di Caterina Della Torre Quando una mano lava l’altra. E insieme lavano il viso. Intervista ad Antonietta Ragone e Serafina Gelao In un periodo di crisi le banche del tempo colmano molti buchi, forse più del passato. E spesso in alcune zone ce n’è più d’una. Per esempio, a Bari, in Puglia, ce ne sono addirittura due. Abbiamo voluto intervistare Antonietta Ragone (il tempo delle donne) e Serafina Gelao (Vola in tempo), presidenti e promotrici di queste due, sicure di non fare un torto nè a l’una nè all’altra. Antonietta Ragone 53 anni, barese, sposata nel ’76 separata nel ’79…
Autore: Dols
Un laboratorio creativo per il recupero della femminilità all’interno delle mura penitenziarie. Lacasadipinocchio Associazione Culturale presenta: Casa Circondariale C.C.Lorusso e Cutugno Sezione Femminile Il laboratorio creativo, legato al recupero della femminilità organizzato da lacasadipinocchio presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino è ormai consolidato, con una sua propria sede all’interno. Il progetto che lacasadipinocchio svolge con le donne detenute è legato alla convinzione della immediata necessità per tutti di adeguare il nostro modo di vivere e di consumare al progressivo e veloce deteriorarsi dell’ambiente. In pochissimo tempo il laboratorio si è trasformato in una bottega di lavoro che…
di Cristina Obber Resistenza e resilienza. Non ricordavo la parola Resilienza, studiata a scuola, fino a che a novembre non l’ho vista sulla locandina di un evento al Palazzo Reale e all’Università La Bicocca di Milano. E’ un termine tecnico che indica la capacità dei materiali di resistere agli urti senza spezzarsi, anzi, di immagazzinare nell’urto nuova energia. Riportato all’essere umano possiamo dire che a seguito di un urto anziché spezzarsi è possibile rimbalzare, fare si che quel trauma diventi occasione di compiere un salto in avanti. Non è un caso che ne parlassero anche ieri mattina, a Melog. La…
da toponomasticafemminile In occasione del 25 aprile raccogliamo in un unico documento i nomi e le storie di tutte le donne che hanno collaborato con le brigate partigiane come combattenti, staffette o appoggi logistici e che si sono distinte come antifasciste o vittime della II guerra mondiale a cui siano state dedicati luoghi pubblici nei comuni finora esaminati. http://toponomasticafemminile.it/iniziative/partigiane-in-citta.html
di Marta Ajò “I treni della felicità”, 1945-1952 In questo 25 aprile 2012, è importante ricordare anche le piccole storie che ci hanno fatto e ci fanno grandi. Perché, come ha detto Luciana Viviani, Croce al Merito di guerra, “Questo è un Paese che ogni tanto ha bisogno di ricordarsi che ha fatto delle cose bellissime. Perché noi siamo un po’ contro noi stessi: ci diciamo tutto quello che facciamo di male, ma ci diciamo troppo poco quello che facciamo di buono.” Nel bagaglio di questa memoria, è venuta a mancare una parte importante di storia di forte tradizione popolare…
L’esordio e’ di quelli che sorprendono. Una cena fra donne come potrebbe essere dovunque (ANSAmed) – ROMA, 20 APR – L’esordio e’ di quelli che sorprendono. Una cena fra donne come potrebbe essere dovunque, con le chiacchere di tante: calorie, lavoro, vacanze, figli e mariti. Ma il luogo e’ Riad, e le donne sono due occidentali e tre saudite che si sono appena incontrate. Inizia cosi’, con un piccolo episodio che gia’ di per se’ smentisce tanti stereotipi sulla donna araba, il libro di Francesca Caferri ‘Il Paradiso ai piedi delle donne’ (Mondadori, Strade Blu, 165 pp, 17 euro). Un…
di Caterina Della Torre Abbiamo già parlato di Ivana Calabrese, ma abbiamo voluto approfondire la conoscenza di una donna al sud Italia che abita in una regione meravigliosa per la sua natura e la sua gente, ma dove si combatte una guerra quotidiana contro la mafia. E la mancanza di servizi per disabili. Che lavoro hai fatto in Sicilia finora? Potrei dire tanti….da subito appena laureata, l’agronomo, specializzandomi in campo ambientale (biologico, rifiuti, ecc) dopo poco tempo ho messo su insieme ad altre ragazze un’azienda di comunicazione, specializzata nella comunicazione ambientale, nell’organizzazione di eventi, di corsi di formazione ed informazione,…
di Claudia Campese, CTzen «Uccidere le donne riporta l’equilibrio» Vittime di un presunto codice d’onore, sono almeno 150 le donne uccise dalla criminalità organizzata dal 1896 a oggi. Attentati, vendette, ritorsioni e induzioni al suicidio le cause principali. Le loro storie sono adesso raccolte in un dossier, curato dall’associazione romana antimafie daSud. La curatrice delle ricerche, Irene Cortese: «L’omicidio di una donna fa meno parlare. Ed è troppo spesso nascosto tra le righe della cronaca». «Un dossier che serve innanzitutto a sfatare un’assurda credenza: che i clan, in virtù di un presunto codice d’onore, non uccidono le donne». Più di…