Nessuna strategia è utile se si coltiva un atteggiamento sbagliato nei confronti del tempo.
Esaminiamo, allora, i pensieri più comuni di noi donne e perché rappresentano trabocchetti pericolosi.
Pensiero n.1: “Inutile programmare, tanto salta sempre tutto”.
Si tratta di un atteggiamento infantile e poco funzionale. Se non si programmano le proprie giornate, si rischia di finire in balia degli eventi e delle richieste degli altri. Inoltre, non si riesce a valutare l’importanza di ciò che si fa, con il risultato di non centrare i propri obiettivi.
Pensiero n.2: “ Il tempo lo controllo io”.
Si tratta di un’idea piuttosto diffusa, solo non è totalmente vera. È possibile decidere molto riguardo alla propria giornata, solo essa è un contenitore nel quale entrano anche le esigenze degli altri, gli imprevisti della vita, e così via. Per questo è importante pianificare le giornate lasciando qualche margine per l’imprevisto. Inoltre, avere una certa elasticità mentale consente, all’occorrenza, di non rimanere paralizzate di fronte all’idea di dover rimandare un impegno.
Per esempio: quando si fissa un appuntamento (di lavoro o meno), chiedere sempre un numero di telefono per avvisare in caso di imprevisti. In questo modo non si perde tempo prezioso per cercare di rintracciarlo.
Pensiero n.3: “Io sono più brava degli altri, riuscirò a fare tutto”.
In questo caso si tratta di un pensiero inconscio presente in molte donne che, senza ammetterlo, si sentono super. Se si tende a prodigarsi per dare il massimo, forse si è anche delle perfezioniste di questo tipo. Attenzione: la tensione necessaria per fare mille cose in fretta e bene rende rigide, tirate, concentrate su se stesse e sorde alle esigenze degli altri. In poche parole, non proprio così perfetta come si crede di essere.
Pensiero n.4: “Inizio la giornata decidendo di fare tutto poi, se è necessario, posso sempre scegliere”.
Ricordarsi che, generalmente, gli impegni della giornata non spariscono, anzi, si moltiplicano. Se si parte con un pensiero del genere, quindi, ci si potrebbe trovare costrette dalle circostanze a non poter scegliere affatto gli impegni da scartare. Il rischio, in questo caso, è di dover rinunciare proprio a quelli più importanti per sé o per i propri familiari.
Pensiero n.5: “Sì, che ce la faccio…”.
Attenzione: molte persone non riescono a valutare il tempo necessario per portare a termine le cose. Dal fare la spesa fino all’andare a prendere i figli a scuola … L’errore più comune? Calcolare male i tempi degli spostamenti, sia di quelli fatti con i mezzi pubblici (che possono ritardare), sia di quelli fatti in auto (con l’incognita del traffico). Un errore che inevitabilmente porta alla sensazione di dover sempre correre.
Per eventuali approfondimenti, vi rimando al mio libro “Zibaldone Femminile” edito da Eden Editore.