Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Eternal – Odissea negli abissi

      By Erica Arosio02/07/20250
      Recent

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025

      Jurassic World – La rinascita

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Piccole donne crescono…all’estero. Prima e poi.
    Donna e lavoro

    Piccole donne crescono…all’estero. Prima e poi.

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre16/05/2012Updated:17/01/20212 commenti7 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    f-tamma
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

     

    …all’estero

    Studiare all’estero non è solo un’esperienza entusiasmante, ma apre orizzonti cultuali e lavorativi più ampi.

    Emigrare non per lavoro, nè per amore ma per studio. Ma per imparare ed avere prospettive lavorative concrete. Intervistiamo Francesca Tamma, 20 anni, nata a Milano. ed emigrata per studio ad Edimburgo.

    Che studi hai fatto?
    Prima ho conseguito lamaturità scientifica PNI conseguita presso il liceo scientifico A. Volta, Milano (voto di maturita’ 99/100). Ho seguito poi uno scambio culturale del quarto anno del liceo trascorso in Ontario, Canada. Infine ho cominciato l’Università: Studi universitari in Geografia e Economia presso l’University of Edinburgh dove sono sono correntemente al terzo anno di studi.

    I tuoi genitori e sono stati contenti?
    I miei genitori mi hanno spinto ad andare all’estero. Mia madre, mio padre la sua compagna condividono l’amore per la neurologia: infatti sono tutti e tre neurologi.

    ftamma-professionalPerchè hai deciso di andare a studiare in Scozia? In Italia non c’erano studi simili? Problemi con la Lingua?
    Ho deciso di studiare all’estero per continuare la mia educazione in lingua inglese e per migliorare le mie prospettive di carriera dopo la laurea. La scelta dell’università è stata determinata dalle classifiche internazionali sulla qualità dell’università nell’ambito dell’insegnamento della materia prescelta, ovvero geografia. Infatti, inizialmente il mio corso di studi era solo in geografia scientifica. Poi, grazie alla flessibilità della struttura universitaria e facendo degli esami aggiuntivi, ho potuto cambiare il mio corso di laurea.
    In Italia gli unici corsi in scienza dell’ambiente sono offerti in combinazione con lauree in architettura dell’ambiente, ingegneria ambientale e lettere e geografia. Personalmente, sono più interessata all’ambito socio-economico del cambiamento climatico e quindi ho preferito approfondire i miei studi in questa direzione.

    Ma la ragione principale per cui ho scelto di fare domanda alle università del Regno Unito rimane però la mia volontà di studiare in un paese dove le possibilità di carriera per un laureato sono ancora competitive. Penso infatti che la scelta di continuare a vivere all’estero o tornare in Italia sarà primariamente influenzata dalle offerte di lavoro disponibili o da dove vorrò continuare i miei studi.

    Cosa trovi di diverso dalle università italiane?
    Un servizio che offrono le università britanniche, a differenza di quelle italiane, sono i progetti extra curriculari che aiutano gli studenti ad avvicinarsi al mondo del lavoro. Mi riferisco a spedizioni in paesi esteri per studiare gli aspetti naturali del luogo, ma anche a progetti di volontariato, concorsi di business e rete di supporto per trovare i progetti più adatti allo studente interessato.
    Questo tipo di servizio ha un’utilità concreta al fine di fare networking con potenziali datori di lavoro e al fine di fare esperienze diverse dal comune. Tali opportunità sono molto preziose, soprattutto oggi che trovare lavoro nei settori più tradizionali è più difficile perche’ il mercato e’ molto piu’ competitivo.

    Come è nata l’idea di studiare all’estero?
    L’idea di studiare all’estero aveva iniziato a interessarmi al liceo, quando feci uno scambio culturale in Canada. Durante quell’esperienza conobbi altre persone che avevano i miei stessi interessi e la stessa apertura mentale e il confronto con loro mi convinse ulteriormente della possibilita’ di potermi iscrivere a corsi di laurea che non fossero a Milano o in Italia.
    Ho incontrato le mie prime difficolta’ con la lingua inglese quando ero in Canada a 16 anni, e ai tempi avevo solo una competenza limitata a livello liceale. Anche in quel momento pero’ sono state marginali e non hanno compromesso la mia esperienza culturale o scolastica.

    Consiglieresti ai tuoi coetanei di sfruttare queste possibilità?
    Oggi sono al terzo anno dell’università a Edimburgo ed è la seconda città all’estero in cui vivo per un periodo relativamente lungo. Sono convinta che, nonostante i momenti più difficili, studiare all’estero rappresenti un’esperienza positiva e educativa. Nel mio caso le maggiori difficoltà che ho incontrato sono state a livello emotivo. Soprattutto all’inizio, sentivo la mancanza della sicurezza che mi avrebbe potuto offrire la mia famiglia a Milano. Per fortuna però sono sempre riuscita a mantenere le mie relazioni più care across the borders” con amici italiani, canadesi, o che comunque non vivono a Edimburgo. Allo stesso tempo l’università a cui sono iscritta è un ambiente molto internazionale e sin dal primo anno stringere amicizia con i miei coetanei è stato facile e naturale, perchè ci trovavamo tutti nella stessa condizione solitaria con la voglia di fare conoscenze.

    E quando torni a Milano, cosa dicono i tuoi amici?
    Spesso quando torno a Milano mi capita di parlare delle opportunità che mi sono offerte perchè studio all’estero e, anno dopo anno, sto convincendo sempre più amici a pensare a questa possibilità. Infatti, sia che loro vogliano trasferirsi all’estero, sia che vogliano solo migliorare la conoscenza della lingua inglese, vivere all’estero dà degli strumenti che purtroppo oggi in Italia non si trovano.

    ………………………………………………..

    Qualche anno dopo (quattro).

     Che stai facendo adesso?
    Per ora sto finendo gli esami e tra una settimana parto per il Senegal a fare ricerca (pagata) con un professore dell’università che si occupa di economia dello sviluppo. Parto con un’altra studentessa mia compagna di studi (lei è del Lussemburgo) ed un altro dottorando italiano, anche lui con un Master dell’Università di Edimburgo. Ci occuperemo di assicurazione medica, delle Mutuelles de la santé di Thies, Senegal.

    E la laurea, quando?
    A fine giugno mi laureo dopo i 4 anni a Edimburgo, in stile British con cerimonia e drinks reception, senza discussione della tesi che è un lavoro scritto che si consegna prima della fine degli studi. La mia relatrice è stata molto contenta della mia tesi ed è disponibile ad aiutarmi a riscriverla per proporla ai giornali accademici perchè ha il potenziale di essere un lavoro da pubblicazione. L’argomento è la teoria del decision-making, a metà tra economia e psicologia. Si tratta di utilizzare modelli matematici per esprimere le decisioni umane. Dato che questo metodo è troppo simplicistico e tende a razionalizzare le decisioni umane, ho esplorato una teoria alternativa per rendere l’economia più vicina ai veri processi cognitivi umani. Mi sono stati d’aiuto colleghi neuro-psicologi italiani di mia mamma che mi hanno consigliato articoli e corretto la mia visione troppo economica e poco clinica della materia.

    E il lavoro?
    A ottobre 2011 avevo iniziato a fare la domanda (application) per lavorare come economista all’interno del programma per neo-laureandi (e non solo) del governo britannico. Il programma si chiama Fast Stream e io lavorerò per la sezione tecnica come economista (ma ci saranno altri colleghi statistici, ingegneri).

    Ogni uno/due anni cambierò placement all’interno dei dipartimenti del governo, per ora inizierò a lavorare a Londra (a Londra!) al DECC (dipartimento dell’ambiente e del cambiamento climatico). Questo sbocco lavorativo mi era stato segnalato ai tempi dal Career Service dell’Università (centro di consulenza per la carriera per gli studenti) e ho trovato tutte le informazioni necessarie su internet. Per curiosità ho cercato se esistesse un programma equivalente in Italia, ma le informazioni su internet (a mio avviso) sono poche e non so se i bandi per economisti siano così meritocratici come quello che ho fatto io qui. Nell’arco di qualche mese ho fatto la domanda online compilando i moduli e fornendo il mio CV (che ho scritto con l’aiuto della mia relatrice di tesi che si occupa di ‘Doctoring CV’s’ -renderli più appetibili per il mercato del lavoro), poi ho fatto i test di logica, verbali e numerici online, poi un assessment centre sulle mie conoscenze di economia di 8 ore a Londra e infine un altro assessment centre sulle mie capacità interpersonali e professionali di altre 8 ore a Londra. Insomma, sono stata valutata correttamente.

    Hai trovato degli ostacoli?
    Anche io ho trovato un ostacolo, quando ho provato a fare una domanda  (alternativa a quella per il Fast Stream Government Economic Service) per un lavoro equivalente nel settore privato. Sarebbe stato per un posto da Junior Economic Consultant presso un’azienda di consulenze economiche che è il leader in UK per quanto riguarda il campo di economia del comportamento. Il mio CV era stato selezionato insieme ad altri 2, tra 150 applicanti con dottorati, Master e altre esperienze lavorative. Nonostante questo interesse iniziale, non mi hanno scelta perchè le mie conoscenze in materia non sono ancora completamente sviluppate. In questo campo fare un Master è di vitale importanza e anche l’esperienza lavorativa rilevante è necessaria. Nei prossimi anni penso di fare entrambi, e poi chissà viaggiare ancora un po’ prima che arrivi il momento di mettere su famiglia!

    donne giovani formazione
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    caterina-torre-hp
    Caterina Della Torre
    • Website
    • LinkedIn

    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

    Related Posts

    Lavoro temporaneo e iziwork

    02/07/2025

    Anche la logistica ottiene la Certificazione per la Parità di Genere

    17/06/2025

    Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa

    05/06/2025

    2 commenti

    1. elisa on 28/08/2012 11:10

      Ciao…storia interessante….:-))
      una curiosità…che difficoltà hai avuto con la lingua? quanto tempo hai impiegato per scioglierti?
      nello studio e nel lavoro, ti vengono incontro sapendo che hai dei “limiti” da non madrelingua all’inizio?

      Grazie mille 🙂

      Reply
    2. gianni, italian artist on 10/10/2012 16:30

      Durante la Seconda Guerra Mondiale mio zio, Domenico Sutera, prigioniero italiano, conobbe, presso Edimburgo o presso Glasgow una ragazza, allora ventenne, di nome…
      Ecco il racconto di mio zio Domenico:

      ”Io personalmente fui assegnato in uno scarico ferroviario,

      in Scozia, vicino alla città di Glasgow e poi di Edimburgo.

      E fu in questo periodo che conobbi una certa Mabel Hannah,

      figlia unica di una famiglia cattolica.

      Il padre era fabbro e la madre faceva la cuoca in una mensa

      aziendale…”.

      La mia domanda e la mia ricerca sono:
      Oggi è possibile ritrovare questa signora Hannah Mabel, o almeno un loro parente-erede?

      Grazie, in attesa, cordiali saluti

      giannisutera@virgilio.it

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK