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    Home»Pari opportunità»Donne e diritto»Prima che si chiuda la legislatura, si revisioni il rito abbreviato
    Donne e diritto

    Prima che si chiuda la legislatura, si revisioni il rito abbreviato

    simonasforzaBy simonasforza05/12/2017Updated:05/12/20171 commento5 Mins Read
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    La legislatura si sta per chiudere. Insieme ad altri provvedimenti che rischiano di non vedere l’approvazione, c’è questa riforma del rito abbreviato che potrebbe non essere più applicabile ad alcuni reati particolarmente gravi e che prevedono l’ergastolo. Per questo abbiamo pensato a questa lettera al Presidente del Senato Pietro Grasso. Pensiamo che questa correzione vada nell’interesse trasversale, generale: non va assolutamente rinviata.

    ***

    Alla cortese attenzione del Presidente del Senato Pietro Grasso

    Oggetto: richiesta di accelerazione iter per revisione rito abbreviato

    Egregio Presidente,

    Le scriviamo questa lettera, consapevoli che siamo alle battute finali della XVII Legislatura e che vi sono diversi provvedimenti di cui viene richiesta l’approvazione. Tra questi non possiamo non sottoporre alla Sua attenzione, quello che potrebbe rispondere alle istanze e alle sollecitazioni di diversi soggetti, nonché ad interessi trasversali e diffusi tra la popolazione italiana. Il progetto di legge 4376, contenente “Modifiche all’articolo 438 del codice di procedura penale, in materia di inapplicabilità e di svolgimento del giudizio abbreviato”, presentato il 21 marzo 2017, è passato in prima lettura alla Camera il 28 novembre scorso ed è stato trasmesso al Senato. Con questa norma si prescrive di escludere il giudizio abbreviato, che in caso di condanna, consente di ottenere l’abbattimento di un terzo della pena, nei procedimenti connessi ad alcuni gravi delitti, quali i crimini per i quali è prevista la pena dell’ergastolo. Qualora si superasse lo scoglio del Senato, il rito abbreviato non potrà più essere applicato a reati come strage, omicidio premeditato, violenze sessuali, tratta di persone e sequestro di minori o a scopo estorsivo con morte dell’ostaggio. Questo salvo che l’imputato non subordini la richiesta “a una diversa qualificazione dei fatti o all’individuazione di un reato diverso”.

    Appare evidente che la scelta del Legislatore di introdurre il rito abbreviato per snellire e velocizzare i processi, ha causato non poche distorsioni in termini di giustizia, perché si sono moltiplicati i casi in cui, proprio grazie agli sconti previsti, si sono ridotte all’osso le pene anche per reati gravi e con ricadute pesantissime. Una conseguenza del genere ha conseguentemente indebolito, agli occhi dei più, la funzione di prevenzione, di dissuasione e di difesa sociale della pena.

    Qualsiasi tipo di pena chiaramente non riuscirà a riportare in vita una persona, non cancellerà una violenza subita, ma dovrebbe dare la misura di come il sistema giudiziario italiano consideri determinati crimini e reati. L’entità della pena prevista per un reato contribuisce ad attribuire il giusto peso e gravità a determinati comportamenti lesivi. Se viene meno questa caratteristica in molti potrebbero sentirsi legittimati o protetti dal sistema giudiziario, come anche dal Legislatore che consente assottigliamenti anche consistenti delle pene. La certezza della pena e il rispetto delle vittime non possono essere lesi al prezzo di snellire la macchina della giustizia.

    Il suindicato progetto di legge era stato già presentato nel 2013 ma, dopo essere passato alla Camera nel luglio 2015, non ebbe accoglienza favorevole al Senato. Oggi i tempi, prima della fine della legislatura, sono assai ridotti e rischiano di interrompere l’iter di una norma che potrebbe aiutare a correggere quelle suindicate distorsioni. Per questo chiediamo che si acceleri l’iter del DDL 2989 – giunto al Senato il 30 novembre scorso ed in attesa di assegnazione alla competente Commissione – e che si trovi la soluzione più idonea e rapida per non far decadere questa proposta come già in passato. Una di queste strade potrebbe essere la valutazione dell’applicazione del regolamento del Senato relativamente all’assegnazione dei disegni di legge in commissione deliberante. Sarebbe un vero peccato chiudere i lavori del Parlamento rinviando alla nuova legislatura il riavvio dell’iter di una norma siffatta, per l’ennesima volta.

    Occorre che si trovi un equilibrio che salvaguardi da un lato i diritti delle vittime e dei loro familiari e dall’altro quelli dell’imputato. Occorre che la verità sia accertata e che sia fatta giustizia piena, cosa che senza un dibattimento rischia di non accadere del tutto, come necessita oltremodo per i crimini più efferati, soprattutto nella loro considerazione sociale. Pensiamo ai femminicidi ed alle violenza sessuali, reati verso i quali è particolarmente alta la nostra attenzione. L’occupazione simbolica del Parlamento da parte delle donne lo scorso 25 novembre dovrebbe avere delle ricadute concrete, volte a sollecitare una più precisa considerazione delle loro istanze, che necessitano di un ascolto e soluzioni capaci di sanare quanto ancora non funziona adeguatamente. Nella coscienza che una conseguenza del genere spesso va a ledere profondamente le vite delle sopravvissute e il loro desiderio di giustizia, come anche incide indelebilmente le sorti dei familiari delle donne uccise di femminicidio.

    Ci auguriamo che si trovi la volontà politica di concludere la legislatura con un provvedimento che possa andare in questa direzione, affinché non decada ancora una volta un tentativo di riportare un equilibrio nel sistema e non si rinvii qualcosa che potrebbe cambiare la sostanza di tanti processi e giudizi. Alla Camera si è riusciti a trovare la convergenza di più parti politiche, evidenziando in siffatto modo come il tema sia condiviso e percepito come urgente da molti. Manca il passo successivo al Senato ed è nostro più vivo auspicio che esso avvenga repentinamente, nella più sentita consapevolezza della sua impellente necessità.

    Il gruppo Chi Colpisce Una Donna, Colpisce Tutte Noi

    femminicidio Pietro Grasso rito abbreviato Senato stalking stupro tratta
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    simonasforza
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    Blogger, femminista e attivista politica. Pugliese trapiantata al nord. Equilibrista della vita. Felicemente mamma e moglie. Laureata in scienze politiche, con tesi in filosofia politica. La scrittura e le parole sono sempre state la sua passione: si occupa principalmente di questioni di genere, con particolare attenzione alle tematiche del lavoro, della salute e dei diritti.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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