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    Home»Salute e benessere»Nutrizione»Sars Cov2 e Covid, conosci il tuo nemico?
    Nutrizione

    Sars Cov2 e Covid, conosci il tuo nemico?

    Elisabetta RaveraBy Elisabetta Ravera14/11/2020Nessun commento6 Mins Read
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    Ci sono nei fatti due cose: scienza ed opinione: la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza

    Prima di iniziare a parlare della ormai purtroppo famosa pandemia è doverosa una puntualizzazione: benché medico non sono una illustre infettivologa o scienziata del settore, ma cerco di approcciare questo problema sanitario dalla parte degli uomini e donna “di strada” che sono bersagliati ogni giorno da numeri, report televisivi e in rete, nonché da polemiche e fake news.

    Ormai in letteratura scientifica , per intenderci non gli articoletti che si leggono in internet ma su riviste scientifiche indicizzate, ci sono centinaia e centinaia di lavori che parlano del virus Sars Cov 2  e della Covid, malattia che tutti noi purtroppo conosciamo.

    Oggi non vi parlerò nel dettaglio di terapia né di vaccini, purtroppo anche qui non ci sono certezze, solo esperienze sul campo tradotte poi in numeri e studi clinici ancora in corso, come nel caso dei vaccini.

    Invece vorrei  parlare di come cercare di evitare di infettarsi. Certo, ci sono stati articoli su articoli nei giornali, spot televisivi, ma , evidentemente , il messaggio è passato inascoltato o forse non capito appieno.

    Tanto si è parlato di goccioline di saliva o droplets (a noi piacciono i termini anglosassoni!), ma con forse un po’ di confusione. Intanto tutti noi emettiamo goccioline microscopiche di saliva quando parliamo o respiriamo se a bocca aperta, ne emettiamo di più se parliamo o peggio, cantiamo o urliamo o facciamo esercizio fisico.  Ci sono 2 tipi di goccioline, una più grande, a tutti è capitato di vedere “sputacchiare” mentre si parla, e una più piccola. Le goccioline più grandi in genere, essendo più pesanti , tendono a cadere vicino a dove sono emesse, mentre quelle più piccole rimangono in sospensione da minuti a anche ore e seguono la corrente dell’aria. Quindi in ambienti diversi avranno un comportamento diverso, va da sé che in ambiti poco areati permarranno per tempi più lunghi in sospensione che all’aperto. Può quindi succedere di inalare droplets infette in un ambiente  anche quando la persona malata che le ha emesse non è più presente avendo lasciato il luogo di emissione. Per malattie virali molto contagiose come varicella, morbillo o rosolia è possibile contrarre il virus anche in questo modo. Sembra invece che  Sars Cov 2 si comporti come altri virus respiratori , quindi la contagiosità dipende da un contatto diretto e ravvicinato o comunque con una distanza inferiore ai 2 metri.

    Un soggetto che ancora non manifesta i sintomi, quindi è pre-sintomatico o è pauci sintomatico, quindi ha magari un sintomo banale, ad esempio un lieve rialzo termico o cefalea o stanchezza, è già contagioso ed è qui che il contagio ha la sua massima espressione, perché non suscita allarme in chi sta vicino alla persona infetta. Allora come fare per prevenire il pericolo?

    Tre sono le manovre da implementare e seguire: prima fra tutti l’uso della mascherina, che viene indicata da tutte le pubblicazioni scientifiche come indispensabile. Ovviamente il corretto uso della mascherina, che deve coprire bocca  e naso, tutte le mascherine vanno bene, dipende poi dal tipo di ambiente dove ci si può trovare, se particolarmente affollato, meglio la Fp2 , se per fare una passeggiata o in casa, va bene anche la chirurgica. A questo proposito voglio riportare un aneddoto personale: a marzo all’inizio delle restrizioni per la emergenza Covid ho visitato una paziente in un ambulatorio privo di finestre, dove la aereazione proveniva  da un sistema di ricircolo dell’aria. La signora era una OSS, lavorava in una RSA cittadina. Durante l’ora di visita , distanza inferiore ai 2 metri , io indossavo una chirurgica, la signora era senza (non era ancora obbligatorio), la paziente ha iniziato a tossire, una tosse secca molto particolare. Un po’ allarmata ho provato a indagare, ma la signora era categorica, non aveva la febbre mi ha detto, solo “un po’ di raffreddore”. Dopo 2 giorni la contatto per sapere come va la dieta e la paziente mi comunica che “ha un po’ di influenza”.  Ho poi saputo che è stata ricoverata in ospedale fino alla rianimazione per Covid. Ebbene non avendo avuto nessun sintomo né malessere e dopo essermi sottoposta al dosaggio quantitativo degli anticorpi, risultato negativo, posso dire che la mascherina mi ha salvato, o perlomeno, ha contribuito a farlo.

    Quindi mascherina sempre, sarebbe meglio anche con i propri congiunti e amici, molti contagi avvengono proprio nell’ambito casalingo , quindi massima attenzione.

    Le altre due cose da fare sono la massima igiene delle mani e il distanziamento, visto che il virus può essere presente nel raggio di 2 metri. Evitiamo quindi i luoghi troppo affollati o chiusi con areazione non ottimale. 

    Evitiamo di toglierci la mascherina quando si parla e invitiamo chi lo fa di riposizionarla correttamente  : un minuto di discorso libera un minimo di 1000 virioni, particelle virali.

    A questi 3 cardini aggiungo un quarto, da buona dietologa: curiamo il nostro fisico mantenendolo alla massima efficienza possibile, quindi una alimentazione sana, magari integrata da un supplemento di vitamina D , di cui soprattutto nei mesi invernali siamo carenti. Infatti è stato visto che i malati Covid più critici erano proprio quelli più carenti di questo ormone. Quando poi parlo di alimentazione e di buona efficienza fisica alludo al fatto che i pazienti più a rischio di complicanze sono gli obesi o chi è fortemente in sovrappeso, i diabetici o i dismetabolici, gli ipertesi o i cardiopatici. A queste condizioni si arriva proprio perché si trascura il proprio  fisico, fatto di  uno stile di vita sano, vale a dire un minimo di attività fisica e una sana e buona alimentazione.

    E se nonostante tutte le nostre precauzioni ci ammaliamo? Non andiamo nel panico ma seguiamo poche semplici regole, anche seguiti, si spera, da un medico competente. Non tutte le Covid hanno un decorso tragico, molte passano come una influenza o una forma virale anche più lieve. Monitoriamo la temperatura e la saturazione di ossigeno, alcuni farmaci possono essere assunti da subito (paracetamolo, antinfiammatori) altri dopo alcuni giorni , in genere 3-5 dall’inizio dei sintomi e sempre sotto controllo medico (antibiotico, cortisone e antiaggregante).

    Concludo con una frase attribuita a Ippocrate, padre della medicina: “Ci sono nei fatti due cose: scienza ed opinione: la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza”, parole sempre attuali anche oggi nella nostra , sofferta, era tecnologica.

    covid vitaminaD
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    Elisabetta Ravera
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    Elisabetta Ravera medico chirurgo, specialista in nutrizione clinica e dietetica, naturopata. Ha gestito l'unità di supporto nutrizionale all'Istituto Tumori di Milano, successivamente si è dedicata alla ricerca clinica. e attualmente esercita la libera professione nell'ambito dietologico-nutrizionale a Cogoleto, nella Riviera Ligure di Ponente e a Genova. Collabora con la rivista "L'Altra Medicina" e ha un suo sito internet www.nutrizionearmonia.it.

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    Caterina Della Torre

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

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    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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