La lunga vita di Marianna Ucria – Dacia Maraini

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Il romanzo si appoggia al sordo silenzio e carica sulla sperimentazione olfattiva per compensare la mancanza di suoni.

marianna-ucria-copVidi la storia della piccola “mutola” anni fa. La potenza del suo silenzio era la protagonista incontrastata.
La causa del silenzio? Orripilante.
Il romanzo si appoggia al sordo silenzio e carica sulla sperimentazione olfattiva per compensare la mancanza di suoni.
Puzzo di sudore, di pesce, di olio bruciato e di defecazione di sorci.
Il naso del lettore è chiamato in causa più volte, è lui l’organo della sperimentazione, del ripudio e della lotta impotente.
Marianna ha 12 anni e deve sposare lo zio, un vecchio, perché il dettato cieco della Sicilia comanda in quella direzione.
Puzza di acqua, di obbedienza, puzza di rassegnazione, puzza di un sistema che non può evolversi pena il guardarsi dentro.
La Maraini con quel suo arpeggio siculo che evoca un sofisticato lucente rococò ci scatena ulceree duodenali e perifrastiche intraducibili.
Le catene non si possono spezzare e la libertà è un mare che puzza in cui affogare senza troppo annusare.
Uno spaccato spettacolare di un non-sense sociologico che oggi non miete più vittime, finalmente.
Voto 7.

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Profilo Autore

Gina Sorace

Gina Sorace nata a Bari nel 1980, si laurea a 22 anni in giurisprudenza per poi proseguire con studi classici ed ingegnieristici. Parla fluentemente 17 lingue e il suo sogno è conseguire la laurea in scienze religiose. Vive per leggere e anche un po’ il contrario. Ha scritto 4 libri

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