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Sugerimenti delle utenti di dol’s relativi ai viaggi che hanno fatto e che consiglierebbero.
Il Villaggio Leumann, creato dall’industriale visionario Napoleone Leumann, un importante industriale di origine svizzera attivo in Lombardia, sorge in una frazione del comune di Collegno, appena fuori Torino, sul Corso Francia. Fu chiamato così nel 1896 in segno di riconoscimento per il contributo del lungimirante imprenditore all’industria e per le sue attività filantropiche. Verso la fine degli anni ’70 del Novecento, la fabbrica di cotone cessò la sua attività e gli edifici passarono in proprietà del comune di Collegno.
MARISA COPPIANO è la presidente dell’ Associazione Don Barale (colui che scrisse la storia di Masserano) che si occupa della…
Vita industriale e artistica di Torino
Villa Cerruti è una preziosa arca d’arte appollaiata su un piccolo rilievo alle spalle del Castello di Rivoli e come tale, custodisce e rivela una immensa collezione di oggettistica pregiata, quadri, tappeti e altri complementi d’arredo, mobili di celebri ebanisti che spaziano dal medioevo al contemporaneo, da libri rari e miniature pregevoli. Costruita per ospitare i propri genitori in vecchiaia dal di nascita genovese e torinese di adozione Francesco Federico Cerruti, imprenditore e tassonomico amatore di cose belle e pregiate, mai fu veramente abitata, né dal Cerruti stesso né da altri elementi della famiglia.
(precedente) Dopo la bohémienne estasi klimtiana, Gloss e Fabri passano alla Street Art da Banksy in giù, non per…
(precedente) A proposito di cinema, alla Reggia di Venaria è impostata un’intera sezione dedicata alla terribilità di Satana cui Füssli…
Oggi, la Galleria Subalpina, passage à la française affascina i propri cittadini e turisti da tutto il mondo. Magari manco notano il Nuovo Cinema Romano, che è un po’ nascosto in un angolo.
Torino, capitale italiana del cinema
Più di trent’anni fa fu creata della maestosa cancellata scorrevole del Regio, opera bronzea intitolata “Odissea musicale”; è costituita da due pannelli lunghi 12 metri e alti 3,60 ed è pregiato sipario che sostiene tre solenni gruppi scultorei, (Danza, Tragedia, Commedia) in una cornice continua di bassorilievi e lesene verticali. L’autore è lo scultore Umberto Mastroianni, zio di Marcello