Io resto in casa 12

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Roberto Meli, titolare di una piccola impresa di formazione e consulenza nel settore informatico. Gli manca girare col suo scooter per la città.

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Da quanto tempo sei in casa?
Vivo a Roma e dal giorno 9 marzo ho iniziato a diradare la mia presenza in ufficio dopo aver organizzato per tutti i miei collaboratori il lavoro in remoto. Dal 16 marzo poi anche io ho scelto di restare a casa pur avendo un codice ATECO che mi avrebbe permesso di andare in ufficio tutti i giorni.

Meli120Come hai distribuito le tue giornate? telelavori?

Sveglia alla 7:30 – colazione – preparazione – lavori di casa

9:30 collegamento alla rete dei collaboratori-clienti

13:30 pranzo

14:30 ripresa telelavoro

20:00 fine lavoro – cena – rigoverno cucina

21:00 Attività varie

01:30 Fine giornata

Da quando siamo in telelavoro, in effetti, stiamo lavorando molte più ore tutti e, devo dire, anche con incrementi di produttività. Organizziamo delle chiamate periodiche di aggiornamento per restare in contatto emotivo e lavorativo. Il nostro è un lavoro che richiede poca fisicità e quindi si presta benissimo per la remotizzazione che era già perseguita prima, almeno per i professional. Il personale amministrativo si è adeguato molto rapidamente alla nuova modalità di lavoro. Anche con i clienti siamo riusciti a impostare le modalità di collaborazione senza spostarci. Abbiamo anche avuto la visita ispettiva per la certificazione ISO 9001 in remoto passandola egregiamente. Abbiamo distribuito e specializzato i canali di comunicazione: whatsapp per i contatti rapidi, skype e teams per chat meno urgenti e le video call e zoom per i webinar. In una situazione del genere è fondamentale la responsabilizzazione del personale e la fiducia. Il controllo delle performance diventa difficile e basato tutto sui risultati concreti visibili che, però non sono sempre possibili. Diventa essenziale che le persone facciano quello che ci si aspetta da loro più per empatia e senso di appartenenza che per controllo diretto. La motivazione e vicinanza psicologica diventa ancora più importante del solito. I risultati per ora sono ottimi. Difficile il rapporto con i clienti soprattutto quelli da acquisire che hanno altre priorità. Bisogna stare attenti all’overflow da stimoli digitali e concedersi del tempo per pause e diversivi. E’ importante anche l’attività fisica ma, essendo un pigro per natura, è anche la cosa meno presente nelle mie giornate.

Cosa hai privilegiato di fare ne tempo che ti resta libero? ;Leggere, cucinare, studiare , ascoltare musica, vedere film..o altro?

Pur se il tempo libero si è di fatto ridotto, amo cucinare, suonare la chitarra, leggere libri e riviste e guardare film e serie TV. La banda di internet risente del maggior affollamento e porta a rallentamenti a volte significativi degli streaming. Pur essendo in 4 in casa i momenti di aggregazione diventano sempre più difficili. Noto un certo rinchiudersi in se stessi con qualche momento di condivisione.

La solitudine ti stressa? Come riesci a superarla?

Siamo in 4 in casa, comunque no, non mi stresserebbe. Con un pc connesso ad internet è praticamente impossibile annoiarsi e sentirsi soli.

Le mascherine ti danno la sensazione di proteggere te o gli altri?

Gli altri, non c’è dubbio. Si tratta di una misura altruisica che di riflesso protegge anche te

Cosa ti manca di più in questa situazione emergenza e restrizione di spostamento?

Girare per la città, gite fuori porta, musei ed eventi, incontrare persone. L’idea di non poter viaggiare è destabilizzante ma sono sicuro che ce la faremo. Viviamo in un’epoca fortunata per le comunicazioni, non oso pensare a cosa sarebbe stato senza cellulari, pc ed internet. La sola lettura di libri non sarebbe bastata.

Qual’è la prima cosa che farai appena finita l’emergenza?

Inforcare il mio scooter e andare in giro per Roma

e riesci a superarla?

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Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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