Betta Maggio e U-earth

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Betta Maggio CEO- amministratore delegato di U-earth è un esempio di come  la conoscenza e mescolanza di saperi, faccia bene alla salute del mondo…

Nata ad Akosombo, nel Ghana da mamma persiana e padre Italiano ne 1965, ora vive a Milano dove dirige la sua azienda di purificazione dell’aria.
Ha un compagno di vita, fabio Pietrantonio, un artista di talento, da cui ha avuto Jade, una figlia acquisita e due meravigliosi maschi ormai giovani adulti.

Betta, dove hai vissuto e studiato?
Ho vissuto in tante parti del mondo, Africa, USA, Australia e Italia dove la mia famiglia è disseminata.
Ho studiato al Politecnico di Milano Architettura e poi ho fatto l’imprenditrice da quando avevo 23 anni in vari settori tra cui hospitality, marketing e comunicazione, moda, e design.

betta-maggioCome è nata l’idea di U-earth con la quale hai vinto il premio GammaDonna 2017?
U-earth è nata per portare sul mercato un brevetto e proprietà intellettuale di mio zio, uno scienziato americano, esperto di biotech. Fondata a Torino è attiva dal 2012 è nata dalla consapevolezza , dopo aver perso due familiari a causa di infezioni ospedaliere, della necessità di un sistema che potesse eliminare tutti i contaminanti presenti nell’aria e garantire una qualità che non solo eviti di sviluppare malattie ma che anche dia mondo accorpo di disintossicarsi, dandogli una tregua dalla continua assunzione passiva di tossine.

Come si fa a purificare un’aria potentemente inquinata e con pochi presupposti di miglioramento?
L’inquinamento viene prodotto più velocemente di quanto non si riesca ad eliminare, con la conseguenza sempre maggiormente sotto i nostri occhi di accumularsi inesorabilmente nelle nostre città, negli ambienti che frequentiamo e nei nostri organismi. Il principio è quello di installare dei sistemi che catturino e naturalmente digeriscano attraverso il fenomeno della bio-ossodazione tutti i contaminanti presenti dell’aria con l’efficienza di una foresta concentrata, lasciando l’aria più pulita e respirabile.

Gli ambienti chiusi proteggono dall’inquinamento?
Direi di no. Quando si dice che l’aria esterna è inquinata e che è consigliabile rimanere a casa in realtà quello è l’ambiente più inquinato in assoluto. Difatti all’aria inquinata proveniente dall’esterno si aggiunge l’inquinamento indoor generato da vernici, colle, tappeti, riscaldamento, disinfettanti, detersivi, fumo, muffe, acari , ecc… Le concentrazioni di inquinanti rilevate in ambienti chiusi è sempre molto maggiore che in esterno, ed è necessario aprire le finestre il più possibile per far circolare l’aria e ossigeno ed evitare ristagni estremamente dannosi.

Come funziona U-earth? Disponibile per le aziende gli individui singoli?
I purificatori AIRcel sono forniti alle aziende sotto forma di renting full service o in acquisto con l’obiettivo di creare delle Pure Air Zone da segnalare alle persone sul nostro sito www.pre-air-zone.com. L’idea quella di dare alle persone una scelta rispetto a quello che possono respirare esattamente come già fanno con quello che mangiano o bevono e nel contempo abbattere l’inquinamento a livello globale.
Ogni singolo AIRcel installato è responsabile della pulizia del suo intorno, ed insieme tutto l’installato ha un impatto globale. Insomma, l’unione fa la forza.
Relativamente agli utilizzatori privati, molti ci chiedono di acquistare il sistema e li accontentiamo fornendo loro i modello AIRcel70, che copre fino a 150mq. In futuro svilupperemo un prodotto specifico anche per la casa.

Cosa inquina di più? Auto, riscaldamento o altro?
E’ necessario adottare qualsiasi misura possibile per limitare la produzione di inquinamento. Il primo passo verso una qualità dell’aria respirabile è quello produrne il meno possibile !

 

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Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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