Autore: selena Pellegrini

Sono nata il 19 Agosto oltre 55 anni fa, a Roma. Se devo scegliere un tempo verbale, scelgo il futuro. Si, mi reputo una visionaria, ma se un tempo questo mi faceva sentire stonata in molte situazioni, con l’esperienza ho capito che invece la mia e’ una innata capacita’ di cogliere i segnali di cio’ che diventera’ presto realta’ ma ancora non lo e’. Questo mi ha aiutata piu’ volte da imprenditrice. Oggi che insegno sia a ragazzi all’Universita’ che a imprenditori, il mio essere futuristic si trasforma in uno strumento per collaborare a far chiarezza. Dico che sono nata imprenditrice perche’ il mio mantra e’ da sempre: se qualcosa non c’e’, lo invento io. Pero’ professionalmente sono nata pubblicitaria, prima a Roma, poi a Milano, poi in giro per il mondo. Ma poiche’ la vita riserva sempre delle sorprese, a un certo punto mi sono ritrovata in televisione, come conduttrice per la7 e Rai, e come produttrice con un canale satellitare tutto nuovo che si chiamava TaxiChannel, da affittare a ore per fare la propria televisione. Quando il web da bolla diventa roba che scotta, io ero gia’ da un pezzo sulle strade digitali. Ero diventata mamma e avevo fondato il primo portale per neomamme, Bimbo.it e mi sono buttata a capofitto nella rete user generated di Mammenellarete.it, grazie a TheBlogTv. Con la mia ormai vecchia e superata srl italiana avevo creato i primi progetti di showroom digitali, che si sono realmente concretizzati a Londra, grazie all’incontro con un intelligente, appassionato ingegnere che e’ diventato mio partner di vita e mio socio d’affari, Alessandro Corti. Oggi la nostra Food All Lab ltd e’ un’agenzia di marketing, una societa’ di consulenza ed e’ proprietaria di un nuovo concept di Grocery e Bistro al centro di Londra Egro’ the experiential grocery. Ah dimenticavo, i miei due figli sono entrambi nel food, chi prossimi a laurearsi chi gia’ con un MBA. Forse la passione per le cose buone e’ nel sangue.

Decido che ho voglia di qualcosa di buono. Solitamente non mi siedo a mangiare al ristorante a pranzo. Quasi mai quando giro per lavoro. Forse il fatto di trovarmi qui e non altrove mi ha fatto oggi cambiare le mie abitudini. Scelgo un piccolo ristorante in un piccolo vicolo. E’ in quel momento che incrocio il suo sguardo. Sorridente e a suo agio nella camicia bianca e i pantaloni scuri mi suggerisce il tavolino sotto il pergolato. Accetto. Lui mi precede, sposta la sedia per rendermi più agevole sedermi, sistema il piccolo vaso di basilico al centro del tavolo in…

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Avere l’Italian Factor è sicuramente una dote vincente, una di quelle caratteristiche che si trasformano in un valore aggiunto percepito soprattutto all’estero. In questi tempi tutti parlano di Claudio Ranieri esaltando alcune sue “doti” tutte italiane, ma è lo stesso per Massimo Bottura o per il Maestro Morricone. Quanto I Factor c’è in ciascuno di noi? Rispondi a questo breve test Valutazione da leggere dopo aver risposto Calcolo del risultato Da 1 a 10 quanto è per te importante l’estetica, lo stile, il senso del bello? (1-3: nulla; 4-5: poco; 6: sufficiente; 7-8: abbastanza; 9: molto; 10 fondamentale) A…

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Due donne manager in azienda meccanica. Giovani, belle, brave e…sorelle. Sono due sorelle, Sara e Manuela Zanola che per phisique du role e sorriso immagineresti nell’industria della moda. E invece no, sono le due General Manager e socie di Zanola Network. Età 30 anni. Le incontro al MECSPE (fiera della meccanica a Parma), tra stand tecnici e industriali, ingegneri con cravatte di regime, al loro stand che si distingue subito per freschezza e unicità. C’è tanto bel marketing del Made in Italy nella vostra proposta…. C’è un bel roll up che spiega Zanola Network “una rete d’impresa giovane, flessibile e…

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Viaggio su e giù per l’Italia e incontro in media 10 imprese a settimana, piccole, medie e anche grandi imprese. Da 1 a 80 milioni di fatturato. Ogni volta che il navigatore mi porta all’indirizzo stabilito parcheggio con un senso di soddisfazione. Nella maggior parte dei casi questo senso di soddisfazione resta durante l’intera riunione con il mio interlocutore che per lo più è il titolare o comunque uno dei top manager (DG). Vorrei per una volta evitare di parlare di criticità e problemi perché quelli credo li conosciamo tutti bene (fiscalità, incentivi, infrastrutture), vorrei invece parlare di imprenditorialità. IMPRENDITORIALITA’…

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In quest’epoca digitale dove è tutto così social e allo stesso tempo così fluido, non c’è più spazio per quella coscienza adulta che ha prodotto solo danni irreversibili. Caro Babbo Natale, sono ormai quasi 40 anni che non ti scrivo, tra le ragioni principali c’è quella che ancora qualcuno chiama e spaccia per “consapevolezza dell’età adulta”. Insomma quella roba che tutti i genitori auspicano che prima o poi arrivi come una mano santa sull’esistenza/coscienza dei propri figli. Ho deciso di riprendere a scriverti per la stessa ragione, quella che io ora chiamo “consapevolezza della mia età adulta”. Faccio un breve…

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In Italia ci piace parlare di innovazione e di futuro, citiamo spesso parole come “programmazione” e sempre di più sembra che questo sia il Paese delle Start Up. Sbagliato Signori e Signore. Start Up è una bellissima parola, suona bene, è anglofona, contemporanea e ci fa sentire “avanti” come quel resto del mondo che indichiamo con piacere. Ma le Start Up (e sia chiaro qui non mi riferisco alle Start Up Innovative che per un’anomalia tutta italiana si tratta di quelle start up per il 99% digitali che si possono costituire anche con un capitale di 1 euro e hanno…

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VENDERE ALL’ESTERO E’ UNA DECISIONE STRATEGICA E’ tempo di castagne, di quasi Natale, di tensione internazionale altissima, e di “voucher all’internazionalizzazione erogati dal MISE”. Lodevole iniziativa, supporto utile e importante per le aziende che ne abbiano fatto richiesta e bella opportunità per quelle che lo hanno ottenuto. Non tantissime per la verità perché non tutte (a mio parere) hanno saputo compilare la domanda. E qui sta il primo “attorcigliamento” di budella, parlo da imprenditrice. Perché diamine, presentare una domanda per qualsiasi bando/misura pubblica deve richiedere sempre una specializzazione in scienze occulte? Così si scopre che molte aziende fin dall’inizio si…

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Le aziende italiane devono cominciare a parlare “internazionale” sia in termini culturali che linguistici Difficile da pronunciare quasi come il vulcano islandese Eyjafjallajökull e neppure facile a farsi. Intanto diciamo che per parlare di Internazionalizzazione bisogna distinguere: Vendere all’estero Produrre all’estero Cercare partner o soci internazionali Quindi parliamone in 3 puntate distinte. La cosa vera è che c’è un fattore comune, un leit motiv di fondo, sia che 1.2.3 siano tutti attivi sia che si intraprenda una sola delle 3 strade, in ogni caso le aziende italiane devono cominciare a parlare “internazionale” sia in termini culturali quindi anche linguistici, ma…

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