Parliamo tanto di subprime ma sappiamo cosa sono?

0

Come è nata questa crisi che sta mettendo in ginocchio così tante aziende, sta rubando così tanti posti di lavoro e rende sempre più misero il nostro futuro?

Nel 2008, negli USA, molti americani, che come noi avevano il mito della casetta di proprietà, si sono rivolti alle banche per chiedere un mutuo anche se non avevano i soldi per pagare le rate. Inaspettatamente, sono stati tutti accontentati. Normalmente una banca concede un prestito solo ed esclusivamente in cambio di cospicue garanzie e unicamente a chi è in grado di dimostrare la propria solvibilità, questo perché vogliono essere certi di recuperare i propri soldi. In questo caso invece, hanno accettato l’alto rischio di sovvenzionare anche chi non poteva permetterselo.

Per questo genere di persone prive di garanzie, i geni finanziari americani, con la loro spregiudicatezza, la passione per il rischio e la totale mancanza di limiti, si sono inventati i famosi mutui subprime di cui certamente avrete sentito parlare.

Con i soldi dati in prestito venivano immediatamente confezionati prodotti finanziari che la banca rivendeva ad altre banche, le quali lo rivendevano ad altrettanti ignari investitori. Questo significa che se tu mi devi dei soldi, e io so che non me li darai, rivendo ad altri il tuo debito. Gli altri mi pagano ed io non sono più esposta verso di te. Se tu non sarai in grado di rimborsarmi, a me non interesserà nulla, tanto ho già riavuto quanto mi devi da qualche malaugurato investitore che non sa cosa gli ho venduto.

Le banche, quindi, non avevano alcun interesse a verificare le credenziali dei nuovi proprietari di casa perché riuscivano ad arricchirsi comunque. Peccato che lo facessero sulla pelle di milioni di americani all’ oscuro che il loro sogno appena realizzato stesse per costare loro ben più del mutuo agevolato appena concesso. All’ inizio tutto girava alla perfezione, i prezzi delle case continuavano a salire e ciò garantiva il continuo giro di “titoli” ad alto rischio legati ai mutui subprime. Ma non appena le abitazioni hanno iniziato a deprezzarsi, le banche che detenevano i crediti relativi a questo tipo di mutui non sono state più in grado di rivenderli ritrovandosi di colpo senza alcuna liquidità. La banca più esposta, la Lehman Brothers, ha dovuto dichiarare fallimento il 15 settembre 2008, rischiando di trascinare nella sua scia non solo molte altre banche, ma anche tutto il sistema finanziario americano. Questo, per quelle di voi che credessero ancora che gli uomini siano degli ottimi investitori, dimostra che se al vertice della banca ci fossero state le donne, probabilmente la Lehman Sisters oggi si troverebbe ancora saldamente al suo posto.

Potereconomico.com è una società con sede a Milano che ha fatto dell’educazione finanziaria rivolta alle donne il proprio credo e lotta quotidianamente per sconfiggere l’ignoranza economica che porta inesorabilmente le donne a rovinarsi con le proprie mani. Con Dol’s Magazine pubblica regolarmente “pillole” di finanza personale per debellare la scarsa cultura finanziaria ancora oggi presente in Italia.

CONDIVIDI

Profilo Autore

Cristina Perciaccante

Bolognese di nascita, milanese d’adozione dopo il diploma di “addetta alla segreteria e direzione d’albergo” consegue la maturità tecnica da privatista in due anni. Lavora per società del calibro di Eni, Montedison, BNP Gestioni, Lazard, Kpmg fino al 2002, anno in cui decide di prendersi un anno sabbatico per seguire la figlia di sei anni. Inizia ad investire per gioco diventando così brava che ancora oggi, dopo 13 anni, non è più tornata a fare la dipendente. Per migliorare la conoscenza del settore si forma sul campo con insegnanti del calibro di Robert e Kim Kiyosaki, Suze Orman, Harv Ecker e tanti altri. Nel 2014 fonda a Milano la sua società “Potereconomico.com” dove trasmette la propria esperienza a tutte le persone che vogliono seguire il suo percorso verso la libertà finanziaria. Ha scritto due libri: uno dedicato alla donne che si intitola “Come sposare il Re del Mondo” e uno per tutti, dal titolo “Non accettare diamanti dagli sconosciuti”, reperibili scrivendole a info@potereconomico.com. Collabora con Dol’s Magazine, Il Portale delle Donne e Donna in Affari. Ha appena vinto il prestigioso premio “Donne che ce l’hanno fatta – edizione Expo 2015”. Tiene corsi in tutta Italia sugli investimenti in azioni, obbligazioni, oro, argento e diamanti.

Lascia un commento


− 8 = zero