Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La Cultura, quella Buona, che fa del Bene.
    • Il Mago del Cremlino
    • L’educazione degli struzzi
    • RicetTE e istruzioni
    • 13 novembre. Giornata mondiale della gentilezza
    • The running man
    • L’illusione perfetta
    • I colori del tempo
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Il Mago del Cremlino

      By Dols14/11/20250
      Recent

      Il Mago del Cremlino

      14/11/2025

      13 novembre. Giornata mondiale della gentilezza

      12/11/2025

      The running man

      12/11/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Federica Ferretti e Stop femminicidio
    Pari opportunità

    Federica Ferretti e Stop femminicidio

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre05/09/2024Updated:06/09/2024Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Si parla spesso di femminicidi: ormai, quasi ogni giorno, in Italia, una donna muore per mano di un uomo. Ne parliamo con Federica Ferretti , scrittrice e giornalista che è la creatrice della sua azione #stopfemminicidio

    Perché, secondo te continua ad esistere ed anzi è in aumento questo fenomeno?

    Si tratta di un fenomeno, questo, che in realtà, prima, diversi decenni fa, aveva un nome difficile, uxoricidio, ma la stessa sostanza. Un uomo uccide la propria moglie, e ciò coincide con una aggravante dell’assassinio. Con molta umiltà, ci tengo a ribadirlo, mi sono a volte fermata a riflettere, insieme a delle amiche giuriste, se aggiungere l’ulteriore fattispecie giuridica, il “femminicidio”, puntando appunto a sottolineare l’impatto del genere femminile letteralmente ammazzato da un uomo, non abbia solo enfatizzato la rilevanza sociale del gesto, donando un ulteriore potere simbolico alla “mascolinità”. Se si scava più a fondo, però, il delitto d’onore e il matrimonio riparatore sono stati aboliti, in Italia, abbastanza di recente, a malapena nel 1981. Lascio la riflessione aperta alle lettrici/lettori.

    È un terreno evidentemente minato, specie a livello di percezione sociologica, in cui è davvero difficile addentrarsi, senza rischiare di offendere, o quantomeno ledere, la dignità di chi si trova a subire, famiglia ed amici compresi. Non credo ci sia un perché, se non nella riemersione di un istinto atavico, di una sorta di assurda pretesa di predominanza maschile sulla donna. La quale, nei secoli, riesce a sfuggire a qualsiasi ingabbiamento-ghettizzazione, grazie alla maggiore consapevolezza del suo ruolo e del suo contributo in casa come in azienda, tanto in termini economico-finanziari che di intelligenza. Vero è che l’elenco degli esempi di donne  inventrici il cui nome è stato taciuto/sostituito, è abbastanza lungo nella storia. Ma davvero una donna emancipata spaventa al punto da dover essere privata della vita? Gli ultimi casi di cronaca, che, per rispetto tanto dei famigliari, che delle vittime stesse, non voglio menzionare, sembrerebbero confermare questa specie di trend in crescita. Ed è infinitamente preoccupante.

    Cosa pensi che sia necessario fare? Un’azione culturale. oppure è troppo tardi, perché questo deve arrivare dalla parte delle mamme o dei genitori che devono insegnare che “non uccidi una donna se ti dice no…”?

    Mi interrogo ogni singolo istante, credimi, su cosa abbia potuto ri-scatenare una simile apocalisse, ri-innescare processi che dire tribali è dire poco, di compra-vendita di donne, che diventano oggetti del desiderio nelle mani dei loro compagni-fidanzati-mariti, i quali, una volta insoddisfatti, arrivano a macellare le- consentimi in virgolettato -“ loro femmine”.

    Perché di questo, a mio dire, si tratta: le risposte risultano ancora più retoriche, dare la colpa ai social, come alla televisione, ai modelli di vita – peraltro assurda- che ci propinano quotidianamente, non risolve. Sono una donna di cultura, giornalista e musicista-docente. Perciò, proverei ad esaminare la questione anche sotto ulteriori, diverse, lenti di ingrandimento.  La famiglia, di certo, è un’agenzia educativa fondamentale, che dovrebbe, se non altro, non contraddire e/o interferire circa gli elementi di educazione civica proposti dalla scuola. Tuttavia, propongo di interrogarci pure su cosa possiamo fare noi giornalisti, letterati, artisti a vario titolo, per ribaltare la situazione. O provare ad invertire la rotta. E la risposta, non può che essere univoca: serve ri-educare le masse, uomini e donne, a partire dalla più tenera età, perché qualcosa, un giorno, possa cambiare in meglio, stavolta.

     Oppure ancora bisogna educare gli uomini a rispettare le donne.

    Cara Caterina, su questo punto, siamo perfettamente d’accordo. È ciò che cercavo disperatamente di dire poc’anzi. Mi guardo attorno, e tanto nella proposta ludica, ( giocattoli e libri), quanto in una maggiore attenzione dei media, ( pubblicità soprattutto), si tenta già da qualche anno, di influire sulla tendenza. Come ripeto, io stessa, da insegnante di Musica nella Scuola Secondaria di Primo Grado, cerco di aiutare i ragazzi, grazie alle potenzialità proprie di questo versatilissimo linguaggio, di cercare le differenze tra contenuti pubblicitari di qualche decennio fa e quelli odierni, e devo dire che le mie classi mi danno sempre molta soddisfazione nella giusta sottolineatura della parità di genere. Solo una goccia nel mare, forse, ma vale la pena di immetterla. 

    Ci parleresti del tuo #stopfemminicidio?

    Grazie di avermi dato l’opportunità di tornare a parlare di questa mia azione, uno #stopfemminicidio a dire il vero infinito, come commentano  con orgoglio alcuni miei conoscenti, partito cioè dalle pagine, seppure virtuali di un corriere abruzzese, con campagne che a mano a mano hanno preso corpo e parole sull’onda dell’entusiasmo di tante/i colleghe/i che hanno creduto nella forza di questo mio incessante impegno.

    Dalle amiche della luna , su un vecchio blog di Donna Moderna, tra cui ho potuto annoverare da Susanna Barbaglia, allora Direttrice di Confidenze( Mondadori), alla chef Daiana Cecconi o alla Makeup Artist Dorina Forti, per non parlare della compianta Alessandra Appiano, forse la prima a credere in me e a sostenermi. E poi, la giornalista Ester Palma de Il Corriere della Sera, che mi aveva riservato uno spazio quindicinale sul suo blog Nel cuore di Roma, per raccontare le storie delle mie “eroine”.

    Tuttavia, ad un certo punto, ho dedicato il mio stesso sito, www.federicaferretti.com, ovvero la sezione News, alla raccolta di voci di Donne con la D maiuscola, che ci insegnano come ogni giorno, ci dobbiamo amare. Ecco come ha preso vita lo #stopfemminicidio più famoso, che ha visto coinvolti nomi del calibro di Dacia Maraini, Simona Branchetti, Angela Caponnetto, Pina Debbi e Flavia Fratello, solo per accennarne qualcuno. Uno #stopfemminicidio che si è poi diramato in #maipiùnemiche, per enfatizzare l’importanza della solidarietà al femminile, o ancora, con più forza, #nobodyshaming, perché noi donne, siamo infinitamente fragili e quindi, basta ad essere bersagliate su più livelli. D’altronde come dice una canzone 

    “Siamo così, dolcemente complicate,

    sempre più emozionate, delicate,

    ma potrai trovarci ancora qui”.

    Ma affinché ci troviate ancora qui, c’è bisogno di combattere, pure sul piano delle parole, di come si ricostruiscono i fatti di cronaca cui accennavamo prima, dove la vittima non può assolutamente diventare carnefice. A tal punto, sempre nell’ambito del mio impegno a riguardo, ho tenuto un corso di scrittura circa i pezzi di violenza di genere, durante un prestigioso festival di giornalismo, tenutosi a Bologna l’ottobre 2017. Ribadisco che, magari, è solo una goccia nel mare. Ma vale la pena lottare ancora, fino all’ultimo, perché  lo raggiunga. E sfoci, finalmente felice, in esso.

    femmomicidio
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    caterina-torre-hp
    Caterina Della Torre
    • Website
    • LinkedIn

    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

    Related Posts

    La Cultura, quella Buona, che fa del Bene.

    14/11/2025

    L’educazione degli struzzi

    13/11/2025

    Solo “ragazzotte”?

    07/11/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18066434228526153 Post su Instagram 18066434228526153
    Il mago del Cremlino a febbraio in Italia . recens Il mago del Cremlino a febbraio in Italia . recensione di Adriana Moltedo
    Alla Barona. Alla Barona.
    Post su Instagram 18436552987099905 Post su Instagram 18436552987099905
    Consigliatissimo. Recensione di Erica Arosio Consigliatissimo. Recensione di Erica Arosio
    Murales alla Barona Murales alla Barona
    Installazione di Loris Cecchini alla Barona. Fino Installazione di Loris Cecchini alla Barona. Fino al 1  dicembre
    Alla Barona Alla Barona
    Premio Gamma Donna 2024 Premio Gamma Donna 2024
    Ciclamino gigante Ciclamino gigante
    Dalia Dalia
    Post su Instagram 18085742366488248 Post su Instagram 18085742366488248
    Zucche a Milano Zucche a Milano
    The ugly stepsister. The ugly stepsister.
    Paratissima a Torino Paratissima a Torino
    Post su Instagram 18319752424246834 Post su Instagram 18319752424246834
    Post su Instagram 18378432838148503 Post su Instagram 18378432838148503
    Picasso Picasso
    Alla fabbrica del vapore Alla fabbrica del vapore
    Un film romantico anche se si tratta di Dracula Re Un film romantico anche se si tratta di Dracula Recensione di Adriana Moltedo..
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK