Autore: Ester Rizzo

Ester Rizzo giornalista e scrittrice nata a Licata nel 1963. Socia fondatrice dell’Associazione Toponomastica femminile. Curatrice del volume “Le Mille: i primati delle donne” (2017) Autrice di “Camicette Bianche “ (2014) “Le ricamatrici “ (2018) “Donne disobbedienti “ ( 2019) e “Il labirinto delle perdute” (2021)

Non tutti sanno che la “Madre” di queste attività è stata Rita Bartoli Costa, moglie del magistrato Gaetano ucciso a Palermo dalla mafia. Oggi nelle scuole di ogni ordine e grado, anno dopo anno, si realizzano i “Progetti sulla legalità”: importanti iniziative rivolte ai giovani che rappresentano la società del futuro. Ma non tutti sanno che la “Madre” di queste attività è stata Rita Bartoli Costa, moglie del magistrato Gaetano ucciso a Palermo dalla mafia. Era il 6 agosto del 1980, davanti ad una bancarella di libri, in pieno giorno, quando dei sicari posero fine alla vita del magistrato. Rita,…

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12 giugno 2016: lo stadio di Pristina è stato invaso da più di cinquemila abiti femminili per ricordare le ventimila donne stuprate durante il conflitto. L’installazione, voluta fortemente dall’artista Alketa Xhafa-Mrpa è stata denominata “Pensando a te”. E’ un atto di solidarietà nei confronti di tutte quelle per cui la guerra non è mai finita a causa dei traumi della violenza subita. I vestiti sono stati raccolti in tanti paesi kosovari:Mitrovica,Drenas, Prizren, Gjilan…e varie personalità della politica, della cultura e dell’arte internazionale hanno voluto partecipare all’iniziativa. Tutte hanno donato i loro abiti più belli consegnandoli con emozione e con le…

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ADELAIDE BERNARDINI CAPUANA quando scriveva, era di parte e, precisamente, dalla parte delle donne, soprattutto di quelle che trovavano il coraggio di ribellarsi Era la moglie del ben più noto Luigi Capuana. Nacque in Umbria, a Narni, nel 1876 ma visse la maggior parte della sua vita a Catania, dove morì nel 1944. Già da giovanissima scriveva poesie e novelle e, in seguito, si cimentò anche nei romanzi. Fra i scuoi scritti ricordiamo: “Colei che tradiva”, “Barca nova”, “La vita urge”, “L’altro dissidio”. Fu collaboratrice di varie testate giornalistiche tra le quali “Fanfulla della Domenica”, “Giornale d’Italia”, “Ora” e giornali…

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Centoquaranta grandi fotografie, rigorosamente in bianco e nero, appese a cavi invisibili. Sono le foto di Letizia Battaglia esposte ai Cantieri culturali della Zisa a Palermo. La maggior parte degli scatti raccontano una parte della città, quella dei tanti morti ammazzati per mafia, delle donne che piangono, dei giochi dei bimbi nei rioni più degradati, della miseria delle famiglie nelle baracche. Foto scattate dal 1971 in poi, in cui si mescolano vita e morte,sangue e violenza, gioco e miseria. E in un video Letizia racconta come era difficile per una donna fotografa svolgere il proprio lavoro, spesso le forze dell’ordine…

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Una rotonda intitolata a Noto  a Gaetana Midolo, una delle 129 operaie perite nel rogo della fabbrica di camicette bianche A Noto, splendida città barocca della Sicilia, è stata intitolata una rotatoria a Gaetana Midolo. Gaetana era una delle 129 operaie perite nel rogo della fabbrica di camicette bianche, avvenuto a New York il 25 marzo 1911, evento che si commemora, tra gli altri, l’otto Marzo, Giornata internazionale della Donna. Era nata il 22 di Maggio del 1895 da Antonio e Concettina Macca. Il padre era un falegname e la madre una parrucchiera ma le misere condizioni in cui vivevano…

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Il genocidio del Ruanda, con più di ottocentomila persone massacrate nel conflitto tra hutu e tutsi, è sicuramente uno di quelli poco ricordati, ma lo stesso genocidio e con le stesse cifre di vittime è avvenuto in Burundi e quest’ultimo è quasi completamente sconosciuto. Inoltre, proprio l’anno scorso sono state uccise 240 persone circa ed altre duemila hanno lasciato il Paese, ed è forte il timore che possano ricominciare le violenze etniche come quelle scoppiate nel 1993. Il Burundi è un piccolo stato africano con nove milioni di abitanti. Il 21 Ottobre del 1993 ebbe inizio un incubo: il nuovo…

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Nel continente asiatico c’è stato, ed in alcune zone è ancora probabilmente in corso, un terribile genocidio, sicuramente il “più dimenticato” fra i dimenticati : è il genocidio di cento milioni di bambine. Cina, India, Bangladesh e Pakistan i territori coinvolti. In tutto il mondo, il rapporto proporzionale tra uomini e donne in una data popolazione è sempre a favore delle donne ma i demografi, più di un ventennio fa, si accorsero di due anomalie statistiche in Asia: più decessi femminili durante l’infanzia e più maschi alla nascita. Mancavano all’appello le donne, decine di milioni di donne. Ci si trovò…

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Le donne armene che non si arresero al genocidio che, con caparbia volontà, senza alcun aiuto esterno, permisero che “la razza armena” non si estinguesse. “ C’è un legame coi morti e coi vivi che è la comune origine armena, quel legame di nostalgia e di affetti che connette il sangue a quello degli avi perseguitati e uccisi dalla terribile estate del 1915 in poi e, chiede giustizia per loro, per quella distesa di ossa ignote finite a diventare polvere nei deserti dell’Anatolia : affinché il riconoscimento di ciò che è avvenuto, risani l’oscura, infetta ferita che per il silenzio…

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