Autore: Graziamaria Pellecchia

Graziamaria Pellecchia. Nata a Bari nel1947. Ho frequentato l’Istituto commerciale e poi l’Università di Lingue a Bari. Nel 1973 mi sono sposata e ho raggiunto mio marito nel suo piccolo paese natale: Vaiano Cremasco in Provincia di Cremona . Ho lavorato a Milano negli anni settanta e poi a Monte Cremasco, per quasi trent’anni, come ufficiale demografico al mattino e bibliotecaria nel pomeriggio. Ho due figli. In pensione abbiamo deciso di stabilirci ad Adelfia, (BA) dove tutt’ora viviamo. Ho sempre amato scrivere. Penso che questo modo di raccontarci sia una delle migliori opportunità per condividere con leggerezza la nostra umana avventura.

Dell’ anno bisestile in scadenza, quello finora più criticato del millennio  la prima cosa che mi appare è proprio il  ventaglio di umanità sconvolta dentro, che però ha bisogno di una scintilla esterna per scatenarsi. Forse dopo questi pensieri di fine anno dovrò bloccare per stress su FB & Co. il solito gran numero di persone scandalizzate, che si strappano le vesti per il dispiacere di leggere qualcosa che non va loro e sciorinano modi di dire come panni al sole : vediamone qualcuno : “ portali a casa tua” ; “ ti auguro tutto il male possibile a te…

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Cosa può trasformare una donna in mamma più in fretta di una maternità? Una bella spiaggia di sabbia, il fondale del mare molto basso adatto per bambini, infatti ce ne sono molti in giro con secchielli e palette in riva.  Ci sono anche tante mamme giovani con neonati in braccio. Mi immedesimo quasi   anche  se sono passati decenni da quando ero come loro sulla spiaggia   di Torre Canne!   Ora gioco con un mio nipotino…Non sono una mamma, ma una nonna…e   tante  cose cambiano! A poca distanza da noi, due amiche di circa venticinque anni camminano avanti e indietro sul bagnasciuga…

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Domani primo settembre del 2017 i fedeli musulmani celebreranno la ” festa del sacrificio” o Festa Grande, ricorrenza dalla data mobile, in ricordo del sacrificio richiesto dal Signore Dio ad Abramo, del suo “unico figlio” o “figlio primogenito” secondo le traduzioni e tradizioni. di Graziamaria Pellecchia Il fatto è che Abramo ne aveva due di figli, uno avuto da una schiava della moglie quando si riteneva fosse sterile, e uno dalla moglie, e fra i due c’erano circa quindici anni di differenza. Il primo era Ismaele, il secondo Isacco. Per alcuni come i cristiani il figlio destinato al sacrificio…

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Ma cosa leggo mai nel web! E’ vero, abbiamo saltato secolo e millennio, ma di constatare il cambiamento di significato di un “proverbio” non mi era ancora capitato. Precisamente si tratta del secolare proverbio : “agosto, marito/ moglie mio/a non ti conosco… “ 60 o più anni fa , sentendolo declamare fra sorrisi allegri, persino noi piccoli ne capivamo il senso: intorno ai 40 gradi all’ombra, i ventilatori trasformati in fon e qualcuno di casa con la testa avvolta in un asciugamano, porte e finestre spalancate sperando in un improbabile soffio di vento…e…se si era andati al mare, anche…

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Ci risiamo, periodicamente si ripropone l’eutanasia come percorso terminale di una vita “non più dignitosa” (!?) di Grazia Maria Pellecchia Il protagonista sta veramente male, e non ha più motivazioni per vivere. Chiede di morire “dignitosamente” e glielo negano. Così va all’estero. Vivere è, nel sentire corrente, essere autosufficienti. Lui dipende da altro e altri, quindi non vive. A questo punto andarsene altrove, è un “atto eroico”. Lui ci pensa e si autoconvince che è questa l’unica strada che gli resta, e che oltre che per sè, deve combattere contro i “pregiudizi”, lottare pubblicamente anche per gli altri. Una sorta…

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 C’è un’età per iniziare ad amare ed una in cui l’amore “finisce” di essere importante? Me lo chiedevo con insistenza, anni fa un po’ timorosa al solo pensiero che quel sentimento, reale leitmotiv dei miei giorni, potesse “esaurirsi” , che potessi allontanarmi per vari motivi da questo sogno che mi vedeva protagonista in una bella storia, ma mi rassicuravo tra me, NO non finirà, semplicemente perchè non è possibile. Questo amore, piccolo segmento dell’amore universale, che tutti ci comprende come esseri del creato, me lo raffiguravo come una di quelle are in cui arde tenacemente il fuoco sacro del tempio.…

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 In un’estate torrida anni cinquanta presso una fontanella di città in un rione popolare a due passi dal Lungomare di Bari Da un mese a Bari e dintorni non si vedeva una goccia d’acqua: era un’estate secca e caldissima.  Alcuni ottimisti  dicevano che tanto, l’estate, si sa, dura poco.  Ma, appena potevano, anche loro scappavano, verso il mare, con i bambini stipati in vecchie macchinine fra  ombrelloni, focaccia e anguria.  Queste auto da vacanzaingiornata, negli anni cinquanta si riconoscevano benissimo perché dai finestrini   sporgevano quasi sempre  manine e gomiti alla ricerca di un alito di vento, ovviamente i condizionatori…

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PRINCIPE AZZURRO (con cavallo bianco) o BOY FRIEND ? La “mitizzata rivoluzione sessuale del sessantotto” e la verginità E’ chiaro, non fu il sessantotto ad iniziare ai rapporti fuori del matrimonio i ragazzi, basta leggere autobiografie di ogni epoca o semplicemente ascoltare i racconti di nonni e bisnonni che non avevano avuto le teorie “hippy” a portarli fuori della “retta via”, ci andavano da soli nonostante tutti i vari deterrenti stratificati nei secoli per impedire che questo accadesse. A circa sei anni avevo sentito la mia nonna paterna parlare con le mie prime cugine adolescenti, molto carine, e abbastanza…

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