Autore: Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

di Caterina Della Torre Gestire una famiglia senza rinunciare a se stessi e alla cura dei figli. Ci ha pensato Elisa Bozzo con Genitori Dop. Genovese del ’71.  Separata con due figlie di 8 e 10 anni. Laureata in Scienze Politiche a Genova. Dal 1996 al 2008 ha lavorato in IBM, dal 2008 ha dato le dimissioni nel gennaio 2008 e a maggio ha iniziato a fare l’educatrice (bambini 0-6 anni) fino a luglio 2011. Poi sono nati l’associazione ed il portale Genitori Dop, di cui Elisa è responsabile relazioni esterne. A chi è rivolto il portale? Il portale e’ un servizio libero e gratuito rivolto…

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di Rita Cugola “Io sono mia!”. “Il corpo è mio e lo gestisco io!”. “Tremate, tremate: le streghe son tornate”. Erano questi gli slogan che scandivano il ritmo delle marce femministe nel corso degli anni Settanta. Tante donne unite per la conquista di obiettivi importanti e fino ad allora inconcepibili, come il riconoscimento della legittima libertà di aborto (legalizzato) e divorzio. Manifestando il proprio dissenso da un sistema politico stigmatizzante sul piano dei loro diritti, discutendo e confrontandosi nelle piazze, nei circoli culturali o nei luoghi di lavoro, le donne di allora stavano gettando le basi per cambiamenti epocali di…

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di Marianna Faraci <precedente> Ne ‘La pazza della porta accanto’ lei ha affermato che l’epiteto di ‘poetessa d’amore’ non le si addice. Avrei voluto esser una grande Messalina, per esempio. Mi sarebbe piaciuto molto nell’immaginario passare da un amore all’altro. Un’eroica Messalina…e invece mi son trovata a fare la bacchettona di chiesa. Ma dalle sue liriche traspare il desiderio, nonostante tutto, di continuare ad innamorarsi: di un uomo, delle cose, della vita. L’uomo è uno spazio, uno spazio creativo. È un’idea platonica, è un’idea anche di lussuria, di peccato, che però porta alla più alta filosofia, secondo me. Io non…

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Come è cambiato l’orientamento verso la libertà e il senso del suo limite? Quali libertà desideriamo? Quanto siamo libere “da”? Per esempio da tradizioni familiari e religiose, ruoli, stereotipi? Quanto siamo libere “di”? Per esempio di (non) lavorare, avere figli, migrare? E l’atteggiamento degli uomini: antagonismo o sostegno? Ne parliamo insieme Incontro a cura di FRANCESCA ZAJCZYK Delegata del Sindaco per le Pari Opportunità in collaborazione con Parlamento europeo – Ufficio d’Informazione a Milano con Lella Ravasi, Laura Hoesch, Edda Pando, Lella Costa, e dalle ore 17.30: la parola a chi la vuole Coordina Assunta Sarlo Conclude Bianca Beccalli Martedì…

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di Marianna Faraci <precedente> Un suo aforisma recita: «La fama si conquista con la solitudine» (Aforismi e magie). Quanto è costata la celebrità ad Alda Merini? Tutto quello che aveva. Un patrimonio. Perché? Perché, cito testualmente: «La poesia/è la peggiore disgrazia/che può capitare/ad un uomo» . È come l’innamoramento, si perde la testa e poi si dice che non è vero. Quando mi interrogo dico: “Io poeta?”, “Mai!” e agli altri: “Ma certo!”, faccio prima. Un tizio una volta mi ha chiesto: “Ma lei in manicomio non ha mai detto che era un poeta, perché?” “Non ero mica matta!” (ride…

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Corso di scrittura e (lettura) creativa LA SCRITTURA PER SÉ, LA SCRITTURA DI SÉ, A PARTIRE DA SÉ. DAL DIARIO AL MEMOIR. Scrivere di sé, magari privatamente o persino segretamente, è un’attività che accompagna non di rado almeno una fase delle nostre vite. Magari tenendo i primi diari adolescenziali, oppure scrivendo lunghe lettere ad amici con i quali si è stabilita una relazione particolarmente intensa o, ancora, in momenti difficili, di passaggio, di crisi, di dolore o, al contrario, di intensa felicità. Alla fine, non siamo tutte e tutti alle prese con il costante divenire della nostra biografia? E quante…

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di Luciano Anelli Ci sono tracce nella vita che non si perdono mai Due amiche si incontrano per la seconda volta nel deliziarci con pillole di memoria. Dopo “Donne a Sud”, Angela Cioce, con le sue foto, e Paola Moscardino, con la narrazione delle memorie della prima, hanno creato il libro “Teatro segreto – Dietro le scene del Petruzzelli 1980-91”, ed. Barbieri Ed. Più che un libro è un mosaico pregevole di “fermo immagine” che però riescono a far emergere un’anima “umana”: fatica, tensione, sudore, vanità, insicurezza, impegno, professionalità…..un percorso da compiere per giungere all’efficienza dello spettacolo, della vita. Cento…

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di Marianna Faraci <precedente> Lei è stata una “enfant prodige” della poesia, e di fronte a questa precocità persino Pasolini si dichiarò disarmato. Quando prese la penna in mano per la prima volta? Lo ricorda? Eh, quand’ero piccolina, piccolina. Mi piaceva scrivere. Mi piaceva studiare, scrivere, soprattutto disegnare, fare segni sulla carta. Non avevo idea del rinnovamento poetico che di lì a poco sarebbe avvenuto in me. «Ho perso i miei anni migliori leggendo libri su libri, ma soprattutto quelli che mi passava mio padre: uno ogni tre mesi, sottratto al bilancio familiare» (Lettere a un racconto)… Più che altro…

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