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    Home»I racconti di dols»Mia di S. Togneri»Mia – seconda parte
    Mia di S. Togneri

    Mia – seconda parte

    DolsBy Dols14/12/2012Updated:15/12/2012Nessun commento4 Mins Read
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    di Simone_Togneri

    precedente

    Cammina fino a raggiungere la zona industriale e lì si ferma ai bordi della statale. Il suo angolo si trova vicino a una vecchia cabina dell’Enel in disuso. Di notte ci vanno a bucarsi, ma a lei non importa. Uno perché tanto lei ci va di giorno. Due perché si sente parte integrante di quel mondo che la gente per bene preferisce ignorare. Non deve aspettare tanto. Non deve nemmeno compiere gesti plateali. Interpretare la sua presenza lì, da sola, immobile sul ciglio della strada, lontano dalla città, è piuttosto facile. Più difficile è trovare il coraggio, almeno per alcuni, di fermarsi e chiedere se hanno capito bene.

    Mia puzza di guaio al solo vederla, per questo non ha amici. Ma a loro non importa. Quelli che se la incontrano mentre sono in compagnia della famiglia le puntano contro il dito, adesso la vogliono. Sanno che non devono ascoltarla, non devono parlarci o consolarla. Non devono nemmeno salvarla. Qualcuno ci penserà. Non c’è nemmeno bisogno che la guardino, se non vogliono farlo. Pensa a tutto lei. Chi si lascia impressionare dalle cicatrici può sempre alzare i tacchi e sgommare da qualche altra. Altri le notano, ma non se ne fanno un cruccio. Che importanza ha se il giocattolo ha qualche graffio? Basta che funzioni. E poi ci sono quelli che le apprezzano. Le cicatrici, quelle cicatrici, fuori sono lo specchio di qualcosa che si è rotto dentro, e i giocattoli rotti a volte, per qualche strana alchimia che non è possibile comprendere, funzionano lo stesso. Anzi, a volte funzionano anche meglio di quelli nuovi, perché hanno superato il margine del collaudo. Le cicatrici. Solo sua madre sembrava non vederle. Perché quando sei troppo preso da una cosa, non riesci a vedere altro. Non vuoi vedere altro. E quella donna, troppo presa a cercare il senso della sua vita sul fondo di qualche bottiglia, la figlia non la guarda mai. Forse per vergogna, forse per rabbia. Di certo per paura. Fu uno di loro a chiedere a Mia delle cicatrici. Successe una volta sola, uno più gentile di altri. E Mia, proprio perché questo sembrava gentile, rispose: “Se nessuno ha intenzione di entrarti in casa, lasciare la porta d’ingresso aperta o chiusa non fa differenza.”

    Si tagliò per la prima volta a dodici anni. Non fu un atto volontario, ma solo un caso. E solo per un caso non si fece male sul serio. Tagliava in due una focaccia di quelle rotonde. Mano sinistra aperta sopra per tenere ferma la vittima sul tagliere, mano destra che muove la lama seghettata lentamente ma con decisione. Avanti e indietro. E appena oltrepassato il centro, qualcosa che cede di colpo all’interno della focaccia e la lama che, nel suo movimento all’indietro, penetra nella carne tra il pollice e l’indice della mano sinistra. All’inizio un dolore sottile, tanto da penetrare fin dentro le viscere. Poi il sangue che sgorga a fiotti e inzuppa la focaccia e il legno del tagliere che ci sta sotto. Un grido, e la madre di Mia che irrompe nella cucina e impallidisce alla vista di tutto quel sangue. E Mia che, mentre la madre incespica sui tasti del telefono per comporre il centodiciotto, sta ferma con il coltello a guardarsi la mano sinistra e quella ferita che sembra allargarsi davanti ai suoi occhi, e Mia pensa che le si staccherà il pollice mentre il sangue che cola lungo il polso e poi lungo il braccio la avvolge con una inattesa e gradevole sensazione di calore. Non prova dolore. Solo calore. E, strano, sollievo. Il sangue caldo. L’unica cosa calda nella vita di Mia.

     

    <<continua>>

    Mia di S. Togneri seconda parte Simone Togneri
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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