Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Elvira Caputi Iambrenghi ed il restauro
    • Fuori
    • Lo studio delle lingue porta dappertutto
    • Ode al puro amore tra due creature
    • L’isola degli idealisti
    • Black Tea 
    • Mission impossible: the dead reckoning
    • Premio Elsa Morante: Storie, Storia e Musica
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Fuori

      By Erica Arosio22/05/20250
      Recent

      Fuori

      22/05/2025

      Ode al puro amore tra due creature

      20/05/2025

      L’isola degli idealisti

      20/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Donne e sport»Lo sport nel sangue
    Donne e sport

    Lo sport nel sangue

    DolsBy Dols05/08/2015Nessun commento9 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    professioniste-sport
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    La parola professionista nello sport femminile in Italia  non esiste.

    di Daniela Domenici

    Ho avuto il piacere di conoscere Clara Armento  per la prima volta lo scorso 31 luglio in occasione della presentazione del libro di Claudia Piano, sua cara amica, nel borgo di Pontedecimo (GE) e dopo quello che mi ha raccontato di sé ho sentito il desiderio di farle una breve intervista.

    Clara, sei stata una calciatrice professionista e la notizia mi ha alquanto incuriosito. Prima domanda: a che età hai iniziato, chi ti ha spinto a farlo e con quale motivazione?
    Professionista nel femminile non esiste o sicuramente ai miei tempi non esisteva: pur avendo avuto la fortuna di giocare per 3 anni in serie A siamo sempre e solo state considerate a livello dilettantistico. il calcio è sempre stata la mia passione fin da bimba!! sognavo di poter giocare in una vera squadra ma nel frattempo dato che frequentavo le scuole elementari private (entrambi i miei genitori lavoravano e sfortunatamente avevo solo uno splendido nonno materno che pur di supporto e di aiuto non era in grado di badare completamente a noi – a quei tempi chi frequentava la scuola privata erano in maggior parte bambini con problemi di questo tipo oppure con genitori separati o lontani che erano quindi in collegio per tutta la settimana – grandi sacrifici quindi per pagare la retta mensile dato che fino alle 1630 eravamo a scuola noi che non eravamo ‘’interni’’ ovvero in collegio – positivo per noi avere un grande giardino a disposizione dove fare le due ricreazioni mattino e dopo pranzo e dove ho iniziato a giocare a calcio) così quando al mattino la mamma decideva i vestiti, nelle malaugurate giornate che mi toccava la gonna, la tanto odiata gonna, di soppiatto mi infilavo sotto un paio di calzoncini, di maglina. alla ricreazione, con sommo disappunto delle suore (!!) mi sfilavo la gonna e potevo, quando riuscivo ad essere tra i prescelti per la partitella, scendere in campo. Al mattino era più’ complicato: i bimbi più grandi dettavano le scelte e noi esclusi andavamo allora a giocare nel campo più piccolo… tutto naturalmente e rigorosamente in asfalto!!
    Mi hai anche detto che giocavi come portiera, hai scelto tu questo ruolo o te l’hanno proposto gli allenatori?
    Assolutamente scelto io !! è un ruolo che mi ha sempre entusiasmato….l’ultimo baluardo….il ruolo che se fai bene hai fatto il tuo dovere… se sbagli fai perdere la squadra e sei un brocco… non puoi permetterti una giornata storta…figurati due… quasi mai gloria… sempre e solo lavorare duro…

    In quali squadre hai militato? Che titoli hai vinto? Raccontaci…
    Se parliamo di campionato ufficiale FIGC ho giocato per 5 anni in Piemonte con le FOOTBALL GIRLS di Borghetto Borbera AL – e’ stato il coronamento di un sogno, il mio primo e grande amore, dove sono cresciuta (ma parliamo dai 20 ai 25 anni) e da dove poi e’ partita la mia grande avventura

    Poi un anno a GENOVA – Cercavamo di mettere su una squadra tutta nostra ma poca esperienza e pochi soldi un anno dopo eravamo allo sbando – anno dopo decisa a ‘’ farmi pagare ‘’ per giocare: delusa dall’ambiente femminile dove è quasi impossibile trovare allenatori preparati o comunque che abbiano un minimo di sentore sportivo….

    Dopo diverse traversie passo un anno nella ROSSIGLIONESE perché’ colleziono un brutto infortunio alla spalla… ma e’ anche l’incontro con un grandissimo allenatore che cambierà completamente il mio modo di stare in porta insegnandomi a ‘’ parare ‘’ grazie a lui – oltre che ottenere ottimi risultati in fase di recupero, riuscendo in imprese memorabili nonostante infortunio e poco allenamento – mi si aprono per caso le ‘’ porte ‘’ della serie A. sono entrata dall’ingresso di servizio ma con duro lavoro e tanta volontà’ ed un paziente ed infinito sostegno del mio preparatore, ho conquistato il posto da titolare togliendomi anche delle belle soddisfazioni.

    Quindi conto 2 anni passati in serie A con la GEAS AMBROSIANA dove ho avuto la sacrosanta fortuna di assaporare anche se per poco uno staff quasi di professionista: l’allora presidente (GIULIANI) aveva grandi mire ed aspirazioni e quindi oltre a dotarci di preparatore atletico e medico sportivo ci ha portato in ritiro a BORMIO come le grandi squadre maschili!! un sogno.

    Varie peripezie poi mi hanno fatto migrare prima nel TRADATE che con me in serie A si è comportato veramente male: prima ha voluto la mia presenza nella sua rosa, poi ha deciso che non mi pagava i rimborsi spese (ovvero benzina ed autostrada da GENOVA per andare agli allenamenti) e poi mi ha impedito di andare in un’altra squadra bloccandomi fino al mercato di riparazione di DICEMBRE.

    L’opportunità è poi arrivata per poter giocare in una squadra famosa come il MILAN anche se non ha niente a che fare – come per tante squadre femminili – con il MILAN maschile. A scapito del nome così famoso – anche nel femminile erano forti – quell’anno fu pessimo e la competenza  di staff ridicola: non avevo preparatore e due o tre volte mi è capitato di salire a MILANO per allenamento – anche sotto un diluvio – ed essere rimproverata per non pagarmi i rimborsi spese. Lato positivo: ho avuto la fortuna di giocare con ragazze del giro della nazionale, lato negativo non aver lasciato in loro un buon ricordo a livello di portiere.

    L’anno dopo ho accettato di ritornare alla GEAS AMBROSIANA in serie B dove con un infortunio al ginocchio ho chiuso la carriera ufficiale

    Mi hai raccontato che ora ti stai dedicando all’apnea…da quanto tempo lo fai? Perché ti piace questo sport? Dove lo pratichi?
    L’apnea fa parte della mia vita già dai primi anni di bimba al mare in Sardegna (la mia mamma è di origini sarde ed è un’ottima nuotatrice ma una pessima apneista). Da autodidatta grazie al mio fratellone più grande di me di 13mesi – praticamente quasi gemelli – abbiamo iniziato a fare pesca subacquea, prima con la fiocina alla ricerca di polpi e poi molto più avanti con i fucili – scarsi i risultati…. tanta la voglia di stare sott’acqua solo con le proprie dotazioni (ovvero i polmoni) per migliorarsi. Qualche anno fa abbiamo frequentato – prima mio fratello e poi io – i corsi creati da UMBERTO PELIZZARI (erede di MAYOL) come APNEA ACCADEMY: consapevolezza ed amore folle per l’apnea, tanti dubbi risolti, tante piccole cose che in un ambiente che puo’ non essere tuo amico, possono significare avere salva la vita o salvarla a tua volta.

    Così’ ci si allena in piscina, corsia affittata tutta per noi, pinne lunghe, pinzette, ripetute, scatti, fondo… allenamento e prove… gare no… non ci siamo ancora arrivati!! tante soddisfazioni personali, come riuscire a mettere in riga tutti i maschietti, fisicamente anche più’ dotati, in prove di ‘’ forza ‘’ come la dinamica ( si cerca di fare il maggior numero di vasche di piscina senza prendere fiato e terminando l’apnea lucidamente) – lo pratico tutto l’inverno alla piscina della CROCERA di GENOVA SAMPIERDARENA per due volte a settimana – d’estate si interrompe definitivamente per il mare – ma in mare si va comunque anche durante l’inverno, sia per fare tuffi di profondità’ che per cercare di pescare… ma li sono senza speranza… sono brocca!!

    Oltre al calcio e all’apnea quanti e quali altri sport hai praticato?
    Alle scuole medie ho avuto la fortuna di giocare a PALLAMANO – ero una panchinara anche grazie alla mia poca autostima ed al mio carattere fortemente timido che mi faceva auto relegare in un buco lontano dalla vista di tutti. La pallamano mi ha preso il cuore: coniugava quello che poteva essere letto come un frullato di calcio e basket – altro sport che vista la mia ridotta altezza e la totale assenza di società’ vicino a casa – non ho mai potuto praticare.

    Alle superiori – grazie a quella che diventerà’ poi la mia migliore amica (CLAUDIA la scrittrice!!) ho conosciuto ed apprezzato la PALLAVOLO – che grazie al nostro MISTER CORRADO – è stata una palestra di vita ed un’impronta fondamentale nella formazione dell’adulta  che sono, ma posso dire siamo includendo anche CLAUDIA, oggi!

    Finite le superiori una brevissima esperienza con il RUGBY femminile: per quel poco che ho conosciuto – avendoci giocato per soli 6 mesi ed essere riuscita a capire solo le regole fondamentali di questo gioco stupendo – reputo che sia uno dei giochi più’ belli e divertenti in assoluto. A chi mi ha sempre contestato che nel RUGBY ci si picchia ho risposto di fare il paragone con il calcio dove non ci si dovrebbe picchiare ed invece gratuitamente ti fanno del male apposta…

    A parte la parentesi calcistica e tenendo conto che il nuoto ha sempre fatto parte del mio quotidiano, prima in mare e poi anche in piscina, ho praticato per due anni il KRAV MAGA ed assaporato leggermente il TAI CHI che intendo prima o poi riprendere in maniera degna!!

    Per concludere mi hai confessato di tifare Samp, una delle due squadre di Genova, da cosa nasce questa tua “fede calcistica”?
    La passione per la SAMPDORIA nasce insieme a te: non diventi SAMPDORIANO , ci nasci. Mio padre e’ sempre stato tifoso della SAMP ma non ha mai condizionato le nostre scelte: mia sorella infatti tifa per il GENOA, credo dettato dalle amicizie di quando era ragazzina. Mio fratello era leggermente simpatizzante ma il calcio maschile, a causa di tutte le problematiche che lo caratterizzano, ha smesso di seguirlo da decenni… Non ricordo mio papà che tifa SAMP, ricordo le controversie con gli altri bimbetti gia’ ai tempi dell’asilo su chi è SAMPDORIANO e chi è GENOANO. Non ho mai avuto la fortuna di avere un abbonamento allo stadio, dovuto sia ad impegni sportivi concomitanti che poi a tante altre scuse.

     

    calcio sangue
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Lea Pericoli: nessuna come lei

    06/10/2024

    Rebecca, medaglia crocifissa

    06/09/2024

    Volley femminile

    11/08/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
    Post su Instagram 18029131973428370 Post su Instagram 18029131973428370
    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK