Lievemente affranta dal mio solito imperturbabile spirito scettico di fronte ai grandi nomi, mi sono ripresa.
Jane Austen, Mary Shelley e Giovanna d’Arco in questo caso non sono comparse come mezzucci per sostenere una debolezza narrativa, al contrario, sono state scolpite con artistico e documentato prestigio.
Senza inutili tocchi femministi, senza clamorose esaltazione, la Shorr racconta con razionalità contenuta tre storie di vita.
Tre cuori. E senza esagerare.
Splendidamente utile.
Voto 8 e mezzo
L’ ora del destino di Victoria Shorr
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