Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Eternal – Odissea negli abissi

      By Erica Arosio02/07/20250
      Recent

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025

      Jurassic World – La rinascita

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Imprenditoria femminile»Una Rete di successo
    Imprenditoria femminile

    Una Rete di successo

    Annarita TriaricoBy Annarita Triarico07/07/2015Updated:11/11/2015Nessun commento7 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Gioia-Gottini- rete-femminile
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Intervista a Gioia Gottini, fondatrice di “Rete al femminile”. Uno strumento gratuito dedicato alle donne che lavorano in proprio per incontrarsi, collaborare e far crescere le rispettive attività.

    Life coach. Map maker. Coltivatrice di successi. Gioia Gottini è un punto di riferimento per molte imprenditrici e lavoratrici autonome italiane alle prese con un mercato del lavoro paralizzato dalla crisi economica. Marketing, impresa al femminile e personal branding sono tra le sue principali aree di competenza. Grazie ai corsi, ai libri, alle consulenze personalizzate e ovviamente ai vari post pubblicati sul sito http://gioiagottini.com, molte donne hanno individuato le strategie vincenti per raggiungere successo e stabilità economica nel loro settore.

    Tra le più recenti iniziative di Gioia Gottini c’è la creazione di Rete al Femminile: un network di gruppi su Facebook che sta registrando sempre più iscritte tra le lavoratrici autonome italiane. L’abbiamo perciò intervistata per saperne di più, alla vigilia di una serie di importanti novità.

    Partiamo dall’inizio. Come, quando e perché è nata Rete al Femminile?

    “E’ cominciato tutto in modo casuale, a Torino, due anni fa. Avevo frequentato una serie di corsi americani, a maggioranza femminile, e in questi casi era normale iscriversi anche al relativo gruppo di supporto su Facebook. Mi piaceva l’atmosfera, nascevano delle belle amicizie e si faceva network tra ex studenti. Allora ho pensato: ‘Ma perché non esiste qualcosa di simile anche da noi? Io ho bisogno di confrontarmi (in italiano) sul Fisco, sulla burocrazia, sulla realtà che viviamo ogni giorno in Italia come lavoratrici autonome!”.

    Qual è stato il passo successivo?

    “Ho cercato sul web, ma forse non ho avuto fortuna. Ho trovato solo network a pagamento specifici per professionisti già affermati come avvocati, notai, architetti. La cifra da pagare era sostanziosa: alcune centinaia di Euro al mese – e a scatola chiusa! Per di più, avevano orari rigidi, adatti a consultare la piattaforma prima dell’orario d’apertura degli uffici. All’epoca avevo già una bambina piccola (oggi ho due figli). Non era ciò che stavo cercando”.

    Cosa hai deciso di fare a quel punto?

    “In America si dice: ‘Se una cosa non esiste, creala!’. E così ho fatto. Volevo un network gratuito, al femminile, che non fosse esclusivamente business oriented o specifico per una determinata professione. Doveva avere orari flessibili e favorire il supporto reciproco e la condivisione tra le iscritte. Ho contattato su Facebook 4-5 amiche freelance e imprenditrici a Torino e ho chiesto loro se fossero disponibili a incontrarci per parlare delle gioie e dei dolori del nostro essere autonome. L’abbiamo fatto. Ci siamo incontrate un paio di volte al bar e ci siamo raccontate senza filtri. Dopo ci sentivamo meglio. Funzionava. Allora ho aperto il primo gruppo ‘ufficiale’ su Facebook”.

    Perché hai scelto proprio Facebook come piattaforma per Rete al Femminile?

    “Ero già iscritta a una serie di gruppi, sia per motivi professionali che ludici. Mi è venuto spontaneo. Esistono altre piattaforme professionali, ma dopo un po’ si tende a non consultarle perché non fanno davvero parte della vita quotidiana. Invece con Facebook è diverso. Da quei primi incontri tra amiche al bar, la crescita del gruppo è stata esponenziale. Oggi a Torino siamo più di 300 iscritte e più di 100 sono in attesa di veder confermata la loro richiesta”.

    Spesso le donne lamentano nel loro ambiente professionale una scarsa solidarietà da parte delle altre donne. Si dice che gli uomini siano più abili a fare network. Tu cosa ne pensi?

    “Per me si tratta di un mito negativo. Io di collaborazione ne vedo tantissima. Siamo 1500 in tutta Italia e tra le iscritte a Rete al Femminile finora non si sono registrati problemi che non fossero risolvibili. Può capitare semmai che nel tempo la partecipazione attiva possa diminuire. Noi donne facciamo rete in modalità diversa rispetto agli uomini. Non abbiamo sempre e solo il business in mente, abbiamo bisogno di entrare in empatia, di creare relazioni basate sull’affinità. Di incontrarci, anche sul piano emotivo. Di mettere testa, cuore e sentimento in ciò che facciamo. Il nostro modo di fare rete è circolare. E non ne nascono solo prodotti o servizi!”.

    E’ trascorso un decennio da quando la diffusione di Internet ha iniziato a registrare grandi numeri anche in Italia. In questo arco di tempo vi sono state diverse iniziative per la creazione di network solidali di e per le donne. Qual è, secondo te, l’ingrediente che sta portando Rete al Femminile al successo?

    “Incontrarsi dal vivo – e non solo in modo virtuale – fa la differenza! Anche per questo motivo i gruppi che compongono Rete al Femminile hanno base provinciale: ci si iscrive in quello relativo al luogo dove si abita o si lavora. Consigliamo di partecipare alle riunioni dal vivo almeno 2-3 volte all’anno (ne teniamo una al mese). Nei gruppi americani questo aspetto mancava. Invece, incontrarsi di persona favorisce interazioni autentiche tra le iscritte”.

    Puoi raccontarci come hai immaginato il futuro di Rete al Femminile?

    “Inizialmente la Rete è nata in modo spontaneo, ma causa della sua diffusione sul territorio nazionale è stato necessario prendere alcune decisioni. Dal primo maggio di quest’anno abbiamo messo online il sito http://retealfemminile.com per presentare il progetto. Abbiamo dovuto, perché i nostri gruppi su Facebook sono di tipo chiuso. Ciò consente alle iscritte di parlare liberamente, anche dei loro problemi professionali, in un luogo virtuale protetto. Però rendeva difficili le cose a chi doveva raccontare la Rete dal di fuori (ad esempio un giornalista). Inoltre le leader dei vari gruppi dovevano poter interagire come interlocutori credibili con le realtà istituzionali per dare il via ad una serie di progetti. Avevamo la necessità di farci prendere sul serio, non solo tra di noi. Per questo Rete al Femminile si avvia a trasformarsi in una associazione no-profit”.

    Come avverrà questa trasformazione?

    “Desidero che la Rete resti aperta anche a chi è agli inizi della sua attività professionale. Per questo, nel caso ci venga richiesto di creare per forza una tessera, manterremo una quota annuale simbolica. A settembre ci sarà una votazione per eleggere la leader della Rete torinese. Ho deciso infatti di essere solo coordinatrice nazionale. Spero di cuore che si facciano avanti 3-4 candidate disponibili a prendersi questo impegno. La Rete parte dal basso, il suo successo è frutto non solo dell’idea alla base ma anche e soprattutto dall’apporto di ogni singola ‘reticella’ (è così che ci chiamiamo). Io aiuterò la neo eletta nel suo compito e spero che anche nelle altre reti in Italia, con il tempo, avvenga questo turn-over naturale”.

    Tu ti sei definita una “coltivatrice di successi”. Dal tuo racconto Rete al Femminile sembra essere quasi un organismo vivente e in crescita…

    “Effettivamente (ride) è nata proprio il 21 marzo, il primo giorno di primavera! Per me è una gioia ogni volta che nasce un nuovo gruppo, specie al Sud. E’ come veder sbocciare delle piantine. Penso con felicità che una ragazza, una donna o una signora, magari dopo anni di porte sbattute in faccia e di lavori poco appaganti, finalmente possono ricevere supporto. Mio figlio ha pochi mesi, ma io lo porto alle riunioni e voglio che anche le altre reticelle possano farlo. E’ la maternità, uno dei momenti in cui una donna è più fragile, quello in cui una reticella è la più benvenuta. Le donne hanno capito che devono usare l’innovazione per vincere. Le nuove tecnologie ci favoriscono. Siamo creative, fantasiose, originali, coraggiose. Creiamo come pioniere percorsi professionali che prima non esistevano. E abbiamo tanta voglia di usare i nostri talenti e le nostre passioni per crearci un futuro

    gioia-gottini rete
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Annarita Triarico
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)

    Annarita Triarico – Giornalista pubblicista di Roma. Curiosa, eclettica, golosa e un po’ naif. Battitore libero (come mi definì tempo fa l’Editore per il quale lavoro). Stacanovista loquace, perfezionista ad oltranza e felicemente mass media-adjected. Potete trovarla sul suo food blog, La Reflex nel piatto www.lareflexnelpiatto.com

    Related Posts

    Francesca Rizzo, imprenditrice di successo a Bali

    16/04/2025

    Il rispetto delle tradizioni in un mondo che cambia

    20/03/2025

    Michela Fucile e la marineria

    14/11/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK