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    Home»Salute e benessere»salute al femminile»GAMMAFORUM: INNOVAZIONE FEMMINILE PER LA SALUTE
    salute al femminile

    GAMMAFORUM: INNOVAZIONE FEMMINILE PER LA SALUTE

    Monica TorrianiBy Monica Torriani19/11/2018Updated:19/11/2018Nessun commento6 Mins Read
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    GammaForum 2018
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    Il GammaForum è un evento di networking e ispirazione imprenditoriale, che sforna numerosi progetti di innovazione per la salute.

    Anche quest’anno ho partecipato all’attesissimo appuntamento con il GammaForum. Un’occasione di networking ed ispirazione aperta a tutti coloro che sostengono, con diverse modalità, l’imprenditoria giovanile e femminile.

    GAMMAFORUM: 6 STORIE DI IMPRESA

    Come accaduto nelle scorse edizioni, le sei finaliste selezionate per il Premio GammaDonna, hanno proposto innovazione per il miglioramento della vita quotidiana. Sei progetti imprenditoriali, le loro storie, dirette alla soluzione dei piccoli, grandi problemi di tutti i giorni. La prevenzione, la possibilità di diagnosticare le malattie in tempo per accedere a cure efficaci, l’ottimizzazione del tempo a disposizione (che per noi donne è sempre troppo poco), la tutela dell’ambiente.

    GAMMAFORUM: LE BIOTECNOLOGIE PROTAGONISTE

    Forte la presenza delle biotecnologie nella maggior parte delle iniziative presentate a questa kermesse organizzata da GammaDonna, associazione no profit volta a promuovere le potenzialità in talento delle risorse femminili e giovanili nel mondo del lavoro. Del resto, come non aspettarselo, quando tutto il mondo si sta orientando nella direzione dello sfruttamento dei sistemi tecnologici che si basano sull’aspetto più avanzato ed innovativo delle scienze biologiche applicate.

    Fra tutte, una mi ha colpita per le sue interessanti applicazioni nella salute, in particolare nella diagnosi delle malattie autoimmuni. Queste sono patologie che impediscono al sistema immunitario di funzionare correttamente. Lo confondono, inducendolo a confondere molecole appartenenti al corpo con pericolosi nemici provenienti dall’esterno.

    DIAGNOSTICARE LE MALATTIE AUTOIMMUNI

    Il lupus, l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla, la psoriasi, la sclerodermia, sono patologie autoimmuni. Malattie che, nel loro complesso, colpiscono soprattutto le donne, con un 80% di prevalenza rispetto agli uomini. Il motivo di questo sbilanciamento non è al momento noto, ma si suppone sia da ricercare nelle diverse modalità con cui noi donne esprimiamo i geni.

    A causa del meccanismo d’azione con cui le malattie autoimmuni si manifestano,la diagnosi precoce è fondamentale. Più tempo passa, maggiori sono i danni che il sistema immunitario impazzito compie. Conseguenze irreparabili, irreversibili, che quasi sempre si concretizzano nella perdita di funzionalità dei tessuti colpiti.

    LA DIAGNOSI PRECOCE NELLA MALATTIE AUTOIMMUNI

    Prendiamo il caso della sclerosi multipla: la struttura che viene attaccata è la mielina, la guaina che riveste i nervi e li protegge, consentendo la corretta conduzione del segnale nervoso. In seguito ad una banale infezione virale, è possibile che, negli individui predisposti, il sistema immunitario cominci a produrre anticorpi diretti non contro il virus (come sarebbe nelle intenzioni del nostro apparato di difesa), ma contro la mielina. A testimonianza di questa ipotesi, la somiglianza fra le strutture molecolari di una porzione del virus rispetto ad una sequenza proteica della mielina.

    Distruggendo la mielina, viene meno la fisiologica conduzione del segnale. E subentrano conseguenze quali la progressiva disabilità e il dolore. Ad oggi esiste un considerevole numero di farmaci per il trattamento delle malattie autoimmuni, anche se nessuno di questi è purtroppo ancora in grado di portare il paziente alla guarigione. Ma è chiaro che, prima si interviene istituendo la terapia opportuna, minore è l’entità dei danni che la malattia genera. E minore è la spesa sociale che ne deriva.

    In termini generali, possiamo ritenere questo schema di massima applicabile anche a tutte le altre malattie di questa categoria, ognuna con le sue specificità.

    LA DIAGNOSI PRECOCE DI DIAMANTE TECH

    Per queste patologie, individuare sistemi di diagnosi affidabili è fondamentale. Per questo aziende biotech come Diamante (DIAgnosi Malattie Autoimmuni mediante NanoTEcnologie) hanno risvolti positivi sulla Persona, ma anche sulla società. La loro innovazione rivoluzionaria origina dallo sfruttamento delle piante come bireattori naturali per la produzione sostenibile di organismi da utilizzare nella diagnostica. I nanomateriali necessari per realizzare i sistemi diagnostici vengono prodotti attraverso un processo produttivo veloce, economico e a basso impatto sociale: questo è il loro valore aggiunto. L’innovazione che fa bene, che non implica costi proibitivi (che non vanno verso la direzione dell’inclusione, ma ne limitano l’accesso) e che è sostenibile per l’ambiente.

    Molto interessante il loro prodotto di punta, un kit per diagnosticare la Sindrome di Sjoegren, una malattia dell’occhio fino ad ora non individuabile se non in tempi molto lunghi.

     

    GAMMAFORUM: VALENTINA GARONZI E LA SUA DIAMANTE TECH

    In occasione del GammaForum, che si è tenuto il 15 novembre a Milano, nella sede del Sole 24 Ore, Valentina Garonzi, amministratore delegato di Diamante Tech, ha parlato della mission di impresa. Con una laurea in ambito economico, lei si occupa delle strategie di marketing, business e dell’area finanziaria. La affiancano, per la gestione delle questioni più strettamente scientifiche, tre scienziate.

    Roberta Zampieri, il Presidente di Diamante Tech, è laureata in biotecnologie agrarie, è responsabile della produzione dei nano materiali e collabora nel business management. Linda Avesani è docente associato di Biotecnologie all’Università di verona ed è responsabile dello sviluppo di prodotti innovativi. Supervisiona l’area legata alla ricerca scientifica. Elisa Gecchele è ricercatrice in Biotecnologie nella stessa università ed è responsabile del controllo qualità.

    Quindi ricerca ad alto tasso di innovazione, quella di Diamante Tech, che abbiamo potuto conoscere attraverso le parole emozionate di Valentina, molto attiva nel settore dell’imprenditoria giovanile.

     

    GAMMAFORUM: IL PROGETTO DI IMPRESA DI GABRIELLA COLUCCI

    Diverse le applicazioni del proficuo lavoro di Gabriella Colucci, imprenditrice nel settore biotech e relatrice al GammaForum. Pur essendosi occupata, in passato, di biotecnologie per la produzione di sistemi in grado di proteggere le cellule staminali dagli effetti collaterali della chemioterapia, Gabriella ora produce cosmetici, con la sua Arterra Bioscience.

    Dopo avere trascorso 10 anni a San Diego (California), è rientrata a Napoli (che lei molto suggestivamente definisce “la San Diego europea”) per fondare la sua società, portandosi collaboratori conosciuti oltreoceano. Il suo spirito innovativo ha portato Arterra a brevettare diversi principi attivi in grado di agire sulla pelle con spiccato effetto antirughe.

    L’intervento della Colucci, vincitrice del Premio Europeo per le Donne Innovatrici nel 2018, racconta di meritocrazia e parità dei sessi, in un mondo nel quale è più che in altri necessario superare gli stereotipi per realizzare sinergie vincenti che portino risultati utili. Un ambito che, oggi frammentato e vittima di correnti pseudoscientifiche, ha bisogno di unità e spirito di collaborazione.

    Essere ricercatore è come essere un artista, è un mestiere guidato dalla passione, ma questo non significa non essere contenti e soddisfatti della propria vita personale

    sostiene Gabriella Colucci, che sottolinea la necessità di dare una forma estesa a cultura ed interessi, non trascurando le letture umanistiche.

    gammaforum 2018 imprenditoria femminile impresa coesiva premio gammadonna 2018
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    Monica Torriani
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    Monica Torriani è laureata in Farmacia a indirizzo farmacologico e abilitata alla professione. Ha conseguito un diploma in aromaterapia. Per 16 anni ha fatto la casalinga, senza tuttavia smettere di studiare. Cresciuti i quattro figli, ha raccolto alcune riflessioni personali sulla figura attuale di chi si occupa esclusivamente della famiglia in un libro: “Creazione di Valore e Dipendenza Economica”, che ne evidenzia gli aspetti di modernità. Nel 2016 ha ideato e creato un blog su Salute e Benessere, WELLNESS4GOOD.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

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