Milano – conferenza – internazionale – premio – Tecnovisionarie® Conferenza Internazionale Women&Technologies®: e-Health Bio e Nanotech lunedì 7 novembre 2011, 9.30-18.00 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” Auditorium – Via San Vittore 21, Milano PRESENTAZIONE “Women&Technologies® 2008-2015” propone una visione del rapporto tra donne e tecnologia, come strumento per identificare e valorizzare il talento femminile negli ambiti ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, con particolare riguardo ai temi d’interesse di Expo 2015 (www.womentech.info). Lo fa attraverso una Conferenza, un Premio Internazionale, i FutureCamp, un piano media e spot per la campagna di comunicazione diffusa sul circuito Telesia…
Autore: Dols
<<precedente>> Nel trattare casi di scomparsa, oggi, cosa è cambiato rispetto al passato? Prima era più facile fare questo tipo di lavoro, c’era solo la trasmissione di RaiTre che si occupava di questa tematica… oggi questi fatti vengono trattati ovunque, in molti programmi tv e a qualsiasi ora… “catalizzare l’ attenzione” su un caso limite, porta sicuramente dei benefici alle trasmissioni televisive, a livello di share, ma distoglie l’attenzione da altri argomenti come la crisi economica e politica che stiamo attraversando. Che cosa ti sta insegnando quest’esperienza televisiva? Mi ha insegnato sicuramente molto… sai quando hai la possibilità di lavorare…
di Cinzia Ficco (precedente) Due sarebbero le cause. “Le prime esperienze di attaccamento- chiarisce- sono state spesso molto intense, ma in qualche modo improvvisamente, traumaticamente interrotte o deteriorate (per una separazione improvvisa, una morte, per la nascita di un fratello o di una sorella più amati o molto bisognosi di cure), per cui si è minata la fiducia di fondo e si è persa all’improvviso una relazione di attaccamento intenso e sicuro. Oppure, sembra che siano stati molto amati dalla madre, ma a condizione che fossero esattamente come li si voleva, amati sub conditione ad un adattamento a valori-modelli non…
Lizzie, insaziabilmente curiosa, e’ sempre in giro per l’Italia e per il mondo per trovare le sue pillole di cultura. Ecco cosa ha trovato…Grande amante del cinema.
di Elena Vesnaver precedente Terza puntata – Oddio! Ma non è possibile! Il titolo in prima pagina del quotidiano, mi fece dimenticare il cornetto caldo al miele della mia prima colazione e l’aria stazzonata di quei debosciati che se ne stavano dall’altra parte del tavolo con le gambe accavallate. – Non è possibile – ripetei e gli sventolai il giornale davanti agli occhi. Non mi si chieda quali occhi. Disaccavallarono le gambe. – “Terrore in città – lessi – a causa di due efferati e misteriosi delitti. Il dottor Glauco Rittmeyer, titolare della famosa agenzia pubblicitaria e la…
di Elena Vesnaver precedente Seconda puntata – Non era questa la risposta che mi aspettavo. Quel lavoro è mio, non di quella squinzia di Palmira. Stavo gridando nel telefono che non è bello e nemmeno educato e i pantaloni sembravano perplessi, lì, appoggiati allo stipite della porta. – Va bene, ho capito, non ho voglia di discutere. Sbattei la cornetta e mi alzai dalla scrivania. Guardando fuori dalla finestra mi accorsi che era una bella mattinata di sole, ma la cosa non mi rallegrò, anzi, mi venne il magone perché tutti sembravano allegri e io ero triste. Poi sentii qualcosa…
In un mondo migliore di Lizzie Due mondi a confronto con le loro ansie le loro paure. Uscito nelle sale cinematografiche nel dicembre 2010, dopo aver vinto l’Oscar 2011 per il Miglior Film Straniero ” In un mondo migliore” della regista danese Susanne Bier continua a essere proiettato nei cinema d’essai: questo a testimoniare il suo valore e l’ alto indice di gradimento. Non è innovativo il tema della regista danese, come non lo è l’approccio che mette male e bene in perfetta antitesi, ma tocca le nostre corde più intime per la sua attualità.Questa contrapposizione la viviamo infatti oggi nelle strategie territoriali di…
precedente di Nadia Cario Padova è anche la città delle due gatte di pietra: la Gatta di Sant’Andrea posta su una colonna nel punto più alto del centro cittadino. Originariamente era un Leone di San Marco abbattuto all’indomani della caduta della Serenissima. L’altra si trova in un bastione detto della Gatta a ricordo dell’assedio di Padova da parte degli imperiali di Massimiliano I d’Asburgo, avvenuto nel 1509. Questi si giovavano di una macchina d’assedio denominata gatto, ed erano quasi riusciti a penetrare nella cinta delle mura, ma furono arrestati dall’ingegno di un capitano di ventura. Per dileggio, i difensori…