Giulia Pische e l’onnivoro delle opportunità

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Chi lamenta che i nostri giovani non trovano lavoro in Italia e sono costretti ad andare all’estero, dovrebbe leggere questa intervista a Giulia Pische per rinfrancarsi e per capire che ormai il lavoro in un’era di cambiamenti epocali e di rapporti multimediali non è più sotto casa.

fotoGiulia è nata a Chioggia e si è trasferita in Inghilterra a soli 17 anni dove ha finito il liceo a Cambridge per poi seguire l’università a Londra in Business Management, dopodiché è tornata in Italia e ha lavorato per una società di consulenza direzionale per quasi otto anni. Ritenendo esaurito l’approccio tradizionale alla consulenza direzionale ha deciso di mettersi in proprio creando in Italia un nuovo modello di advisory: “The Opportunivore”. L’onnivoro di opportunità, cioè. The Opportunivore infatti è un’estensione dell’imprenditore che viaggia il mondo, è aggiornata su tutti gli ultimi trend e lo supporta a integrare le nuove tecnologie trasformative affinché il business possa essere profittevole, al contempo migliorando la società e la collettività.

Buoni propositi che vengono da una mente giovane che guarda avanti ed alle opportunità che si creano nel mondo nuovo, libero dai legacci della vecchia società che cerca di preservare i posti di lavoro ma che non guarda a ciò che di nuovo si sta facendo avanti. Forse sbagliando, forse rischiando, forse andando più dietro ai sogni che alla realtà di ogni giorno, ma ricordiamo che Facebook e Amazon sono nate da grandi visionari che hanno intuito i cambiamenti e le nuove chances.

Giulia raccontaci un po’ di te…

Un paio di anni fa mi sono ritrovata a dover riflettere profondamente sulla mia esperienza nel settore della consulenza tradizionale e, al picco dell’energia di donna trentenne, ho deciso di uscire dalla mia zona di comfort e di cominciare una nuova avventura facendo praticamente il contrario di quello che avevo sempre fatto.

Così è nato www.theopportunivore.com e il telefono ha cominciato a squillare!

Volevo provare a fare a modo mio, unendo alla mia esperienza di business management la missione di migliorare il mondo attraverso il business, le mie passioni (tecnologia, web e viaggiare il mondo) e i miei tempi. Negli ultimi 10 mesi grazie a The Opportunivore sono stata in 17 paesi e, devo ammetterlo, ora lavoro in modo più efficiente, soddisfacente e da luoghi decisamente più esaltanti e “inspiring”.

Non voglio aiutare solo le aziende nelle loro strategie ma accompagnarle ad un cambiamento radicale aiutandosi con le nuove tecnologie e approcci innovativi da tutto il mondo.

giulia-psiche-nomade-digitaleCome?

Utilizzando la Blockchain in particolare e la realtà virtuale e aumentata le aziende possono aggiornare il loro modello di business e beneficiarne enormemente. Mi sono inoltre detta che non avrei lavorato con aziende che potenzialmente potessero nuocere alla società e così ho creato una rete internazionale di contatti che utilizzano le tecnologie e le conoscenze per un impatto sociale positivo. Ho inoltre cominciato a collaborare con il fantastico team di B Corp Italia (B sta per benefit) per far sì che le aziende vadano oltre l’obiettivo del profitto, innovando per massimizzare il loro impatto positivo verso i dipendenti, le comunità in cui operano e l’ambiente. una volta trovate e messele in rete ho iniziato a sentirmi a posto con la mia coscienza.

Hai clienti italiani o stranieri?

Entrambi. The Opportunivore è aperto a clienti di tutto il mondo e, da buona nomade digitale, per facilitare gli spostamenti ho basi in 3 continenti. Dai feedback ricevuti, The Opportunivore è particolarmente utile per le aziende italiane che vogliono un’estensione o “antenna” nel mondo. Per esempio l’anno scorso ho supportato all’estero la prima azienda italiana ad aver certificato un vino su blockchain (sono sommelier, quindi il caso è particolarmente interessante per me). Blockchain è la piattaforma che sta dietro la criptomoneta Bitcoin, è un registro di informazioni e transazioni la cui caratteristica è quella di essere decentralizzato, trasparente e immodificabile. Grazie a questa piattaforma tutti gli step della filiera produttiva sono registrati permanentemente quindi quando compro un vino registrato su blockchain con un click posso sapere quali pesticidi e additivi sono stati utilizzati e chi lo ha maneggiato, dov’è stato comprato e dov’è stato rivenduto e ciò crea un vino trasparente dal punto di vista del consumatore aiutandolo a fare scelte più consapevoli. E’ inoltre utile dal punto di vista business to business in quanto la tracciabilità aiuta a combattere la contraffazione, problema particolarmente rilevante per i prodotti italiani all’estero.

Hai già operato in Italia?

Sì, sia con The Opportunivore che con B Corp. Come B Corp ho supportato la certificazione di Sorriso e Salute la prima clinica di odontoiatria biologica e medicina integrata del mondo ad ottenere la certificazione B Corp. Un settore quello medico e della salute molto difficile e infatti il processo di certificazione è durato molto a lungo dati i vari livelli di approvazione internazionali. Una volta ottenuta la certificazione mi sono ritenuta molto soddisfatta…

silvia-psiche-nomadeE quindi cosa pensi di fare in futuro?

Continuare! Non posso fermarmi in questo momento magico. Sono sempre in giro cercando e creando opportunità e sinergie all’interno della rete. Molto spesso, per non dire la maggior parte delle volte, mi ritrovo a vivere momenti di “serendipità”, ovvero delle coincidenze favorevoli che sono davvero difficili da chiamare coincidenze perché sembra che tutto a un certo punto si incroci e si manifesti.

Ho cominciato pertanto ad essere aperta e a seguire tutte queste “coincidenze” ed è così che ho conosciuto uno dei precursori di Bitcoin e della blockchain che mi ha inviato ad un summit sulle nuove tecnologie in Australia che è poi proseguito con un piccolo gruppo di famosi investitori, imprenditori, autori e esperti di blockchain nelle isole Abrolhos. Così ho preso un Cessna e sono arrivata su queste bellissime isole che chiamano le Galapagos nel Pacifico e lì ci siamo ritrovati tutti su un catamarano enorme per tre giorni. Chi l’avrebbe detto anni fa! Lavoro e divertimento possono coincidere alla grande, massimizzandosi l’un l’altro…e questa è la mia nuova vita.

Attraverso questo nuovo modello di business e vita sono decisa a portare avanti cause a me care e vissute sulla mia pelle, come ad esempio la discriminazione delle donne in particolare nel luogo di lavoro.

Quindi nessuna differenza di genere da dietro un computer?

La blockchain dà l’opportunità alle donne per esempio di essere valutate per il “white paper” ovvero per l’idea, presentata in forma digitale. Quindi, quando crei un “token” ovvero una sorta di moneta che esprime un certo progetto, non sei più Giulia, una giovane donna, ma un’idea, un progetto senza nome o sesso di alcun tipo e quindi gli investitori leggono quello che dici limitando gli eventuali e comuni pregiudizi esistenti. Questo è un altro motivo per cui mi interessa questa tecnologia in particolare: dà potere a tutti, anche alle donne.

Quali erano i tuoi sogni e ora li stai realizzando?

I sogni per me sono obiettivi e sto realizzando tutto ciò che ho sempre sognato. Sognavo di viaggiare e ora posso dire di aver visitato 40 paesi (per ora) e di essere una cittadina del mondo, volevo avere una professione significativa che portasse un contributo positivo e rigenerante alla società e al pianeta e me la sono creata, volevo una casa senza firma di garanti e ora ho il mio investimento. Sogno inoltre di condividere su larga scala con l’Italia, mio amato paese, il bagaglio di esperienze straordinarie che sto accumulando per portare un’ondata di positività alle persone e alle aziende che ogni tanto respingono e non abbracciano il cambiamento, un po’ per paura del nuovo, un po’ per presunzione, un po’ per chiusura.

Attraverso The Opportunivore e il mio impegno sogno di essere d’ispirazione per le ragazze in Italia e fuori, ricordando loro che siamo portatrici di una saggezza ancestrale profonda alla quale possiamo attingere in ogni momento e che i pregiudizi e gli ostacoli giornalieri nella vita e nel lavoro che ben conosciamo sono da considerarsi una buona palestra per renderci ancora più forti.

Sono assolutamente in prima linea per supportare l’ascesa delle magnifiche e talentuose donne di tutto il mondo. Dopo anni di oppressioni e battaglie siamo nel mezzo di una rivoluzione che non è mai stata così forte come ora. E dobbiamo sfruttare il momento, evolvere e arrivare ai vertici per istituire standard di governo e management più performanti e amorevoli.
L’abbiamo capito ormai, gli uomini seguono le donne, sempre. E, vedrete, ci seguiranno anche lì….
A beneficio di tutti però questa volta.

Qui il link a degli articoli che ho scritto.
Sulla dipendenza verso le tecnologie: http://www.marketrevolution.it/digital-detox/
Qui altri:
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Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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