Autore: Francesca Lemmi

Dr. Francesca Lemmi, Psicologo Clinico, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Sessuologa. Dopo un’esperienza pluriennale nella realtà ospedaliera, svolge attività di psicologo e psicoterapeuta con bambini, adolescenti, adulti e coppie come libero professionista. Inoltre si dedica ad attività di formazione, in particolare nell’ambito della genitorialità, della coppia e della psicologia e pedagogia di genere. In virtù del grande interesse per la materia della famiglia, coppia e figli, da molti anni si dedica ed esercita anche nell’ambito della psicologia giuridica in situazioni di separazione/divorzio e affido minori.

Le leggi sociali e le nostre scelte sono valutati e giudicati dall’opinione pubblica, non sono uguali per tutti. Se un uomo colleziona tante avventure e “passa di fiore in fiore”, è considerato un Dongiovanni o un latin lover e tutto ciò non ha sicuramente un’accezione negativa nella nostra società, anzi…magari per gli amici, può essere considerato pure “un grande” perché non è da tutti aver avuto tante donne. Se, però, ribaltiamo il tutto sul versante femminile, la questione cambia: una donna che ha avuto tante storie o avventure, rischia di essere considerata “una poco di buono” e quindi finisce per…

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È noto a tutti che dietro a molti uomini importanti e potenti – politici, manager, economisti e uomini della finanza – spesso c’è il supporto e la mente di una donna. Basti pensare all’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, Bill Clinton, all’epoca supportato e coadiuvato da una grande donna che non a caso oggi ambisce a diventare la futura ed eventuale prima donna alla guida del Paese. Lo stesso Barack Obama, coronato l’uomo più potente del mondo dalla rivista Forbes nel 2012, viaggia a braccetto con la moglie Michelle, attiva su vari e diversi fronti, contribuendo così ad aumentare la…

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Più ore stai al lavoro, più dimostri così che sei bravo e quindi meritevole… In Italia vige una politica lavorativa malata e mal funzionante che, nonostante i tangibili e tragici effetti presenti sotto gli occhi di tutti, continua a dominare: “più ore stai al lavoro, più dimostri così che sei bravo e quindi meritevole”. In talune realtà, come in quella ospedaliera che ho avuto modo di conoscere direttamente in passato, a questa regola si aggiunge anche quella tacita ma presente che non conta tanto quanto e cosa fai, perché l’importante “farsi vedere” dal capo. E purtroppo la situazione ad oggi…

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Anche le donne, consciamente e magari più spesso inconsciamente, contribuiscono a questo gender gap Siamo sicuri che sia solo questione di maschilismo? (seconda parte) Voglio dedicare questo spazio per proseguire la riflessione iniziata col precedente articolo in cui, partendo dalla constatazione che per quanto sia vero il fatto che viviamo in una società e in una cultura (quella italiana) ancora ad impronta maschilista e a misura di uomo, di fatto anche le donne, consciamente e magari più spesso inconsciamente, contribuiscono a questo gender gap ancora esistente e oserei dire stagnante. Le donne contribuiscono sia nella loro mancata o quanto meno ancora carente…

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Tendiamo a mettere sul banco degli imputati gli uomini, additandoli quando maschilisti, quando retrogradi e con una mentalità patriarcale Quando affrontiamo la situazione delle donne e soprattutto la condizione femminile nel mondo lavorativo, tendiamo a mettere sul banco degli imputati gli uomini, additandoli quando maschilisti, quando retrogradi e con una mentalità patriarcale, quando poco inclini a credere e ad investire nel talento femminile. Per quanto questi aspetti siano indiscutibilmente veri o per lo meno, ancora tangibilmente presenti nella realtà italiana delle imprese medio-piccole come anche dello scenario politico, ritengo che la situazione sia decisamente più articolata e complessa, che i…

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I genitori oggi più di altri tempi sono lasciati da soli nella crescita dei figli. Come emerge dagli ultimi dati statistici, alcuni dei quali riportati anche da Lucina De Meco nel suo ultimo articolo “Donne senza figli” e da Lauren Sandler nel numero di agosto del Time intitolato “Having it all without having children”, sono in crescente aumento le coppie, magari con una relazione stabile e duratura, che optano per la soluzione “childfree”, ovvero liberi dall’impegno genitoriale. Personalmente conosco non poche persone, uomini e donne, che optano per questa soluzione di vita, consapevoli e sicuri dell’intenzione di non avere figli…

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Basta critiche, più supporti! Ha fatto notizia la storia della bellissima Michelle Hunziker che a quattro giorni dal parto è tornata al lavoro. Non meno critiche erano state le accuse e le critiche per altre donne, più o meno famose o comunque figure pubbliche, che hanno ripreso in mano le redini del lavoro a poco tempo di distanza dal parto: è il caso della allora ministra Maria Stella Gelmini, dieci giorni dopo il parto di nuovo attiva alle prese con le questioni politiche, della ex-ministra della giustizia francese Rachida Dati, sulle scene pubbliche dopo cinque giorni dalla nascita della sua…

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Mai come oggi diventa sempre più importante, talora necessario, RE-INVENTARSI: ripartire con un nuovo lavoro, magari anche con un’attività diversa rispetto a quella sempre svolta. In uno scenario generale come quello attuale in cui certezze e stabilità sono attaccate dalla crisi economica, in cui incombe il rischio e purtroppo troppo spesso anche la realtà di perdere il posto di lavoro, è importante trovare il modo per reagire e trovare soluzioni alternative. Accanto a questa situazione, le donne sono ulteriormente penalizzate dal fatto di vivere condizione di genere svantaggiosa e penalizzante sul fronte professionale, soprattutto dopo la maternità: licenziamenti, minori opportunità…

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