Su Torino all’avanguardia per tanti elementi che costruiscono e propongono Arte Cultura e Bellezza [‘l’unità nazionale (…) poi la prima automobile, (…) la prima delle sceneggiature, “Cabiria” (…) la prima stazione radio (…) il libro Cuore (cit. Torino, imperiale fascino discreto)], specie circa il discorso artistico Gloss ha già scritto tanto, a partire da Donato Sansone passando per l’Egitto, “Raffaello Goethe”, William Blake e Pistoletto. Gloss sa nella sua sensibilità artistica che l’Arte, la Cultura e la Bellezza salveranno il mondo. Ma a volte anche l’ironia, come sempre più spesso mostra l’arte contemporanea.

L’Ispiratore Principale di Storia dell’Arte.
Gloss sta leggendo Roberto Longhi (uno dei più grandi storici dell’arte del Novecento) e il suo saggio ‘Boccioni e il Futurismo’ per i tipi di Abscondita (ormai fuori catalogo, da collezione, reperito su una bancarella di Portici di Carta 2025). Si è iscritta alla NewsLetter dell’Accademia Albertina, partecipa spesso a eventi che coinvolgono l’Arte e, dalla 4° edizione, ogni anno non manca ad Artissima e correlati eventi, come Paratissima.
Kosmos. Cos’è?
La XXI Paratissima si rivela non già fiera, ma Cosmo – KOSMOS – in senso proprio, ordito tra il 29 d’ottobre e il 2 di novembre. L’impresa si fa galattica, ché ogni opera, ogni artista, si pone come pianeta in una folle, a tratti utopica se non distopica. ma armonica orbita, il cui centro è l’arte contemporanea come forza gravitazionale.
Il focolaio nevralgico di questa pulsazione batte nel Real Collegio di Moncalieri (palazzo storico dei Padri Barnabiti che educò generazioni di nobili rampolli e che già di per sé meriterebbe una visita, fosse solo per le immense teche conservative di ‘millemila‘ specie animali imbalsamati dal polveroso fascino), in Via Real Collegio, 30, 10024 Moncalieri (TO).
Accogliendo il magma vivo di oltre trecentocinquanta artisti giovani e giovanissimi, il palazzo barnabita riscatta un così aristocratico e rigido passato. Ospitando la fantasmagorica fantasia artistica di giovani d’oggi nelle proprie severe geometrie, dà corpo a un itinerario visivo che spazia dalle arti più schiette alle audacie* digitali.

Vibratili Segni e Relazioni.
L’evento travalica i confini della struttura monumentale, dilagando nella città con “Art In The City”. Moncalieri si fa così sistema vivente, connesso da una trama vibratile di segni e relazioni, in un’espansione che ricorda la propaggine della visione stessa. Non paga delle mura, l’iniziativa dilaga per la città, si fa espansione cosmica, non mostra, ove strade e vetrine assurgono a tappe impreviste di una rete di segni che connette l’edificio monumentale al vivente sistema urbano.
Gloss ambisce a coniare il termine ” arte declinativa” in ambito critico, suggerendo una lettura che non si limiti alla descrizione (l’antica ékphrasis), ma che ne pieghi il senso, quasi declini la grammatica della visione in una forma verbale ricca, un vero e proprio trasferimento o equivalenza verbale. Quindi non farà mera cronaca, ma nella galassia in moto di un Kosmos ove l’arte si dà come vera e propria forza gravitazionale, individua con l’occhio del critico longhiano l’impatto violento e necessario del presente: le geometrie antiche del Collegio (e gli ottocenteschi quadri celebrativi alle pareti) divengono cassa di risonanza per le visioni in fibrillazione
di trecentocinquanta giovanissimi artisti contemporanei. L’artista è ora pianeta in orbita; l’opera, un’energia che attrae e trasforma il riguardante, in una sintassi di forme e colori che vibra.
Tra giovanissimi e meno, degli oltre trecentocinquanta artisti (di cui la relativa playlist glossiana riporta solo una minima parte), messe da parte le (ormai ovvie) contaminazioni PopArt, Gloss è rimasta colpita dunque dalla varietà declinativa dell’Arte in un paio di artisti.
In primis, il concepimento del Videosynthetizer che compone immagini come fossero musica, dal cui inventore matematico e artista visivo è possibile ascoltare tecnica e filosofia. L’apparecchio “suona un’immagine” come afferma il suo creatore.
Anche l’installazione “Ri(significare) il #male” teorizza il risultato di un meteorite che colpisce inesorabile la Terra , riempiendo la parte bassa di un’intera ambientazione di magma plastico e la parte aerea di strutture eteree: colma l’astante di timor panico, nell’accezione dannunziana.
Chi volesse approfondire la conoscenza dei e delle giovani artiste attraverso l’acquisto delle opere, si connetta al link in Netnografia.
Torino val sempre un po’ di Cultura Alta.
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Netnografia
*audacie: non aggettivazione, ma dal sostantivo [audacia] declinato al plurale.
Info e Ticket – Paratissima: PARATIXXIMA KOSMOS
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