di Giorgia Martino da donna.attualissimo.it Il corteo femminista contro l’ignoranza sessista Nata a Toronto, la Marchas de las putas dice NO a chi sostiene che l’abbigliamento di una donna determini una violenza sessuale, fisica o verbale che sia. La “Marcha de las putas” (che tradotto vuol dire sarcasticamente proprio “Marcia delle puttane”) è un evento femminista che in Italia non ha avuto grossa risonanza, ma che sta letteralmente spopolando da quasi due anni in molte zone del mondo. Tutto è nato quando, nel gennaio del 2011, a Toronto, in Canada, il poliziotto Michael Sanguinetti dichiarò che le donne, per non…
Autore: Dols
Nuovi dati sulla crescita delle donne. Di Hanna Rosin Le donne stanno lasciando indietro gli uomini? Interessanti l’analisi e le conclusioni di Hanna Rosin, Giornalista americana co- fondatrice di DoubleX
1° Seminario di approfondimento e formazione per i Dirigenti Scolastici regionali: Gender Mainstreaming nella Scuola Destinatari: Dirigenti scolastici regionali e/o Referenti delle Direzioni scolastiche regionali Periodo: 9-12 settembre 2012 (09.09.12: arrivo in serata, sistemazione e pernottamento gratuito presso i collegi universitari; 10.09.12: lezioni ore 9.00-12.40 e 14.00-19.20/serata conviviale a cura di FormaScienza; 11.09.12: lezioni ore 9.00-12.40 e 14.30-19.00/12.09.12 partenza). Luogo: Università degli Studi di Camerino, Sala degli Stemmi Presentazione La Scuola di Management del Gender Mainstreaming (SMGM) nasce per favorire, sostenere e diffondere l’affermazione della cultura di promozione della parità e delle pari opportunità tra i generi, attraverso la formazione…
di Claudia Antolini Friuli-Venezia Giulia: Toponomastica femminile Se vogliamo immergerci nella memoria storica e culturale delle città che ospitano alcune fasi della nostra vita, niente di meglio di una passeggiata con il naso all’insù cercando di scorgere i nomi delle vie che percorriamo. Girandoci attorno, scopriamo scrigni di avvenimenti legati alla realtà locale e percorriamo una galleria d’esposizione delle personalità più autorevoli ed esemplari di grandi personaggi, scienziati, poeti, condottieri, martiri di ogni causa. In mezzo a tante storie si ha l’impressione che qualcosa non torni: abbiamo una nutrita schiera di eroi “al maschile”, ma il manipolo di donne nei…
di Agnese Bertello Come l’usanza del velo si differenzia nei vari paesi musulmani Himar È il velo più classico, semplice e diffuso nel mondo islamico. Di lunghezza medio-corta, copre le spalle, ed è chiuso sotto il mento con una spilla oppure semplicemente con un nodo. Può essere di molti colori, in fantasia oppure in tinta unita. In Turchia si usa esclusivamente l’himar. In Egitto, invece, con questo stesso termine si intende un indumento leggermente diverso; i veli sono in realtà due: un primo raccoglie i capelli e viene legato dietro la nuca, un secondo, lungo fino alle ginocchia, viene appoggiato…
di Agnese Bertello Di velo non ce n’è uno solo, ma ce ne sono infinite varianti Il velo intorno al volto di una donna genera in noi occidentali le emozioni più contrastanti; può sedurre e provocare diffidenza allo stesso tempo, ma di rado ci si sofferma ad analizzare come è appuntato, di quanti e quali elementi si compone, fino a dove arriva… Un occhio poco allenato non distingue le differenze. Dettagli, ma tutt’altro che insignificanti, perché dicono chiaramente da dove una donna provenga e di quale cultura sia portatrice. Di velo, infatti, non ce n’è uno solo: ce ne sono…
da La rete delle donne tradotto a loro cura Processo Pussy Riot: parla Sergey Baranov, Diacono della Diocesi di Tambov A Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia KIRILL – LETTERA APERTA “Vostra Santità! A causa degli eventi infami degli ultimi mesi, che soprattutto, per diretta istigazione della Chiesa ortodossa russa e di persone che erroneamente si fanno chiamare “i cittadini ortodossi”, hanno portato all’ingiusta condanna delle Pussy Riot, io Sergei Baranov, modesto diacono della diocesi di Tambov, annuncio formalmente la fine dei miei rapporti con la Chiesa ortodossa russa del Patriarcato di Mosca e che intendo…
di Barbara Belotti e Daniela Domenici Sui nomi femminili, le mappe stradali delle nostre città sono carte mute. Il panorama urbano in cui ci muoviamo ogni giorno riflette la nostra cultura che, pur attraversata dalle donne – dalle loro azioni, dai loro pensieri, dalle loro scoperte, dal loro coraggio, dai loro sentimenti – presto le dimentica. Se nei libri su cui abbiamo studiato (e su cui studiano ancora i ragazzi e le ragazze) sono state omesse o hanno lasciato deboli tracce le storie femminili, allo stesso modo quelle storie sono state rimosse dalla toponomastica, metafora urbana di un costante processo…