Alfabetizzazione finanziaria

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La banca fallisce? Paga solo chi è finanziariamente analfabeta!

L’ennesimo episodio che racconta quanto siano creduloni gli italiani ha appena colorato le cronache nazionali: 4 banche sono fallite trascinando sul lastrico migliaia di piccoli risparmiatori. Come al solito si tratta di gente che è stata facile preda di consulenti finanziari disonesti, alla quale si è affidata nel pieno della propria ignoranza.

Ignoravano, infatti, il significato del termine “subordinato” così come in passato ignoravano il termine “derivato” e si erano riempiti di obbligazioni Parmalat, Argentina e via discorrendo.

È proprio vero che la storia non insegna!

Ancora una volta, il popolo dei risparmiatori si è comportato come da manuale, preferendo non istruirsi finanziariamente e lasciando che fossero altri a consigliare loro come investire i risparmi di una vita.

Per risparmiare tempo (e quel poco denaro) che costerebbe acquistare un minimo di conoscenza finanziaria si è deliberatamente scelto di veder andare in fumo il proprio futuro.

Ormai anche i sassi hanno capito che i consulenti bancari fanno il mestiere per il quale sono pagati: far guadagnare le banche. E che le banche perseguano il proprio profitto a scapito di quello dei correntisti è chiaro a chiunque, ma ancora una volta l’italiano medio non lo sa o finge di non saperlo. E alla fine il suo ignorare viene ripagato lasciandolo senza il becco di un quattrino.

Un bel costo, visto che con una manciata di euro avrebbe potuto documentarsi leggendo un libro o iscrivendosi a un corso. Ma per spese del genere non ci sono mai sufficienti fondi, si preferisce investire nella più beata ignoranza e parole come “derivati”, “sottostanti” e “subordinati” non si notano nemmeno prima di apporre le firme sui moduli bancari, convinti come sempre di saperci fare.

Finché la cultura finanziaria personale resterà a questi livelli, finché la gente si sentirà furba perché ha risparmiato quattro lire nella propria istruzione e crede di poter contare su “esperti” che li consigliano al meglio, sono sicura vedremo sempre più spesso verificarsi situazioni del genere.

E domani potrebbe toccare a te!
Potereconomico.com è una società con sede a Milano che ha fatto dell’educazione finanziaria rivolta alle donne il proprio credo e lotta quotidianamente per sconfiggere l’ignoranza economica che porta inesorabilmente le donne a rovinarsi con le proprie mani. Con Dol’s Magazine pubblica regolarmente “pillole” di finanza personale per debellare la scarsa cultura finanziaria ancora oggi presente in Italia.

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Profilo Autore

Cristina Perciaccante

Bolognese di nascita, milanese d’adozione dopo il diploma di “addetta alla segreteria e direzione d’albergo” consegue la maturità tecnica da privatista in due anni. Lavora per società del calibro di Eni, Montedison, BNP Gestioni, Lazard, Kpmg fino al 2002, anno in cui decide di prendersi un anno sabbatico per seguire la figlia di sei anni. Inizia ad investire per gioco diventando così brava che ancora oggi, dopo 13 anni, non è più tornata a fare la dipendente. Per migliorare la conoscenza del settore si forma sul campo con insegnanti del calibro di Robert e Kim Kiyosaki, Suze Orman, Harv Ecker e tanti altri. Nel 2014 fonda a Milano la sua società “Potereconomico.com” dove trasmette la propria esperienza a tutte le persone che vogliono seguire il suo percorso verso la libertà finanziaria. Ha scritto due libri: uno dedicato alla donne che si intitola “Come sposare il Re del Mondo” e uno per tutti, dal titolo “Non accettare diamanti dagli sconosciuti”, reperibili scrivendole a info@potereconomico.com. Collabora con Dol’s Magazine, Il Portale delle Donne e Donna in Affari. Ha appena vinto il prestigioso premio “Donne che ce l’hanno fatta – edizione Expo 2015”. Tiene corsi in tutta Italia sugli investimenti in azioni, obbligazioni, oro, argento e diamanti.

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