L’arte sostenibile di Paola Giordano

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Cos’è l’arte se non scrittura? Tutto ciò che l’essere umano produce soprattutto dal punto di vista artistico è scrittura del mondo e nel mondo, è lasciare una traccia di sé, dei propri pensieri, dei propri stati interiori. L’anima dell’artista scrive pensieri ed emozioni, comunica donando qualcosa di sé a chi si mette in ascolto di quel messaggio.

Il 10 aprile 2019 si è svolta a Milano presso Palazzo Marino (Sala Alessi e Sala degli Arazzi), l’iniziativa culturale “Le Frontiere dell’Arte Sostenibile”. Paola Giordano, Suggestioni Metropolitane tra Vita e Arte, ideata e curata da Marco Eugenio Di Giandomenico, promossa dalla Commissione Consiliare Cultura del Comune di Milano e da Milano Design Week 2019,, da ETHICANDO Association e ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano).
L’obiettivo: approfondire alcuni aspetti della sostenibilità dell’arte, con un focus sul design, argomento per sua natura multidisciplinare esplorato da illustri accademici ed esperti, nonché da varie personalità della cultura e del mondo delle istituzioni. Sono state analizzate le più attuali modalità espressive delle arti in chiave sostenibile nell’era delle nuove tecnologie, sia in termini di bridging (ponti) tra le arti medesime, sia in termini valoriali, vale a dire in termini di capacità dell’opera d’arte di farsi portavoce di un messaggio sociale e/o di promozione artistico-culturale sostenibile con ricadute positive sulla collettività.

Momento centrale dell’evento è stata la presentazione del percorso di espressione creativa di Paola Giordano, artista sostenibile sia in quanto le sue opere affrontano le problematiche di convivenza sociale nella metropoli contemporanea, con un evidente contenuto valoriale, sia in quanto realizzano un originale bridging tra pittura, design, scultura e fotografia, oltre all’utilizzo di materiali in parte riciclati.

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Durante la giornata sono state esposte in Sala Alessi e in Sala degli Arazzi di Palazzo Marino alcune opere dell’artista, tra cui Quo vadis di circa 5 metri di lunghezza e 3 di altezza, facente parte della mostra itinerante Our place in space, voluta dalla NASA e dall’ESA, con vari momenti espositivi dal 2017 in Italia e all’estero. Al dibattito culturale sono intervenuti Marco Eugenio Di Giandomenico, critico ed economista della sostenibilità dell’arte, Roberto Favaro, noto musicologo e vice direttore dell’Accademia di Brera, nonché direttore del master SOUNDART e presidente dell’ARD&NT Institute, Angelo Turco, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Milano, Filippo Barberis, Vice Presidente Commissione Affari Internazionali del Comune di Milano, Martina Corgnati, docente di storia dell’arte e preside Dipartimento Comunicazione e Didattica dell’Arte presso l’Accademia di Brera, Andrea Bosco, giornalista e scrittore, Francesca Bertolotto, docente di relazioni pubbliche presso l’Accademia di Brera. Nella discussione tra gli altri: Maria Giovanna Farina, filosofa e scrittrice, Marco Mantovani, artista, Pietro Finelli, artista, Giovanni Zullo, opinionista food&drink, Lorenzo Pacini. L’evento fa parte della piattaforma comunicativa Betting On Italy (BOI) e Betting on Lombardy (BOL), le quali promuovono iniziative di ricerca, formazione e mediatiche su temi di valorizzazione e promozione del made in Italy e del made in Lombardy nel mondo. Supporto tecnico e/o organizzativo di Francesco Palmariggi, Marco Gallipoli, Roberto Presicci e Samantha Mandurino per il supporto tecnico e/o organizzativo. Fotografie di Marco Gallipoli.

L’incontro si è svolto in un’atmosfera di grande partecipazione del pubblico, ogni relatore ha dato il proprio contributo secondo la personale preparazione e ciò che è emerso è una maggiore consapevolezza di quanto l’arte di Paola Giordano sia espressione non solo di comunicare a tutti il proprio e personale mondo interiore, ma il bisogno irrinunciabile di entrare in contatto in una sinergia ecologica e sostenibile con l’ambiente come luogo e come vita. L’arte può fare questo con un linguaggio universale che va al di là delle parole per affrontare una comunicazione fatta di immagini, colori, forme e materiali amici dell’ambiente. Paola Giordano è attenta a tutto questo e nell’incontro a Palazzo Marino le sue opere hanno trovato l’appoggio di tutti i relatori presenti.
Prossimamente sarà presentato il libro sull’arte di Paola scritto da Marco Eugenio Di Giandomenico.

(info sull’evento tratte dal comunicato di Marco Eugenio Di Giandomenico)

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Profilo Autore

Maria Giovanna Farina

Maria Giovanna Farina si è laureata in Filosofia con indirizzo psicologico all’Università Statale di Milano. È filosofa, consulente filosofico, analista della comunicazione, formatrice e autrice di libri per aiutare le persone a risolvere le difficoltà relazionali. Nei suoi saggi e romanzi ha affrontato temi quali l’amore, la musica, la violenza di genere, la filosofia insegnata ai bambini, l’ottimismo, la libertà, la relazione con gli animali da compagnia e col cibo. Pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, nel 2001 ha fondato Heuristic Institution dove si è dedicata, in collaborazione con il filosofo Max Bonfanti, anche alla ricerca di metodi e strategie da applicare alla risoluzione delle difficoltà esistenziali attraverso il TFAR (trattamento fenomenologico delle aree relazionali) da loro ideato. È creatrice della rivista on line “L’accento di Socrate”, scrive su varie riviste ed è intervenuta ed interviene in Radio e TV. Ha tenuto incontri e conferenze sulla violenza di genere a scuola e presso associazioni, taluni sponsorizzati da Regione Lombardia e patrocinati da vari Comuni italiani. Con un gruppo di studiosi ha chiesto, ottenendolo, alla Treccani.it di inserire la parola nonviolenza in un’unica forma verbale. Studiosa di relazioni, il suo sito è www.mariagiovannafarina.it

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