Come far nasce un brand da un’idea vecchia come il mondo. Ma che in tempi di crisi si ripropone.
Con il diminuire delle faniglie numerose, la crisi galoppante e con le nuove esigenze di riciclare tutto il riciclabile, ecco che nasce un brand, Triciclo a Treviso, dall’idea di due trevigiani Massimiliano Monti di Adria, ingegnere e sua moglie Sabina Marcadella, psicoterapeuta. Abbiamo intervistato Sabina.
Cos’è precisamente T.riciclo?
E’ una catena di negozi in franchising per la compravendita di capi e accessori riciclati per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni, un’età difficile per le taglie, in cui i bambini crescono a vista d’occhio.
E come è nata l’idea?
Prima da scambi di abiti tra amiche poi allargando il raggio.Fino ad arrivare ad essere presenti ora in Italia con nove punti vendita nell’Italia del nord (di cui due a Milano).
Come è nata l’idea imprenditoriale?
Abbiamo riscontrato da una parte dalla necessità di far fronte alle continue necessità di figli in crescita e del limitato utilizzo dei loro indumenti e oggetti, dall’altra abbiamo voluto concretizzare una filosofia di ecologia sociale attraverso una cultura di riutilizzo.
T.riciclo permette l’acquisto di capi e attrezzature usati di eccellente fattura e condizione, soddisfancendo le richieste più esigenti ad un costo accessibile.
Esistono altri mercatini dell’usato sul territorio nazionale, in che cosa vi contraddistiguete?
Per l’odore di ”buono” che si percepisce entrando nei nostri punti vendita. Quindi non odore di usato.
Del resto i nostri capi sono selezionati con cura percè miriamo solo a prodotti integri e puliti che l’occhio attento ed esperto delle mamme facilmente ispeziona.
Inoltre a differenza dei tradizionali negozi, T.riciclo si distingue per il continuo via vai di pezzi unici che vengono portati in conto vendita dai clienti- fornitori durante le due principali stagioni Primavera-Estate e Autunno-Inverno assicurando una presenza costante di circa 3000 pezzi tra capi di abbigliamento, carrozzine, seggioloni, girelli, seggiolini per auto, giochi e libri.
Inoltre viene rivolta attenzione all’ambiente con l’ illuminazione con lampade a basso consumo, e l’utilizzo di carta e shopping bag rigorosamente riciclate.
Quindi uno sguardo ecologistico. E quello sociale?
Un’attenzione particolare è stata rivolta anche alle famiglie meno fortunate. Infatti è stato infatti siglato un accordo che prevede di devolvere tutti ciò che non è stato venduto durante la stagione, previo consenso dei legittimi proprietari, ad un Ente benefico.
Infine Triciclo è stato pensanto per operazioni di network e franchising con soggetti animati dallo spesso pensiero ecosolidale.