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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Le leggi sociali non sono uguali per tutti
    Costume e società

    Le leggi sociali non sono uguali per tutti

    Francesca LemmiBy Francesca Lemmi01/12/2013Updated:17/07/20143 commenti4 Mins Read
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    uomo_vs_donna
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    Le leggi sociali e le nostre scelte sono valutati e giudicati dall’opinione pubblica, non sono uguali per tutti.

    Se un uomo colleziona tante avventure e “passa di fiore in fiore”, è considerato un Dongiovanni o un latin lover e tutto ciò non ha sicuramente un’accezione negativa nella nostra società, anzi…magari per gli amici, può essere considerato pure “un grande” perché non è da tutti aver avuto tante donne.

    Se, però, ribaltiamo il tutto sul versante femminile, la questione cambia: una donna che ha avuto tante storie o avventure, rischia di essere considerata “una poco di buono” e quindi finisce per avere una reputazione non buona.
    Se un uomo alla soglia dei quarant’anni e anche oltre, non ha ancora una relazione affettiva stabile e men che mai intenzioni di metter su famiglia, è considerato “un ragazzo” o un Peter Pan, ma tutto ciò è legittimato ed accettato. Se a vivere questa situazione è una donna, il criterio di valutazione cambia: è considerata “strana”, “zittella” e il tutto viene imputato al fatto che sia “acida” o “fredda”, “perché nessuno se la prende!”.
    Se un uomo decide di non avere figli, non fa scalpore; se a fare questa scelta è una donna, i giudizi sono più critici, perché ancora oggi si riesce a concepire che un uomo possa non avere l’istinto di paternità e non ambisca a diventare padre, mentre l’idea popolare di donna è sempre associata a quella di madre e di famiglia, nonostante siano in aumento coloro che scelgono di vivere una vita “no kids”.
    Se un uomo sacrifica la famiglia per investire sul lavoro e fare carriera, è accettabile; se a fare ciò è una donna, “è una mamma e una moglie ingrata”.

    Sono tanti gli esempi in cui lo stesso comportamento finisce per essere valutato e giudicato diversamente se tenuto da una donna o da un uomo.
    Odile Robotti nel suo libro “Il talento delle donne”, parla di “doppio standard”, in riferimento proprio al fatto che “le donne sono sanzionate per alcune azioni che gli uomini possono compiere impunemente”.

    Questo implica, quindi, che le leggi sociali, che non hanno niente a che fare con la giurisprudenza e con il diritto ma sono comunque altrettanto potenti e importanti, in quanto costituiscono il codice sociale con cui siamo i nostri comportamenti e le nostre scelte sono valutati e giudicati dall’opinione pubblica, non sono uguali per tutti.

    Perché?
    Intanto partiamo da una constatazione evidente e palese: non si tratta di una semplice differenza di valutazione ma di una vera e propria discriminazione, perché alla fine dei conti sul banco degli impuntati gli uomini risultano sempre assolti con giudizi positivi o comunque accettabili, mentre le donne messe spesso al rogo, perché “poco di buone”, “ingrate”, “strane”…
    E dietro a questa discriminazione ci sono sempre gli stereotipi di genere, ovvero schemi mentali e credenze rigide e assolute, secondo cui dalle donne ci si aspetta un certo tipo di comportamento e dagli uomini un altro.
    Non solo. C’è un fattore aggiuntivo, più subdolo ma anch’esso presente: le donne continuano ad essere l’oggetto preferenziale di attacchi, critiche e giudizi, oltre che di must sociali. Infatti è soprattutto alle donne che la società chiede di dover essere belle, magre, giovani, madri, pazienti, casalinghe… Si continua a penpensare alla donna come un’entità omogenea che deve uniformarsi a schemi sociali rigidi e preconfezionati, per cui ogni scelta o situazione che si allontana da questi standard, viene valutata negativamente.

    Allora cosa possiamo fare?
    Intanto prendiamo consapevolezza di questo “doppio standard”, così da imparare a riconoscerlo quando si attiva. E impariamo a prenderne le distanze, mantenendo la nostra individualità, le nostre convinzioni e i nostri propositi, ricordandoci che “se fossimo un uomo, la questione sarebbe un’altra”.
    Sono convinta che se ciascuna di noi mantiene la propria individualità e identità personale, al di là delle richieste e dei pressing sociali e se educhiamo le nuove generazioni (bambine e ragazze) in questa direzione, allora non potremmo che arrivare a concepire che esistono tante donne, come del resto ad oggi stiamo comprendendo che esistono tanti tipi coppie e di famiglie.

    leggi sociali Parità
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    Francesca Lemmi
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    Dr. Francesca Lemmi, Psicologo Clinico, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Sessuologa. Dopo un’esperienza pluriennale nella realtà ospedaliera, svolge attività di psicologo e psicoterapeuta con bambini, adolescenti, adulti e coppie come libero professionista. Inoltre si dedica ad attività di formazione, in particolare nell’ambito della genitorialità, della coppia e della psicologia e pedagogia di genere. In virtù del grande interesse per la materia della famiglia, coppia e figli, da molti anni si dedica ed esercita anche nell’ambito della psicologia giuridica in situazioni di separazione/divorzio e affido minori.

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    3 commenti

    1. Roberto on 02/12/2013 08:11

      gli stereotipi esistono per le donne come per gli uomini. un uomo che piange è un uomo sbagliato, un uomo che non lavora in famiglia è un fallito, un uomo che mostra emotività nel rapporto coi figli è effemminato insomma la doppia morale è vera per la donna come per l’uomo. inoltre a sostenere questi stereotipi sono in egual misura gli uomini come le donne. anche quelli che stanno stretti alle donne sono sostenuti dalla maggior parte delle donne. insomma il problema è che la società dovrebbe evolvere in senso più flessibile ed egualitario (anche se differenze ne esistono e ne esisteranno sempre perchè basate sulla effettiva differenza di genere che esiste e le stesse donne “evolute” rivendicano). ma questa evoluzione è frenata tanto dalle donne quanto dagli uomini. è riduttiva la concezione che a tenere in vita gli stereotipi siano solo i maschi perchè ci guadagnano e tutte le donne sarebbero pronte ad andare oltre. ad esempio sul fronte delle esperienze sessuali “libere” sono le stesse donne a considerare “zoccole” quelle che cambiano con frequenza il partner o che avviano una storia puramente sessuale senza coinvolgimento amoroso quando per gli uomini lo stesso comportamento può risultare addirittura attraente… insomma l’evoluzione degli stereotipi è un tema molto delicato che coinvolge la diatriba “genetica o cultura” e che riguarda in egual misura uomini e donne.

      Reply
    2. Francesca Lemmi on 02/12/2013 11:52

      Sono perfettamente d’accordo, Roberto. Gli stereotipi riguardano tutti, sono intrinseci nel pensiero popolare tanto degli uomini quanto delle donne.

      Reply
    3. MerlinC on 02/12/2013 16:44

      Bellissimo articolo e vero in tante sue parti. Concordo anche con Roberto però, anche gli uomini sono vittime di alcuni pregiudizi sociali, sebbene diversi da quelli femminili.

      Reply
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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

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    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
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