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    Home»Vie e disparità»Toponomastica femminile per le strade di Lisbona (parte I)
    Vie e disparità

    Toponomastica femminile per le strade di Lisbona (parte I)

    DolsBy Dols03/04/2015Updated:27/02/2016Nessun commento5 Mins Read
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    per-le-strade-di-Lisbona
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    Se ci addentriamo nel dedalo di stradine, viuzze, vicoletti, piazze, viali da cui è composta Lisbona, notiamo, senza meravigliarci poi troppo, che i nomi di questi luoghi sono quasi esclusivamente maschili.

    Di Debora Ricci

    “Lisboa menina e moça…”, ragazza e bambina, recita una nota canzone di Carlos de Carmo, grande interprete del tipico genere musicale portoghese, il fado, patrimonio mondiale dell’UNESCO. La città, adagiata su sette colline come Roma, venne fondata – racconta la leggenda – da Ulisse che le dette il nome di Olisippo ed è affacciata sul fiume Tejo, così ampio da sembrare già oceano. In seguito alla ricostruzione razionale e geometrica voluta dal Primo Ministro, il Marques de Pombal dopo il terremoto del 1755 che la distrusse, Lisbona è oggi un intrecciarsi di tradizioni e di modernità.
    rua-edith-cavel-placaSe ci addentriamo nel dedalo di stradine, viuzze, vicoletti, piazze, viali da cui è composta Lisbona, notiamo, senza meravigliarci poi troppo, che i nomi di questi luoghi sono quasi esclusivamente maschili. Ricordano gli eroi di battaglie vittoriose, re, nobili, ministri, ma anche attori, cantanti… come se fossero esistiti solo uomini, come se la città fosse essa stessa un gigante adagiato sulle sue sette colline, come se nessuna donna avesse lasciato il segno per qualche gesto eroico o qualche scoperta importante.

    Analizziamo allora, in più puntate, la situazione di Lisbona per riportare a galla memorie di donne ormai disperse. Ci occuperemo della presenza di nomi femminili nelle strade e nei vari luoghi della città durante il periodo repubblicano, quello della lunga dittatura fascista, quello della liberazione avvenuta il 25 aprile del 1974 e quello degli ultimi decenni del 1900 e i primi 15 anni del 2000.

    Il periodo repubblicano

    Durante la I Repubblica le donne cominciano a partecipare più attivamente alla vita sociale e politica del Paese e della città, e questo si riscontra nell’aumento di nomi femminili presenti nella toponomastica lisboeta, nomi spesso attribuiti anche grazie al contributo delle donne che facevano parte della Commissione di Toponomastica o che erano presenti nel Consiglio Comunale della città.

    rua-josefa-de-obidosIn quest’epoca avevano diritto al voto i capifamiglia e i maggiori di 21 anni che sapessero leggere e scrivere, sottintendendo che ci si riferisse solo a uomini. Ma grazie al fatto che nella legge questa specificazione sul genere non era presente, la medica Carolina Beatriz Ângelo (1877/1911) riuscì ad imporsi dimostrando che, rimasta vedova, era diventata automaticamente la capofamiglia e di conseguenza aveva acquisito il diritto di voto. Diventò così la prima donna a votare in Portogallo. In seguito la legge verrà cambiata proprio per non permettere più certi equivoci. Ammirando l’arguzia e il coraggio di Carolina, che intendeva esercitare un suo diritto, nel 1988 le verrà dedicata una strada.
    Laureatasi in medicina, fu anche la prima chirurga del Paese. Senza alcuna intenzione di lasciare il suo lavoro di medica chirurga e ginecologa, Carolina riuiscì a conciliarlo, oltre che con la famiglia, anche con il suo attivismo politico in difesa dei diritti delle donne. Nome importante del femminismo portoghese, fu infatti lei a fondare nel 1911, insieme ad una collega medica, l’Associazione di Propaganda Femminista, della quale fu anche presidente.

    rue-irene-lisboaLa Lisbona Repubblicana attribuisce 14 toponimi femminili tra i quali troviamo eroine, rappresentanti dei mestieri tradizionali, una pittrice, una cantante d’opera, un’attrice e una scrittrice.
    Tra le eroine ricordiamo l’infermiera inglese della Croce Rossa Edith Cavell (1865-1915) fucilata a Bruxelles dall’esercito tedesco il 12 ottobre del 1915. 17 giorni dopo la sua morte il Comune di Lisbona le dedicherà una strada in una zona in cui alcuni anni dopo si renderà omaggio alle infermiere della Grande Guerra dando il loro nome ad altre strade, inclusa una dedicata a tutte loro, Rua das Enfermeiras da Grande Guerra, eroine morte nell’adempimento delle loro funzioni durante la Prima Guerra Mondiale.
    Josefa de Óbidos (1630- 1684) è il nome con il quale è conosciuta la pittrice Josefa D’Ayala, forse perché il padre era di Óbidos, cittadina medioevale poco lontano da Lisbona. Artista poliedrica, si dedicò oltre alla pittura, con cui ritraeva per lo più immagini di santi, allegorie, nature morte e ritratti, anche alle stampe, alle ceramiche, alle composizioni floreali e al disegno di abiti. È ritenuta la più importante pittrice portoghese del Seicento. Le sue opere si trovano presenti nelle chiese e nei musei di tutto il Paese. A Lisbona sono esposte nel Museo di Arte Antica.

    Lisbona_LuisaTodi_EmanuelaFlora
    Lisbona_LuisaTodi_EmanuelaFlora

    Alla cantante lirica Luisa Todi (1753- 1833) venne dedicata una strada nel 1917.
    Cominciò la sua carriera a 14 anni nel Teatro do Bairro Alto con Il Tartufo di Moliere. Qualche anno dopo si sposò con l’italiano Francesco Saverio Todi, violinista nell’orchestra dello stesso teatro, con il quale avrà sei figli.
    Dopo il matrimonio cominciò la sua carriera internazionale, un po’ anche per obbligo perché, sotto il regno di D. Maria II, alle donne non era permesso di cantare in pubblico. Luisa Todi cominciò così a viaggiare e a mostrare il suo talento nei teatri più importanti del mondo. Diventata molto famosa, venne richiamata in Portogallo per cantare, con un’autorizzazione speciale, davanti alla corte portoghese. Con le invasioni francesi, iniziate nel 1811, si stabilì a Lisbona dove morirà all’età di 80 anni.

     

    debora-ricciDebora Ricci

    Coordinatrice e docente di Lingua e Linguistica italiana all’Università di Lisbona. Dottoranda e ricercatrice in Sociolinguistic/Women’s and Gender Studies presso la stessa Università.

    Si occupa, anche organizzando e partecipando a convegni, di studi femminili, di didattica della lingua in un’ottica di genere e di decodificazione di immagini pubblicitarie distorte.

    Fa parte del Comitato Scientifico della collana Donne nella storia. Riflessi di inchiostro per la casa editrice Aracne, Roma. Collabora con l’Associazione Toponomastica Femminile per la quale ha contribuito con diversi articoli sulla toponomastica femminile a Lisbona. Tra le pubblicazioni da ricordare (2015) Il genere fra le righe in AA VV, La grammatica la fa…la differenza, ed. mammeonline; (2016) Sul gender e altre bizzarre teorie e L’isola che non c’è: il sessismo tra visibilità deviante e invisibilità che cancella in AAVV, Sguardi differenti, ed. mammeonline.

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
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