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    Home»Vie e disparità»Itinerario toscano sulle tracce delle patriote risorgimentali
    Vie e disparità

    Itinerario toscano sulle tracce delle patriote risorgimentali

    DolsBy Dols23/03/2015Updated:03/03/2016Nessun commento6 Mins Read
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    BuggianoPT-Castello-via-Regina-Margherita-Laura-Candiani.
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    Per il 2015 In Toscana si stanno organizzando convegni e mostre, si pubblicano libri…

    di Laura Candiani

    Il 2015 offre a storici e storiche ben tre opportunità di celebrazioni: si ricordano infatti il 70° della Liberazione, il 100° dell’intervento dell’Italia nella I guerra mondiale e il 150° di Firenze capitale. In Toscana si stanno organizzando convegni e mostre, si pubblicano libri, si aprono archivi, si riscoprono eventi e personaggi dimenticati. A Firenze in particolare una ricca serie di manifestazioni celebra il breve periodo in cui la città fu capitale (dal 1865 ai primi del 1871), evento che molti fiorentini dell’epoca reputarono “una tazza di veleno” (come ebbe a dire Bettino Ricasoli), ma che trasformò radicalmente il tessuto urbano con il piano Poggi e portò una indubbia modernizzazione. Nella toponomastica toscana, quel periodo e l’intero Risorgimento (iniziando dalle “Repubbliche sorelle” di fine Settecento per arrivare a Roma capitale) sono onnipresenti grazie alle figure immortali dei “padri della patria”: Cavour, Garibaldi, Mazzini, Vittorio Emanuele II, i fratelli Bandiera, Pisacane, Cattaneo, Manin, Gioberti e molti ancora; sono ovunque ricordate le epiche battaglie – Mentana, Custoza, Calatafimi, Solferino, Curtatone e Montanara – e alcune località simboliche: Teano o Villafranca, ad esempio. Per quanto riguarda le donne invece la memoria è breve e lacunosa, con curiose presenze e incredibili assenze.

    A Siena si ricorda una popolana (sconosciuta ai più): Baldovina Vestri, contradaiola della Torre, coraggiosa garibaldina, mentre le martiri della Repubblica Partenopea Luisa Sanfelice ed Eleonora Fonseca Pimentel sono presenti a Firenze e a San Miniato (PI), anche se con la Toscana non ebbero alcun legame, come pure Adelaide Bono Cairoli (ricordata a Castell’Azzara-GR). Cristina Trivulzio di Belgiojoso, attivissima a Roma e in Lombardia, instancabile nelle sue mille iniziative e nei suoi viaggi avventurosi, è presente a Firenze e a San Casciano Val di Pesa (FI). La bellissima cugina di Cavour, tessitrice di trame politiche grazie alla sua avvenenza straordinaria, Virginia Oldoini contessa di Castiglione , che pure era nata Firenze da madre fiorentina, è ricordata invece solo a Chiusi (SI). La stessa Anita Garibaldi, che più delle altre patriote è presente nella toponomastica italiana, in Toscana gode di un ricordo sporadico (Prato, Livorno, Piombino, Radicofani).

    caterina_franceschi
    caterina_franceschi
    Cristina di Belgioioso
    Cristina di Belgioioso
    Eleonora_Fonseca_Pimentel
    Eleonora_Fonseca_Pimentel

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Un discorso a sé merita Margherita di Savoia, prima regina dell’Italia unita, giovanissima sposa del cugino Umberto nel 1868, proprio quando Firenze era la capitale; come è risaputo, è in assoluto il personaggio storico italiano che ha avuto più omaggi, dei generi più svariati. Anche la

    FIRENZE_CRISTINAdiBELGIOIOSO_1.SilviaLelli
    FIRENZE_CRISTINAdiBELGIOIOSO_1.SilviaLelli

    toponomastica la ricorda un po’ ovunque; tuttavia nell’autunno 1943 i Prefetti italiani inviarono ai Comuni una specifica raccomandazione di cancellare le tracce della famiglia Savoia, così accadde che in molti luoghi (ad esempio Ponte Buggianese-PT) le intitolazioni via Umberto I, Vittorio Emanuele II, regina Margherita furono rapidamente sostituite e mai più ripristinate. È ancora presente tuttavia a Viareggio (con il bellissimo viale a mare), Lucca, Altopascio-LU, Buggiano Castello-PT, Grosseto, S. Vincenzo-LI, Sinalunga-SI, Casciana Terme-PI e poche altre località. Da questo breve itinerario emergono soprattutto le assenze: le patriote che animarono i salotti fiorentini, che ospitarono gli esuli e ne diffusero le idee, che scrissero, raccolsero fondi, cucirono bandiere e camicie, che incoraggiarono figli e mariti a combattere, che promossero l’educazione delle nuove generazioni di donne non sono ricordate da nessuna parte. Alcune nacquero o vissero a lungo in Toscana e vi morirono, dopo aver magari rischiato la vita sulle barricate di Roma o Milano e aver imbracciato il fucile a fianco di Garibaldi in Sicilia; altre si dedicarono con abnegazione alla causa in cui profusero ogni sforzo e riversarono i propri patrimoni, finendo spesso povere, sole e dimenticate. Fra le intellettuali del periodo, l’unica ricordata in Toscana (a Firenze) è Caterina Franceschi Ferrucci, nome oggi un po’ in ombra ma all’epoca donna di spicco, patriota giobertiana senza tentennamenti, orgogliosa degli uomini della famiglia che erano andati a combattere; ma le altre?

    Firenze Caterina Franceschi Ferrucci_Laura Ciuccetti
    Firenze Caterina Franceschi Ferrucci_Laura Ciuccetti

    L’elenco potrebbe essere molto lungo, iniziando con le inglesi trasferite in Toscana come Louisa Grace Bartolini (residente a Pistoia), la celebre poetessa Elizabeth Barrett Browning, Giorgina Craufurd Saffi (nata a Firenze da famiglia di origini scozzesi e divenuta moglie del patriota Aurelio Saffi). A Firenze, fra mille difficoltà, trascorse l’ultima parte della vita la giornalista e crocerossina dei Mille Jessie Meriton White,che Mazzini aveva ribattezzato “Miss Uragano” ; i suoi 143 articoli comparsi sul “Daily News”, le sue corrispondenze da New York, le sue inchieste sui carusi siciliani e sulle miserie di Napoli, le sue biografie, le 35 cassette di documenti ed epistolari, i suoi 12 volumi attendono ancora di essere studiati nei depositi del Vittoriano. Per un breve periodo vi abitò anche Rosa (Rosalia) Montmasson, l’unica donna ufficialmente arruolata fra i Mille, ricordata da una lapide. Qui vissero la poetessa estemporanea Giannina Milli e le intellettuali Amelia Sarteschi ed Erminia Fuà Fusinato (moglie del poeta e patriota autore dei celeberrimi versi di “L’ultima ora di Venezia”). Qui è sepolta la garibaldina Antonia Masanello che si era travestita da uomo per poter combattere e per il suo coraggio in battaglia aveva ottenuto il grado di caporale. Da qui passarono e lasciarono tracce profonde le straordinarie compagne di uomini straordinari , come Giuditta Bellerio Sidoli e Sara Levi Nathan, entrambe legate a Mazzini, che tuttavia rifuggirono il semplice ruolo di “amiche o compagne di”, ma furono coraggiose nelle scelte – spesso audaci e controcorrente, intraprendenti e autonome nelle idee e nelle iniziative. A Lucca e a Pistoia meriterebbe un ricordo la presenza di patriote che si impegnarono nell’educazione delle donne (Luisa Amalia Paladini e Giulia Civinini Arrighi), entrambe titolari ancora oggi di due istituti scolastici .

    Su tutte queste donne, e molte altre certamente, la Toscana ha steso un velo di totale oblio, tanto che neppure i rinnovati studi per il 150° dell’Unità – nel 2010-11- hanno riportato il giusto ricordo e la piena rivalutazione storica; oggi può sembrare illusorio immaginare che qualche Comune intenda colmare le lacune e rimediare alle dimenticanze, ma almeno vale la pena di lanciare un appello: se le donne italiane oggi hanno coscienza dei propri diritti, lo devono in buona parte alle generose patriote di due secoli fa che indicarono loro la strada.
    “Vogliano le donne felici dei tempi a venire rivolgere il pensiero alle umiliazioni delle donne che le precedettero nella vita, e ricordare con qualche gratitudine i nomi di quelle che loro apersero e prepararono la via alla non mai prima goduta, forse appena sognata felicità .”
    (Cristina Trivulzio di Belgiojoso)

    candianiAutrice:  Laura Candiani – laureata in Lettere,ex insegnante-si occupa di studi storici, cinema, letteratura,ambiente. Dal 2012 è socia e collaboratrice di “Toponomastica femminile” di cui è la referente per la provincia di Pistoia e per cui scrive articoli, biografie,reportage; partecipa a convegni,  promuove iniziative e  realizza  pubblicazioni su tematiche “al femminile”( le balie della Valdinievole, le donne del Risorgimento, le intitolazioni). Collabora con varie commissioni Pari Opportunità ed è consigliera della sezione Storia e storie al femminile  dell’Istituto Strorico Lucchese.

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
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