Chiare, fresche, dolci acque

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Quanto questo elemento prezioso ci aiuta ad affrontare l’arrivo della estate.

Siamo alle soglie della stagione più calda dell’anno, già le prime giornate di sole e l’aumento della temperatura ci invitano a uscire di più da casa e a esporci ai raggi solari.
Affrontare la tarda primavera e l’estate con il giusto grado di idratazione diventa quindi indispensabile. Ogni anno i media parlano di idratarsi in maniera corretta , soprattutto sottolineando la necessità di una corretta assunzione di liquidi per le fasce più deboli come i bambini e gli anziani.

Ma l’idratazione è importante per tutti, in questa prima parte vediamo di parlare dell’acqua.
L’acqua è un presente nel 50-70% della massa corporea dell’adulto, nel bambino in una percentuale maggiore mentre è inferiore nell’anziano che è sempre a rischio di disidratazione perché non sente la sete. In generale l’acqua deve essere consumata in quantità e qualità adeguata per convenzione 1 ml ogni caloria introdotta quindi 2000 calorie 2 litri, si dice anche 300 ml ogni 10 kg di peso, quindi per 70 kg circa 2.1 litri, ma comunque mai sotto un litro e mezzo al giorno; deve essere distribuita lungo tutta la giornata, non bevuta quando ci si ricorda o solo quando si avverte il senso della sete . Naturalmente il fabbisogno di acqua varia in base al clima, umidità, sudorazione e attività fisica.

bereacquaL’acqua ha un suo ruolo nella digestione, quando il bolo alimentare deve essere metabolizzato e assorbito nell’intestino . i liquidi del nostro corpo sono molto importanti: la salivazione, i succhi gastrici , il succo pancreatico e la bile beneficiano di un corretto apporto di acqua dall’esterno. E’ necessario che siano supportati da un corretto introito di acqua in quanto richiedono acqua per essere secreti, un pasto eccessivamente secco richiama acqua dall’interno.
Acqua ai pasti si o no?
Prima dei pasti bere uno o due bicchieri di acqua per preparare i succhi e l’intestino al lavoro digestivo. Durante i pasti si perché aiuta anche a raggiungere il senso di sazietà e a non ingurgitare più cibo, dopo il pasto si perché aiuta a limitare la sonnolenza.

L’acqua fa dimagrire?
Purtroppo no, non aumenta il metabolismo del corpo, come invece fanno le sostanze nervine.
Quindi è opportuno bere durante l’arco della giornata, ma meglio non esagerare, perché:
1- i succhi digestivi si diluiscono troppo con eccessive quantità di acqua
2-Dopo essere transitata nell’intestino viene riassorbita e fa carico sulla massa circolante
3-Diluisce gli elettroliti come il sodio e scombina l’equilibrio idro-elettrolitico.

Quindi non fa dimagrire ma aiuta a dimagrire, nel senso che è ipocalorica e da preferire alle altre bevande, aumenta il senso di sazietà.
Bere troppo diluisce il sodio, come si è detto, e questo causa un esagerato riassorbimento di acqua a livello renale, con imbibizione dei tessuti e aumento della pressione, attenzione anche dopo lo sforzo fisico, la reidratazione deve tenere conto anche dei minerali. Bere troppo può portare emicrania, malessere, confusione, nausea.
Meglio l’acqua con basso residuo fisso, cioè minimamente mineralizzata . e’ un parametro per valutare la leggerezza dell’acqua, più basso è, più leggera e pura è l’acqua.

bereFino a 50 mg le acque sono minimamente mineralizzate, fino a 500 sono oligominerali, da 500-1000 sono mediamente mineralizzate, fino a 1500 fortemente mineralizzate. Da preferire quelle sotto i 50 mg, mai oltre i 1200 mg, in quanto i Sali sono inorganici e quindi non sono utilizzati dal corpo , ma devono essere smaltiti, causando un lavoro
Attenzione anche alla durezza dell’acqua, se è molto dura i Sali di calcio contribuiscono alla renella e ai calcoli, insieme agli ossalati come quelli presenti nei vegetali, gli spinaci, barbabietola, rabarbaro etc.

Con gas o senza?
Il gas addizionato può dare fastidio ad un intestino meteorico o infiammato, meglio in questo caso naturale.

Calda o fredda?
Mai consumare un liquido troppo freddo o caldo, il freddo non fa funzionare bene le cellule di parete e fa contrarre le pareti del nostro apparato digestivo, il troppo caldo le può danneggiare in maniera irreversibile e alla lunga causare problemi più gravi.

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Profilo Autore

Elisabetta Ravera

Elisabetta Ravera medico chirurgo, specialista in nutrizione clinica e dietetica, naturopata. Ha gestito l'unità di supporto nutrizionale all'Istituto Tumori di Milano, successivamente si è dedicata alla ricerca clinica. e attualmente esercita la libera professione nell'ambito dietologico-nutrizionale a Cogoleto, nella Riviera Ligure di Ponente e a Genova. Collabora con la rivista "L'Altra Medicina" e ha un suo sito internet www.nutrizionearmonia.it.

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