Autore: Ester Rizzo

Ester Rizzo giornalista e scrittrice nata a Licata nel 1963. Socia fondatrice dell’Associazione Toponomastica femminile. Curatrice del volume “Le Mille: i primati delle donne” (2017) Autrice di “Camicette Bianche “ (2014) “Le ricamatrici “ (2018) “Donne disobbedienti “ ( 2019) e “Il labirinto delle perdute” (2021)

Poche, pochissime, le donne del pianeta che sono arrivate a ottenere questa carica. Difficile riassumere in poche righe le probabili cause di questa mancanza, ma da sempre si è ritenuto giusto e opportuno che uno Stato fosse guidato da un uomo. Le donne sono estranee a questo potere, nonostante nei secoli si siano succedute importanti figure di regine, imperatrici, guerriere e conquistatrici. È innegabile che tutt’oggi persista una misoginia imperante e diffusa che si riflette in una forte opposizione al potere femminile. Andando oltre la Storia, partendo da molto lontano e iniziando a esaminare miti e leggende, si riscontra…

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Poche in Italia le donne che hanno ricoperto o ricoprono questo ruolo. Nella nostra nazione, l’estensione del diritto di voto alle donne è il provvedimento più significativo della prima fase della legislazione elettorale. Il decreto legge del primo febbraio 1945 per un errore, non riconosceva alle donne l’elettorato passivo, cioè potevano votare ma non essere elette. Corretto l’errore il 10, il 17, il 24, il 31 marzo ed il 7 aprile del 1946 le urne si aprirono in 5722 tra città e paesi per le elezioni dei consigli comunali. Furono elette in totale oltre duemila donne. Leggere le testimonianze di…

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Possiamo ben dire che spesso le donne, pur di combattere, non hanno esitato a cambiare identità, e lo hanno fatto in quasi tutte le epoche ed in tutti i continenti. Approfittando del disordine che regnava negli eserciti e degli scarsi controlli medici, centinaia, o forse migliaia di ragazze si nascondevano dietro una divisa ed un nome maschile e andavano in guerra. Francesca Scanagatta fu la prima donna italiana ad essere arruolata nelle forze imperiali con il ruolo di ufficiale dell’esercito austriaco. Era nata a Milano il primo di agosto del 1776 e sin da piccola si infervorava per le…

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Sono tantissime le donne che si sono impegnate per migliorare le condizioni di vita di altre donne, di bambini, di poveri ed emarginati dalla società. Alcune tra loro sono state pioniere nel campo della sanità e dell’istruzione diffusa. Monna Tessa, definita la prima infermiera della storia, nel 1288 fondò l’ordine delle Oblate. Anche se era nata in una famiglia povera fu chiamata Monna, che significa Madonna, appellativo con cui venivano chiamate le donne coniugate dei ceti più abbienti. Si sposò con un sellaio e faceva la governante presso una famiglia agiata: quella di Folco Portinari. Quest’ultimo accolse con generosità la…

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Come altre professioni anche quella della giornalista è stata ritenuta a lungo una professione di esclusiva pertinenza maschile, ma le donne, pian piano, hanno saputo conquistarsi il proprio spazio. Tra le tante prime penne femminili ricordiamo Anna Kuliscioff, Margherita Sarfatti, Sibilla Aleramo, Matilde Serao, Alba De Cespedes,Camilla Cederna e Oriana Fallaci. Ne ricordiamo alcune: tra le italiane, Gabriella Poli è la prima donna assunta dal quotidiano La Stampa negli anni Cinquanta. Concita De Gregorio, nel 2008, è stata la prima donna direttrice di un quotidiano a diffusione nazionale: l’Unità. Anche se, nel 1892, la prima donna alla direzione di un…

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Poche, pochissime le donne che hanno avuto il privilegio della loro effige su una moneta o una banconota. Sicuramente la più rappresentata è la regina Elisabetta che troviamo sulle sterline inglesi, sul dollaro australiano e su quello neozelandese. Le regnanti sono le più rappresentate: tra il 1725 ed il 1837 troviamo la regina Maria Teresa sul tallero austro-ungarico, la regina Vittoria su scellini, mezze corone britanniche e anche su alcune monete indiane. In Russia circolavano rubli con Caterina I ed Elisabetta I e nel Ducato di Parma troviamo una moneta raffigurante Maria Luigia. Abbondano invece in quasi tutti i tempi…

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La storia ufficiale delle donne nello sport è abbastanza recente se pensiamo che furono ammesse a partecipare solo nel 1900, durante i Giochi olimpici di Parigi. In quell’occasione su 1470 partecipanti figuravano 229 atlete. Sempre nella stessa manifestazione Charlotte Cooper fu la prima campionessa olimpica ad aggiudicarsi una vittoria nel torneo individuale di tennis. Charlotte era nata ad Ealing il 22 settembre del 1870: le foto dell’epoca la ritraggono sul campo “con una lunga gonna bianca, corpetto con maniche a sbuffo e scarpine senza tacco in cuoio”. Non portava né guanti né cappello indossati invece dalle altre concorrenti. Charlotte vinse…

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“Sopravviverà a molte delle opere degli artisti a lei contemporanei”, così scrivevano la bisnipote Virginia Woolf e il critico d’arte britannico Roger Fry nella prefazione alla sua raccolta Victorian Photographs of Famous Men and Fair Women. Tanti anni dopo quelle parole avrebbero trovato un riscontro nella realtà, sebbene gli esordi della carriera di Julia Margaret Cameron non siano stati dei più rosei. C’era chi definiva le sue fotografie orrende, imprecise, carenti dal punto di vista tecnico, al contrario di altri che, come Victor Hugo, stimavano l’artista per le sue opere sublimi e per gli effetti plastici ottenuti. Oggi le fotografie…

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