Calcolosi renale

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La calcolosi renale continua ad essere in Italia una patologia molto frequente per la quale è stata accertata una relazione con la dieta, oltre che con altri fattori come la fascia climatica o la razza.

Secondo le ultime statistiche ci sono 100.000 nuovi casi l’anno e un 6-9% di popolazione Italiana che ne soffre, con una lieve prevalenza nel sesso maschile.
La nefrolitiasi, altro termine per indicare questa patologia, è ad alto rischio di ricaduta quindi è importante avvisare chi ne soffre che già con una dieta adeguata si può controllare . Nel nostro paese con l’aumentare dei seguaci della dieta iperproteica , quindi con uno sbilanciamento nelle assunzioni delle protcalcolosieine animali questa malattia è in crescita.
Ma cosa è esattamente la calcolosi urinaria?
E’ la formazione di elementi solidi, piccole masse di cristalli di magnesio, sali di calcio, ammonio o acido urico nell’apparato urinario che possono rimanere dove si sono formati soprattutto se sono “a stampo” nelle strutture anatomiche del rene, ma in genere tendono a muoversi e a scendere verso le vie urinarie inferiori, generando quindi dolore : le famose coliche.
Quando si forma una sabbiolina che non ha la consistenza e le dimensioni dei calcoli urinari allora si parla di renella, che è una forma meno grave di calcolosi ma che comunque rappresenta un campanello di allarme da non sottovalutare. Le indicazioni dietetiche per i calcoli qui di seguito riportate sono valide anche per chi ha avuto episodi di escrezione di renella.
I calcoli si formano in un arco di tempo variabile dai 2 ai 5 anni e in genere sono causati da un eccesso di calcio o di ossalato o di acido urico. Conoscere quale è la composizione del calcolo è importante per impostare una dieta corretta che elimini i nutrienti che si accumulano.
Come regola generale è importante assumere liquidi nel corso delle 24 ore, l’acqua naturale a basso residuo è la più indicata , almeno 2 litri al giorno, nei casi più gravi e nelle recidive frequenti aggiungere da mezzo a un litro di acqua in più. Durante il periodo estivo può essere il caso di bere con maggior frequenza, per evitare la disidratazione da sudorazione.
Entrando nel dettaglio della alimentazione consigliata per i calcoli da ossalato di calcio, sono da limitare tutti i cibi ricchi in ossalato come verdure (spinaci, bietole, asparagi, cavoli, barbabietole rosse), alcuni tipi di frutta fresca (frutti di bosco) e secca (noci, nocciole) ma anche cioccolato e bevande come il tè.
Inoltre è consigliato moderare il consumo di sale non aggiungendone ai cibi ed evitando prodotti industriali confezionati come merendine, pizzette, etc. Anche i cibi affumicati, stagionati e in scatola devono essere limitati e consumati di rado.
Per i calcoli di acido urico è indispensabile ridurre l’apporto di proteine animali, in quanto l’aumento dell’escrezione urinaria di acido urico rende le urine più acide , con la formazione di precipitati che poi si organizzano in calcoli. Oltre alle proteine animali, per le quali si intendono in particolare carni rosse , cacciagione, estratti o brodo di carne, frattaglie , salumi ma anche acciughe , frutti di mare, sardine , sono da limitare gli alcolici e invece da consumare in abbondanza verdura e frutta per alcalinizzare il più possibile le urine.

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Profilo Autore

Elisabetta Ravera

Elisabetta Ravera medico chirurgo, specialista in nutrizione clinica e dietetica, naturopata. Ha gestito l'unità di supporto nutrizionale all'Istituto Tumori di Milano, successivamente si è dedicata alla ricerca clinica. e attualmente esercita la libera professione nell'ambito dietologico-nutrizionale a Cogoleto, nella Riviera Ligure di Ponente e a Genova. Collabora con la rivista "L'Altra Medicina" e ha un suo sito internet www.nutrizionearmonia.it.

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