Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Il “mio” Salone
    • Elvira Caputi Iambrenghi e la conservazione e il restauro dei beni culturali
    • Fuori
    • Lo studio delle lingue porta dappertutto
    • Ode al puro amore tra due creature
    • L’isola degli idealisti
    • Black Tea 
    • Mission impossible: the dead reckoning
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Il “mio” Salone

      By Lucia Tilde Ingrosso23/05/20250
      Recent

      Il “mio” Salone

      23/05/2025

      Fuori

      22/05/2025

      Ode al puro amore tra due creature

      20/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Parità di genere»La spettatrice»Stato Civile – L’amore è uguale per tutti
    La spettatrice

    Stato Civile – L’amore è uguale per tutti

    Daniela AstreaBy Daniela Astrea05/11/2016Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    stato-civile
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Sono anni che nel panorama televisivo italiano (e statunitense) i matrimoni fanno la parte del leone Stato Civile- L’amore è uguale per tutti. Si tratta di sei puntate nelle quali vengono narrate le unioni civili in Italia, quelle che sono avvenute dopo l’approvazione della legge Cirinnà.

    Da quelli in diretta – con tanto di sottoscrizione della promessa davanti alle telecamere – a quelli tra perfetti sconosciuti che si sposano senza essersi mai visti prima prendendo parte a un vero e proprio esperimento sociale. Passando per “l’indotto” costituito dalla ricerca di abiti da sposa, dal focus sul lavoro del wedding planner oppure i confronti tra buffet e la messa in palio di viaggi di nozze in luoghi esotici, non c’è rete che non proponga un format nostrano o d’adozione che riguardi spose e sposi.
    Anche i matrimoni “napoletani” del Boss delle cerimonie possono annoverarsi tra questa tipologia di show: nel caso specifico si tratta di una rivisitazione assai trash delle tipiche usanze campane, un po’ come se fossimo di fronte alla versione italiana di un matrimonio gipsy (anche questo fenomeno è ampiamente documentato da infinite puntate made in USA).

    È indubbio che nelle fasce orarie predilette da persone anziane o telespettatrici questa tipologia di programma vada alla grande. Non so con quanto riscontro di audience, tuttavia la sovrabbondanza di programmi clone mi fa supporre che un certo pubblico affezionato ci sia, vista la spietata rapidità con cui i flop vengono ritirati dai palinsesti.
    Annunciata con pochissimi spot, giovedì 3 novembre in seconda serata su Rai 3, è andata in onda la prima puntata di Stato Civile- L’amore è uguale per tutti.
    Il titolo è tutto un programma, mi pare il caso di dirlo!
    Si tratta di sei puntate nelle quali vengono narrate le unioni civili in Italia, quelle che sono avvenute dopo l’approvazione della legge Cirinnà.
    Rispetto la scelta dell’orario (23,15 e oltre) perché penso sia una forma di precauzione verso i telespettatori minori, ma mi preme dire che fosse per me l’avrei trasmesso tranquillamente in prima serata. Noi che siamo abituate a vederci rifilare tristi show con starnazzanti ex soubrette che mostrano sederi e caratteracci, non possiamo certo trovare oltraggioso o discutibile un prodotto del genere. Giuro, era da tempo che non si vedeva rappresentato l’amore con tanta sobrietà e delicatezza. Il reportage è snello e vivace, privo di inquadrature moleste o ricerche spietate di esibizionismo e carnevalate. E già questo è garanzia di qualità. Poi si trattano le storie d’amore (nella prima puntata: due trentacinquenni e una coppia di settantenni insieme da oltre cinquanta anni) con uno sguardo veritiero e non edulcorato e ciò fa arrivare il messaggio diritto al bersaglio.

     
    Solo questo.
    Le emozioni sono legate ai racconti di vita dei protagonisti e di chi li circonda: la nonna centenaria che prega o i nipoti unici rappresentanti di famiglie che hanno allontanato i due neosposi da mezzo secolo per non condividere la loro “vergogna”. Insomma, sono storie ordinarie che però si è sempre evitato di narrare senza che fossero gravate dal peso di censure varie o giudizi moraleggianti.
    E qui arriva il bello: nel racconto nudo e crudo quel che risalta è l’assoluta similitudine di innamoramenti, scelte di vita e problemi pratici di qualsiasi tipologia di coppia, sposata in chiesa o in comune, etero o gay.
    Una piacevole visuale su un qualcosa che non è passato sotto silenzio, né bisogna dare per scontato fosse stato, a suo tempo, recepito e compreso appieno da cittadine e cittadini nelle sue successive implicazioni.
    È di appena qualche giorno fa la tremenda affermazione di un prete in onda su Radio Maria che ha spiegato l’arrivo dei terremoti come dovuto a una punizione divina che l’Altissimo avrebbe deciso di inviare sul nostro Paese proprio a causa delle unioni civili. Pur con la presenza di migliaia di commenti e articoli contrari alla spiegazione a dir poco offensiva e bigotta, non va taciuto che un nutrito numero di persone persevera nell’opporsi a questa legge ritenendola foriera di un decadimento morale inarrestabile e gravissimo.
    Ecco, a loro consiglierei di guardare anche una sola puntata di Stato Civile, giusto perché parlare per partito preso di quel che non si conosce non ha mai dato grandi frutti né portato progresso o cambiamenti essenziali. Solo privandoci di etichette e paraocchi riusciremo a stare al passo coi tempi!

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Daniela Astrea

    Daniela Astrea - laureata in Filosofia con un tesi in Studi di genere, si occupa da anni di studi femministi in vari campi: cinema, letteratura, arte. Ha organizzato eventi, fatto parte di collettivi, lavorato in un’agenzia pubblicitaria come copywriter, pubblicato saggi e articoli sulla storia delle donne.

    Related Posts

    Così è se vi pare a Sanremo

    03/02/2022

    Quando si vuole fare l’attrice

    13/12/2021

    Claudia Nicolazzo e la fiction Cuori

    04/11/2021
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
    Post su Instagram 18029131973428370 Post su Instagram 18029131973428370
    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK