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    El Alma de Flamenco di F. d'amico

    Come d’Incanto – prima parte

    DolsBy Dols21/12/2012Updated:22/12/2012Nessun commento4 Mins Read
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    di Fabiola D’amico

    Villa Valguarnera settembre 1825

    La strada sterrata era delimitata da filari di alberi di limoni e mandarini in piena fioritura. Il profumo di zagara si spandeva nell’aria, mischiandosi alla brezza marina che il vento di tramontana portava nella bassa collina. La carrozza procedeva spedita, facendo sobbalzare il nobiluomo che cercava di mantenere nell’abitacolo una compostezza elegante che, però, minacciata dai continui sussulti, perdeva ogni raffinatezza. Era da più di un mese che Gavin Paulet, Visconte di Ashford, girava in lungo e largo fra le numerose trazzere della Sicilia, ciò nonostante non riusciva ad abituarsi all’incauta spericolatezza dei conduttori. Un nuovo sobbalzo, lo costrinse a tenersi al portello per non rischiare di ritrovarsi sul pavimento, mentre con l’altra mano si teneva il cappello in testa. A discapito del bastone che per l’ennesima volta rotolò da destra verso sinistra. Il suo valletto imprecò quando cadde con il sedere sul pavimento.
    Il vetturino eseguì una nuova manovra e la carrozza si fermò bruscamente; fu impossibile rimanere seduto e tenere in testa il cappello contemporaneamente.
    Da quel momento la strada s’ inerpicava tra case costruite con la famosa pietra di Aspra; il lungo stradone risaliva la collina fino al palazzo dei Principi Branciforti ed era frequentato dai villici che in groppa ad asinelli vendevano ortaggi e frutta. Non mancavano i tipici carretti che Gavin aveva conosciuto nel catanese, sulle cui sponde erano dipinti a mano immagini cavalleresche tratte dall’Orlando furioso. La vettura in quel traffico paesano rallentò il ritmo selvaggio e folle che l’aveva contraddistinta sulla regia trazzera per Bagheria. Il visconte si permise di rilassarsi e dal finestrino osservò meditabondo la gente che con il suo variopinto dialetto gesticolava e troppo spesso urlava.
    Ciò che i suoi occhi vedevano, ciò che il suo udito coglieva, non raggiungeva la mente, né s’intrappolava laddove nascono i ricordi. Tutto quello che lo circondava era sferzato dai venti della riflessione e senza requie si disperdeva nell’infinito vuoto.

    Gavin pensava all’imminente partenza e alle decisioni che avrebbe dovuto prendere una volta tornato a casa, in Inghilterra. L’ultimatum che suo padre, il marchese, gli aveva rivolto, prima della sua partenza precipitosa per l’Italia, riecheggiava nel silenzio della mente: «Ti concedo quest’ultima pazzia. Approfittane, poiché, se torni, dovrai sposarti e farti carico delle responsabilità che vincolano un futuro Marchese. Il tempo dei giochi è terminato!»
    Se torni… come se avesse potuto scegliere! Doveva tornare da una famiglia che lo amava, ma che certamente non lo rispettava. I suoi colpi di testa avevano deluso troppe volte i genitori: gioco d’azzardo, ubriachezza, dissolutezze. Infine il desiderio di un viaggio verso l’ignoto: l’Africa oscura. In realtà, appena smaltita la sbornia che lo aveva fatto litigare con i genitori e dalla quale era nato quell’itinerario folle, aveva capito l’assurdità di tutto, ma l’orgoglio gli aveva impedito di tornare sui suoi passi. Nel continente non c’era mai approdato, si era fermato in Italia, visitandola in lungo e largo, fino ad approdare nell’isola tanto amata dai poeti. Eppure, sebbene avesse ammirato gli infiniti orizzonti, le magnificenze del passato, l’innevata vetta dell’Etna, quelle meraviglie non avevano scalfito la patina d’indifferenza che negli ultimi anni avvolgeva i suoi sentimenti. Quel girovagare incessante non lo avrebbe portato da nessuna parte. Doveva tornare a casa. Prima, però, doveva portare a termine un incarico, semplice ma increscioso, che il suo padrino Lord Bentik gli aveva affidato prima della partenza: consegnare un pacco al Principe di Salaparuta che si trovava nella sua villa a Bagheria.

    Nelle ultime settimane la solitudine era stata un’ottima compagna: aveva disdegnato i compatrioti incontrati, preferito luoghi appartati come le gole dell’Alcantara, i sentieri tracciati in prossimità dei crateri del vulcano, i boschi come quello di Malabotta sui Nebrodi. Quella visita era decisamente irritante, ma non si sarebbe sottratto alle sue responsabilità. Mai più.
    La vettura svoltò sulla sinistra su una stradella più piccola di quella che avevano percorso. Dietro a ogni vettura, nuvole di polvere risalivano verso il cielo, rendendo irrespirabile l’aria. Il tragitto, per fortuna, fu breve e, appena, dieci minuti dopo giunsero dinanzi a un grande portone di ferro. Qui il guardiano prese il biglietto da visita e lo porse a un bambino, che precedette la carrozza lungo un viale delimitato da pini, eucalipto e querce; infine entrarono in un grande spiazzale, circondato da una corte d’onore, al cui centro una scala monumentale conduceva all’ingresso principale della villa.

    <<continua>>

    Come d'Incanto Etna Fabiola Inghilterra Italia
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
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Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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