Con ogni paziente viaggio dentro di me.Non esiste seduta in cui, ascoltando l’altro, non tocchi anche qualcosa di mio. Ogni storia apre un varco, un richiamo silenzioso a parti di noi che pensavamo lontane, ma che restano vive sotto la pelle. Oggi, per esempio, ho incontrato una paziente proveniente da una famiglia “perbene”, una di quelle dove le regole contano più delle emozioni, dove il rispetto delle apparenze pesa più della libertà interiore. Una famiglia in cui la reputazione è tutto, e la fragilità va nascosta. La mia paziente è cresciuta imparando a giudicare chi stava “fuori norma”: gli ultimi,…
Autore: Nurgül COKGEZİCİ
157 Paesi riconoscono la Palestina: la speranza oltre le macerie Centocinquantasette bandiere oggi sventolano a favore della Palestina. Dalle strade di Tokyo ai municipi francesi, fino alle capitali europee, il mondo sembra aver trovato il coraggio di dire basta. Persino il Giappone, “dall’altro lato del mondo”, ha rotto il silenzio: un segnale che nessuno vuole più voltarsi dall’altra parte. Ma questo riconoscimento, per quanto potente sul piano simbolico, non ferma le bombe. Non restituisce la vita ai bambini sepolti sotto le macerie, non consola le madri che piangono i figli perduti. È un atto di dignità, che offre alla Palestina…
Memoria e dignità al Parco di via Giambellino A Milano, nel cuore di via Giambellino, oggi è stato inaugurato un murale dedicato ad Alan Kurdi, il bambino curdo del Rojava (Siria) la cui immagine senza vita sulla spiaggia di Bodrum è diventata il simbolo universale delle migrazioni negate. L’opera si trova nel parco che porta il suo nome, uno dei più grandi della città, aperto appena un anno fa. La cerimonia non è stata solo un momento artistico o commemorativo. È stata un’occasione collettiva di memoria e resistenza. Sono stati ricordati i 28.000 uomini, donne e bambini morti nel Mediterraneo,…
di Nurgül ÇOKGEZİCİ LA PSICOLOGIA DELL’OPPRESSO CHE CONTINUA A PARLARE AL PRESENTE e Dal letto di un ospedale, in un tempo sospeso dove il corpo sembra reclamare attenzione e i pensieri diventano più nitidi, ho ripreso in mano le pagine di Frantz Fanon. Non era la prima volta che lo leggevo, ma ogni incontro con lui è un ritorno trasformativo. Le sue parole, scritte in un contesto di lotta anticoloniale che potrebbe sembrare lontano, mi hanno trafitto con la forza di un presente che non smette di interrogarmi. Fanon, filosofo e psichiatra martinicano, morto prematuramente a soli 36 anni, resta per…
Quel giorno in cui ho cantato “Abone” davanti ai curdi: identità, musica e la forza di stare tra due mondi di Nurgül Çokesici C’è un momento, una scena quasi comica e struggente insieme, che continua a tornarmi in mente: ho cinque, forse sei anni. Sono su un piccolo palco improvvisato, davanti a un gruppo di curdi la mia comunità. E cosa canto? “Abone”, un classico del pop turco, leggero, spensierato, scritto da Aysel Gürel, cantato da Yonca Evcimik. Una bambina curda, che canta una hit di Istanbul davanti a persone che, negli stessi anni, venivano discriminate proprio da quel mondo…
Cosa significa essere immigrati?Una domanda semplice solo in apparenza. La risposta è scritta nei corpi stanchi, nei silenzi carichi, negli occhi che ogni giorno si sforzano di apparire “adatti”. Essere immigrati significa vivere anni lunghi, anni di fatica, di dolore, di invisibilità. Anni di lavoro duro e sottopagato, di tentativi continui di adattamento. Anni in cui ci si chiude nei confini della propria comunità perché “l’altro”, l’autoctono, fa paura. E, spesso, questa paura è reciproca.Essere immigrati vuol dire abitare una posizione subalterna nella società postmoderna, dove si è tollerati solo quando si resta al proprio posto. Dove si è accolti…
“Se esiste una dea su questa terra, è la madre”Riflessione per la Festa della Mamma tra consapevolezza, lotta e responsabilità In curdo, la parola madre si dice Daye o Dia – termini che significano “colei che dà”, colei che dà la vita. Ed è proprio da qui che nasce una riflessione necessaria: se esiste una divinità vivente sulla terra, non può che essere la madre.È la madre che porta il bene e il male nel mondo. È lei che segna il primo passo dell’umanità, che imprime nella storia l’impronta dell’origine, della cura, del nutrimento, ma anche, a volte, della ferita.Essere…
Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli. Senza una guida etica e morale, l’essere umano rischia di diventare pericoloso, capace di oltrepassare ogni limite pur di affermare se stesso. Le religioni, nel loro nucleo più autentico, hanno cercato nei secoli di educarlo al rispetto e al miglioramento personale, ponendo…