Cicale o formiche?

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La probabilità di vincere al gioco è una su 622 milioni. Meglio far lavorare i soldi che illudersi di vincerli alla lotteria.

 

Una crisi si è rubata, non abbiamo capito nemmeno noi bene quando, il nostro sogno di vivere in una bella casa in una zona elegante, di possedere un’auto di lusso, di garantire ai nostri figli una vita migliore, di andare in pensione con denaro sufficiente per fare ciò che vogliamo, quando vogliamo. E noi cosa facciamo? Invece di imparare come affrontare il problema istruendoci finanziariamente, ancora ci illudiamo di vincere alla lotteria.

I dati parlano chiaro: nei primi 4 mesi del 2015 l’industria del gioco ha fruttato all’Erario un miliardo di euro di entrate al mese!
Non ci accontentiamo di giocare i numeri al lotto, di compilare la schedina, di puntare su cavalli e raschiare gratta e vinci: tentiamo di vincere a Win for Life, come se quei 4 spiccioli potessero realmente cambiare la nostra vita per sempre.
Nessuno di noi si rende conto che la probabilità di vincere al gioco è una su 622 milioni, che significa, più o meno, una persona su tutta la popolazione europea.
Se soltanto calcolassimo quanto ci renderebbe di interessi un miliardo di euro al mese resteremmo allibiti.
E poco importa se ognuno di noi getta nel gioco solo pochi euro al mese. Anche quelli, messi da parte ed investiti, alla fine farebbero la differenza.
Ma siamo italiani, viviamo di sogni e di speranze, ci piace non pensare al peggio e, quindi, non affrontarlo mai. Ci illudiamo che la fortuna possa cambiare di colpo le nostre tristi vite. È molto più semplice che darsi da fare e perdere del tempo a istruirsi per costruire la nostra fortuna.
Siamo in estate e mai come ora dovrebbe tornarci alla mente la favola della cicala e la formica. Se continueremo a fare le cicale finiremo esattamente come il povero insetto della storia.
Anche se oggi il sole splende, l’inverno non è poi così lontano. Io ci farei un pensiero.

Potereconomico.com è una società con sede a Milano che ha fatto dell’educazione finanziaria rivolta alle donne il proprio credo e lotta quotidianamente per sconfiggere l’ignoranza economica che porta inesorabilmente le donne a rovinarsi con le proprie mani. Con Dol’s Magazine pubblica regolarmente “pillole” di finanza personale per debellare la scarsa cultura finanziaria ancora oggi presente in Italia.

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Profilo Autore

Cristina Perciaccante

Bolognese di nascita, milanese d’adozione dopo il diploma di “addetta alla segreteria e direzione d’albergo” consegue la maturità tecnica da privatista in due anni. Lavora per società del calibro di Eni, Montedison, BNP Gestioni, Lazard, Kpmg fino al 2002, anno in cui decide di prendersi un anno sabbatico per seguire la figlia di sei anni. Inizia ad investire per gioco diventando così brava che ancora oggi, dopo 13 anni, non è più tornata a fare la dipendente. Per migliorare la conoscenza del settore si forma sul campo con insegnanti del calibro di Robert e Kim Kiyosaki, Suze Orman, Harv Ecker e tanti altri. Nel 2014 fonda a Milano la sua società “Potereconomico.com” dove trasmette la propria esperienza a tutte le persone che vogliono seguire il suo percorso verso la libertà finanziaria. Ha scritto due libri: uno dedicato alla donne che si intitola “Come sposare il Re del Mondo” e uno per tutti, dal titolo “Non accettare diamanti dagli sconosciuti”, reperibili scrivendole a info@potereconomico.com. Collabora con Dol’s Magazine, Il Portale delle Donne e Donna in Affari. Ha appena vinto il prestigioso premio “Donne che ce l’hanno fatta – edizione Expo 2015”. Tiene corsi in tutta Italia sugli investimenti in azioni, obbligazioni, oro, argento e diamanti.

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