Storytelling e Giovanna Conforto

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Ormai di storytelling se ne parla frequentemente. In pubblicità, nel marketing, in politica. Ma in Italia non è ancora considerato una scienza come lo è in altri paesi.

Ma che cos’è davvero lo storytelling? Un’altra parola inglese entrata nel nostro lessico per parlare di qualcosa che già esiste? In effetti Storytelling vuol dire narrazione e questa è sempre esistita in forma poetica o prosastica (sin dal”Iliade e l’Odissea). Oggi è assurta a scienza vera e propria, molto evoluta all’estero, tanto che si parla di scienze delle narrazione (applicate al marketing, alla politica, alla sociologia, …etc. persino alla medicina), meno da noi in Italia

Abbiamo intervistato Giovanna Conforto, una specialista dello stortelling. Fiorentina, basata a Roma, lavora tra l’Italia e il Regno Unito, Scozia, Germania ecc. Quarantaquattrenne, sposata non ama le immagini anche se lo storytelling usa le immagini per creare le storie. Insegnante ed organizzatrice di eventi, parla perfettamente italiano, inglese e francese. Laureata all’accademia nazionale di Arte dammatica”Silvio D’amico” a Roma, ha deciso di dedicarsi allo storytelling diventandone docente. Ha incominciato ad occuparsene nel 2003 con il progetto “The Little Lamp, a Palestinian Fairy Tale” nato da una serie di laboratori per bambini tenuto a Betlemme.

Come storyteller ha partecipato ad eventi e festival in tutta Europa, oltre che in Canada e Asia.

Qual è lo scopo dello storytelling?
Lo scopo di chi usa lo storytelling e di chi costruisce narrative, è istaurare una relazione profonda con il proprio pubblico: non lo si vuole solo informare, lo si vuole coinvolgere attivamente. In pubblicità, nel settore scientifico e, perchè no, in politica.

Qualche esempio?
I grandi affabulatori: prima Berlusconi e Vendola, poi Grillo e oggi Renzi. non hanno solo raccontato visioni politiche ma hanno anche richiesto (con modi diversi) una attivazione e una mobilitazione ai loro elettori. Riconoscimento e risonanza: sono termini chiave per lo storytelling.

Ma cos’è lo storytelling? Una moda?
Da sempre esiste in modo informale, ma è oggi che diventato una disciplina scientifica indispensabile per chiunque voglia comunicare a un pubblico. È un nuovo sistema comunicazionale.

Tu come lo applichi? E come funziona?
A tutto. Per esempio se un produttore di birra vuole promuoversi con lo storytelling, si cerca di farlo parlare della storia del suo prodotto, della sua famiglia, finché non si trova il punto vincente da cui partire. Ognuno ha una storia da raccontare che spesso tiene nascosta o di cui lui stesso non conosce le potenzialità.

In Italia tieni dei corsi?
Ho fondato negli ultimi anni con Danuela Daniela Corradini (storica d’arte) Strolling Stories, riferito a luogi storici ed artistici da visitare ed ho creato un progetto con lo  storyteller francese Jean Guillon, chiamato Habla Cadabra, un festival internazionale itinerante.

Ho lavorato al Muse Mus-e (Musique-Europe) di Roma, come docente di storytelling e di drammaturgia con ragazzi ”problematici”, in scuole private pubbliche dal 2003 al 2012 e per il Miur e l’Università La Sapienza a Roma. Dal 2013 inoltre insegno storytelling per il master dello IED di Roma di Management artistico.

I progetti ai quali hai preso parte?Beh, sono molti, ti posso citare e linkare i progetti Alcuni sono in chiusura quest’anno. Questo e’ il sito del progetto europeo dell’apprendimento delle scienze con strategie creative. Si conclude a novembre 2015. http://www.creatit-project.eu/

Qui lavoro per l’associazione FormaScienza di cui e’ presidente Cinzia Belmonte. E’ la stessa di donne e scienza e di una via per le scienziate. www.formascienza.org

Questi sono i siti del progetto europeo sulla narrazione territoriale e, quello sulla nostra attivita’ a Roma, purtroppo e’ stato hackerato e quindi molti contenuti si sono persi, ma la maggior parte si trovano su quello del progetto europeo. Questi progetti sono realizzati dalla mia associazione Ass Gruppo LeFalene che ho co-fondato con altri artisti di vari campi (treatro, pittura, poesia, scultura) a Massa nel 2006.

www.seeingstories.eu (si conclude ad aprile 2015)

www.strollingstoriesd.org

E l’ultimo Storytelling Course attualmente in essere?

Ho voluto che fosse bilingue, italiano ed inglese, ma purtroppo c’è un solo italiamo a patecipare.  Gli altri sono tutti stranieri.

 

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Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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