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    Home»Vie e disparità»Tina Merlin
    Vie e disparità

    Tina Merlin

    DolsBy Dols09/02/2015Nessun commento5 Mins Read
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    A Tina Merlin l’intitolazione del nuovo Centro Culturale del Comune di Quarto d’Altino

    di Nadia Cario
    Martedì 20 gennaio, Quarto d’Altino riunisce la Commissione nominata per decidere l’intitolazione del nuovo Centro Culturale con annessa biblioteca. Della Commissione fanno parte, oltre alla Sindaca, la responsabile dei Servizi alla Persona Vania Moras, il bibliotecario Roberto Cesaro, lo storico altinate Piero Calza, lo storico Sergio Sbalchiero, Simona Da Re dirigente del plesso scolastico e la sottoscritta, referente di Toponomastica femminile.

    Nel Comune nessuna strada è intitolata a donne tanto che l’Amministrazione, con a capo la Sindaca Silvia Conte, riconoscendo lo squilibrio ha messo tra gli obiettivi delle proprie azioni quello di intitolate edifici e sale pubbliche a figure femminili degne di nota, attraverso un percorso culturale che chiama in gioco l’intera cittadinanza.
    La prima cittadina di Quarto d’Altino si era già distinta anche per essere stata la pioniera del linguaggio di genere tra le pubbliche amministrazioni. Dopo pochi mesi dalla sua elezione dispose con decreto che in tutti gli atti del Comune venisse adottato un uso rispettoso del genere, tale da rendere visibile la presenza delle donne nelle cariche istituzionali: una necessità di distinguere e dare dignità all’agito femminile nella sfera pubblica.

    Commissione Tina MerlinLo scorso ottobre viene bandito il concorso di idee dal titolo “La cultura parte in Quarto – Diamo un nome al nuovo Centro Culturale” con il patrocinio di ANCI Veneto e la collaborazione di Toponomastica femminile. Il bando invita la cittadinanza a proporre la candidatura di una donna che si fosse distinta per scelte, azioni, attività letteraria, artistica e scientifica, nel campo economico, per l’impegno umanitario e sociale, o per aver concorso nell’ambito della comunità locale a migliorare la qualità della vita. Il concorso si chiude raccogliendo una cinquantina di candidature corredate da dettagliate motivazioni.
    Nelle proposte figurano numerose donne di penna: la poetessa Alda Merini, le scrittrici italiane Grazia Deledda, Oriana Fallaci, Elsa Morante; presenti le letterate straniere – Isabelle Allende, Elisabetta Caminer (scrittrice, editrice e tipografa del ‘700), Anna Frank, Olympe De Gouges – la giornalista Ilaria Alpi, Tina Merlin e Dacia Maraini. Tra le donne di scienza emergono i nomi di Rita Levi-Montalcini, Margherita Hack, Maria Montessori, Maria Sklodowska-Curie e la futura direttrice del CERN Fabiola Gianotti. Non mancano le artiste, quali le pittrici Artemisia Gentileschi ed Emma Ciardi esponente del vedutismo veneto, e figure di altri ambiti, come Teresa Sarti co-fondatrice della ONG Emergency, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Madre Teresa di Calcutta, Cleopatra. La cittadinanza suggerisce inoltre donne di rilevanza locale: Luigia Molinelli che promosse nella seconda metà dell’800 tre asili rurali nella zona e la maestra elementare Maddalena Perazza che insegnò a metà del ‘900 a leggere e a scrivere alle bambine e ai bambini del paese.

    La commissione esprime parere unanime scegliendo la figura di Tina Merlin, nata a Trichiana il 19.08.1926 e morta a Belluno il 22.12.1991, complici le due motivazioni allegate alla proposta:
    “una donna di straordinaria tenacia e libertà intellettuale, che seppe comprendere in anticipo sui tempi il valore della salvaguardia del territorio e l’importanza della protezione ambientale. La memoria del suo comportamento contribuisce a far sì che nel nostro comune, in cui l’acqua ha un valore fondamentale, non si smarrisca il legame con il fiume, con i molti canali che irrigano la terra, con i principi di libertà che Tina Merlin ha sempre invocato e praticato” (Enrico Cerni);
    “una donna che ha lottato con caparbietà e ostinazione per mettere in luce la verità sul disastro ambientale e umano della diga del Vajont. Una donna coraggiosa, in un mondo dominato da uomini, che ha dimostrato che gli interessi economici prevaricano qualsiasi altro sentimento” (Rosanna Carrettin).
    Motivazioni che comprendono il tema forte della salvaguardia del territorio, del suo legame con l’acqua, l’attualissimo tema dell’attività di giornalista e del diritto di informazione, l’aspetto della personalità di questa giornalista ex partigiana, tenace e coraggiosa che ha lottato pagando di persona: viene messa sotto processo per direttissima con l’accusa di “diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico” poiché il 5.11.1959 scrive che “i montanari si sentono minacciati da un grave pericolo per l’esistenza del paese di Erto dove si sta costruendo un bacino artificiale di 150 milioni di metri cubi di acqua”. Viene assolta il 30.11.1960 perché “nell’articolo in questione non si trovano notizie né false, né esagerate, né tendenziose, dato che l’autore si è limitato a riportare uno stato d’animo di preoccupazione e di ansia diffuso fra gli abitanti e che trova la sua giustificazione nelle circostanze” scrive la commissione giudicante. Il disastro del Vajont avviene il 9.10.1963. Il suo libro sulla vicenda dal titolo Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso del Vajont, trova un editore solo nel 1983, dopo vent’anni.

    La commissione sente inoltre il bisogno di parlare approfonditamente delle figure segnalate dalla cittadinanza. Ecco che riaffiorano ricordi, presenze, incontri e collaborazioni… e si sovviene di quando durante l’estate, la maestra Maddalena Perazza trasformava un’aula della scuola in biblioteca, incoraggiava le piccole e i piccoli studenti a leggere, metteva a disposizione i suoi libri, mentre d’inverno creava in casa sua il primo gabinetto di lettura del paese. Prende forma il pensiero condiviso di ricordare in un luogo pubblico questa maestra che si è dedicata a far crescere intere generazioni trasmettendo loro il piacere della lettura e il significato della cultura. La direttrice del plesso scolastico Simona Da Re propone di intitolarle l’Aula Magna della scuola: decisione condivisa e partecipata.
    Una bella esperienza collegiale.

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
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