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    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Donne e agricoltura»Imprenditrici agricole
    Donne e agricoltura

    Imprenditrici agricole

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre16/10/2011Updated:12/08/2019Nessun commento5 Mins Read
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    Vitelli
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    L’altra metà dell’agricoltura. Quella femminile

    Un rapporto presentato di recente da Coldiretti sottolinea l’alta percentuale delle manager in rosa nel settore del lavoro dei campi. Sul totale di 1,2 milioni di donne imprenditrici – si legge infatti- ben il 32,5% si trova nel commercio, il 21% è in agricoltura e solo l’11% nelle attività manifatturiere

    Quindi donne intraprendenti anche in un mestiere, fin troppo ”maschile”.

    Il  10 settembre 2010 si è tenuto a Matera ”Donne in Agricoltura: ruolo sociale e sicurezza alimentare” focalizzato sulla modernizzazione dell’agricoltura e la sua sostenibilità economica e sociale delle aziende agricole femminili che producono tanti dei prodotti di eccellenza orgoglio del made in Italy che si distinguono per una particolare sensibilità ambientale. Ma perchè e come ci sono arrivate? Per scelta, per eredità, per mancanza di altre opportunità?

    Abbiamo voluto intervistare una di loro Maria Gabriella Vitelli, classe ’54. nata a Pisticci, un paese della Basilicata nella provincia di Matera,
    Da sempre ha vissuto a Bari dove si è sposata nel 1984 ed ha avuto due figli ora 23 e 20 anni. Ha frequentato il liceo classico, ma all’università, ha optato per studi scientifici laureandosi in scienze agrarie con il massimo dei voti.

    Ti si può definire imprenditrice agricola?
    Sono a pieno titolo un’imprenditrice agricola perché è questa l’unica attività che ormai svolgo da 29 anni. Alzandomi ogni mattina presto per essere in azienda a Metaponto.vitelli-imprenditrice-agricola

    Cosa fai? Come sei arrivata a questa scelta lavorativa?
    Dall’esterno si potrebbe pensare alla mia come una “scelta obbligata”, in quanto prima di laurearmi, ho perso il padre che ha lasciato a me ed alle mie sorelle (già avviate in altre attività) una bella proprietà agricola; posso però dire che la mia decisione è stata liberamente presa perché allora le mie opportunità lavorative erano numerose. Ho fatto la mia scelta, naturalmente la più scomoda, ma anche quella che emotivamente mi coinvolgeva in maggior misura e che mi consentiva autonomia e libertà d’azione, peculiarità queste, impresse nel mio genoma.

    Ovviamente non sapevo cosa ci fosse dietro l’angolo ! Ma è stata una scelta che ancora oggi rifarei.

    In  quale settore agricolo lavori? Ci sono molte imprenditrici agricole in Italia? E nel sud?
    Il “campo” in cui lavoro è principalmente quello orto-frutticolo, ma continuo anche a produrre cereali.
    Non ho dati statistici che mi forniscano i numeri sulla presenza femminile in questo settore, ma so con certezza che nella mia regione c’è una presenza abbastanza significativa , nonostante gran parte di questa presenza sia da ritenere solo nominale. Posso dire che ho conosciuto donne determinate e tenaci che hanno realizzato progetti bellissimi.

    E’ fuori discussione che per intraprendere un cammino del genere , qualsiasi sia il punto di partenza, è indispensabile un forte attaccamento alla terra che personalmente sento in maniera viscerale.

    Avete anche scambi con l’estero? E quali paesi?
    I prodotti che produco nella mia azienda entrano nei mercati attraverso commercianti od organizzazioni di produttori che , oltre al mercato interno, esportano in Europa (Inghilterra, Germania, Olanda) ed anche negli Emirati Arabi.
    E’ ovvio che competere con tutto il bacino del Mediterraneo, che ha produzioni simili alle mie, comporta un impegno particolare soprattutto nei controlli di qualità da parte dei clienti.

    Un tempo l’agricoltura era solo maschile. Cosa è cambiato?
    Anche se questo lavoro è sempre stato appannaggio maschile, devo dire di non aver incontrato particolari difficoltà se non quelle di cui tutte le donne con un lavoro “senza orario” possono lamentare, anzi alle volte alcuni errori mi sono stati perdonati più facilmente (… è solo una donna !). Tutto sommato sul mio percorso ho incontrato più atteggiamenti curiosi che ottuse resistenze.
    L’approccio al lavoro per le donne e delle donne è cambiato proprio con la mia generazione. Non più compartecipanti, ma imprenditrici delle proprie scelte.

    Vorresti che tua figlia seguisse le tue orme?
    Io ho una figlia ed a lei però non consiglierei di continuare il mio percorso perché non la vedo giustamente motivata ed anche perché oggi è assai difficile “fare bilancio” in agricoltura e penso quindi che in altri settori potrebbe avere una vita più facile.

    Uno dei vostri prodotti di cui vai fiera?
    Le angurie senza semi sono stata una primizia quest’estate…purtroppo in agricoltura, l’uomo (la donna) propone e dio dispone. Acqua e freddo mi hanno rovinato la produzione… Ecco perchè imprendere in agricoltura deve prevedere delle variabili anche ”metereologiche”.

    Chi coltiverà la nostra terra?
    La domanda sorge spontanea : chi coltiverà ? Non lo so ma penso che in un mondo tutto teso verso la globalizzazione, l’agricoltura (intesa come grande produzione) sarà appannaggio dei paesi “emergenti, a noi europei rimarrà la salvaguardia della tipicità di alcune produzioni ed un nuovo compito di tutela del territorio.

    Dicono che le donne sono più vicine alla madre terra. E’ vero secondo te? Consiglieresti ad una ragazza di entrare in questa attività?
    E quale figura , se non quella femminile, può essere più idonea alla salvaguardia della salute e dell’ambiente? 🙂

     

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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