprio nelle mie corde.

    Non avete parlato del suo coming out se non molto brevemente….
    Non era rilevante ai fini della storia , ma il tema più importante era l’universalità dei sentimenti che venivano cantati. ed è quella che abbiamo voluto mettere soprattutto in luce
    Inoltre Gianna stessa dice di essere nata senza genere sessuale proprio in ”1983′‘.

    Quando canta è la voce della Nannini o dell’attrice?
    La voce è quella di Letizia stessa, Tranne che nei concerti dove non era possibile fare un mash-up perché le parole cantate sono accompagnate dalla musica. .La Nannini inoltre ha un suo timbro di voce, difficile da imitare, Talvolta è stata Letizia stessa a cantare, come quando si siede al pianoforte.
    La giovane attrice (che aveva studiato alla scuola di cinema Immagina di Giuseppe Ferlito) dal canto suo si è preparata accuratamente cercando anche di modificare il timbro di voce.

    Come fai di solito parli molto coi tuoi attori…
    Sì, certo, anche stavolta. Per entrare in sintonia . Ho passato due ore a parlare con lei e a scavare nei suoi sentimenti, nella sua vita, nel suo passato. Ed ho scoperto che anche lei era andata via di casa per seguire il suo sogno di recitazione.

    Ansia da film?
    Come sempre. fin quando il film non viene visionato ha sempre dei timori su come verrà accolto.
    Però questo film ci sta dando molte soddisfazioni e vedo che soprattutto le persone ( quelle del suo fan club per esempio) che conoscono bene Gianna lo apprezzano.

    Che cosa ti aspetti da questo film oltre ai successo che già hai già ricevuto in molti paesi coperti da Netflix?
    Probabilmente che lo vedano molti giovani e che capiscano che i propri sogni possono realizzarsi seguendo il proprio istinto e applicandosi con tenacia,

    cinziath torrini Gianna Nannini
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    2 commenti

    1. Valeria Massenzi on 27/05/2024 13:16

      Ho guardato il film incuriosita dalla scelta fatta dalla regista, Cinzia TH Torrini.
      Mi è piaciuto molto. Conoscevo la Nannini come cantante, non come donna. Il film mi ha permesso di scoprirla, di respirarla. Mi sono immedesimata in lei per la sua forza, per la sua caparbietà e per la sua voglia di libertà. Ciò che mi è piaciuto particolarmente è stato il conoscere quei sentimenti che poi si sono tradotti in brani bellissimi. “Sei nell’anima” scritto in un momento doloroso, quando perde un’amica per overdose… Oppure “Ragazzo dell’Europa” … ispirata dalla storia di un ragazzo polacco incontrato per caso. Un giovane che fugge dalla situazione opprimente che stava vivendo, in quel momento,il suo paese. Un inno alla libertà.
      Insomma la Nannini, persona molto schiva,in questo film ci ha,in qualche modo, aperto una parte del suo cuore…una parte importante direi.
      La regista, bravissima, ha saputo raccontare, egregiamente, una parte detrminante della vita di Gianna Nannini. Ma questo non è solo un viaggio nella sua vita è un viaggio nella sua creatività.
      L’attrice Letizia Toni stupenda.Sono rimasta piacevolmente colpita dalla sua bellissima interpretazione.Bravaaa.
      Concludo con un consiglio: Vedete il film, merita davvero.

      Valeria Massenzi

      Reply
    2. Wanda Lobozzo on 27/05/2024 18:02

      Sei nell’ anima della Torrini mi è piaciuto molto.
      Credo che la regista abbia fatto un ottimo lavoro nel tratteggiare nella sua completezza una cantante rock incisiva e molto seguita : ribelle, anticonformista, libera e autonoma, dotata di forte sensibilità, ha voluto ,opponendosi alla sua famiglia ,realizzare il suo progetto professionale e di vita, soffrendo molto e attraversando vicende personali dolorose.
      È ciò che mi ha colpito di più: la Torrini ci ha restituito il personaggio Gianna Nannini, non solo come artista, ma come donna poliedrica e infinitamente sensibile.
      La narrazione segue un ritmo serrato e alterna periodi bui ad altri luminosi.
      Bella sceneggiatura a cui hanno partecipato la Torrini e la stessa Nannini, come le inquadrature da vera fotografa.
      Credo che sia stata indovinata la scelta dell attrice che ha interpretato il personaggio, che ha cantato anche dal vivo…Complimenti! Bel lavoro

      Reply
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La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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