Danuta, Danka per gli amici, è un’esperta di E-Learning e Formazione aziendale. Laureata alla Cattolica, viene dalla Polonia e lavora da anni presso Alavie Srl di Desio (MB), insieme ad altre/i consulenti qualificati, aiutando aziende e professionisti negli adeguamenti normativi. E’ una delle donne che fanno parte della compagine femminile in azienda, pari all’80%, di cui si è parlato in un articolo precedente, riferendosi a questa come ad una delle poche realtà italiane in cui le donne hanno grande rilievo in tutti i ruoli.
La Formazione, oltre alla Consulenza, è alla base del lavoro di Alavie, che si impegna a garantire ai suoi utenti, oltre ai Modelli Organizzativi ed altra documentazione di legge, le competenze necessarie per mantenere l’impresa sotto controllo nei settori: Sicurezza, Privacy, Antiriciclaggio, Ambiente e Qualità.
Ho posto a Danka 3 domande su come vive la sua professione ed ha risposto con metafore che rivelano la sua passione per questo lavoro, oltre alla consapevolezza della sua responsabilità nel creare percorsi formativi efficaci.
Perché la Formazione?
Perché è irresistibile. L’insegnamento e l’addestramento sono importanti, fanno parte del quotidiano, come recarsi al lavoro, accompagnare i figli a scuola, fare la spesa… La formazione è come andare in montagna – non sei obbligato, ma se lo fai ci devi mettere del tuo. Per raggiungere mete impegnative devi alzarti presto, controllare le tue risorse e pianificare con cura le tappe.
Puoi decidere di non completare il percorso, ma se l’hai pianificato bene, difficilmente rinunci alla meta. Ogni tappa è una scoperta. Quando arrivi ad una cima alta ti sembra di affacciarsi da una finestra magica: d’un tratto vedi tutto, a 360°! E se allunghi lo sguardo, ti accorgi di altre mille “magiche finestre”, ciascuna con una vista diversa. Chi assapora questa sensazione, non si ferma più.
Non si sale per segnare un punto sulla pagella. Quando raggiungo una cima impegnativa, tolgo gli scarponi e rimango per un po’ con i piedi nudi sulla roccia. Voglio sentire come è fatta, voglio farne parte. Poi arriva la discesa … accidenti! In genere è più faticosa della salita.
Nella formazione è la discesa che pregiudica il successo: se non sai tornare alla quotidianità e integrare quello che hai vissuto, hai fatto un’esperienza di alienazione, non di formazione.
Mentre nell’insegnamento acquisisci conoscenze e nell’addestramento abilità, nella formazione ottieni l’uno e l’altro e in più cresci dal punto di vista umano. Ecco perché è irresistibile.
Perché E-Learning?
Per un “NO” forte e deciso. Quando ero all’università, l’e-learning era poco conosciuto. Al secondo anno avevo la possibilità di scegliere: un corso di elearning o di tecniche di formazione tradizionali. Decisi che mai e poi mai avrei avuto a che fare con elearning! Per qualche motivo, il corso tradizionale venne cancellato e mi trovai in aula nera di rabbia e decisa a contestare tutto. L’ho fatto e… ho scoperto che il professore contestava insieme a me. Perché l’elearning non è tecnologia, come credevo. È creatività, è comunicazione aperta, è scambio, è serietà e precisione, ma anche gioco e ironia.
Certo, dopo 16 ore di corso sulla sicurezza online, è difficile che uno allarghi le braccia, tolga le scarpe e cerchi di assaporare l’esperienza. Ma non è un problema di elearning. Quattro ore di lezione in aula equivalgono normalmente a 1 ora di apprendimento online. Nel caso della sicurezza il legislatore ha deciso di equiparare 16 in aula a 16 ore online, definendo rigidamente la scaletta di contenuti. Per riempire 16 ore di pura teoria inserisci ogni virgola della normativa, oppure aggiungi tanti intervalli accattivanti che catturano il discente, ma distolgono l’attenzione. In ambedue i casi la qualità dell’apprendimento cala precipitosamente.
Vice versa, un corso in elearning, inserito in un processo che integri lezioni frontali, eventi esperienziali e approfondimenti individuali è in grado di aumentare notevolmente l’efficacia dell’apprendimento. Elearning non può essere applicato sempre e in qualunque modo, ma chi lo scarta oggi, commette un errore.
Il futuro della formazione ?
Quale risposta vuoi? Quella grigia è: difficile, chi si occupa della formazione deve saper dimostrare l’impatto positivo sul business e superare le diffidenze. Quella rosa: il ruolo della formazione sarà sempre più importante. Cresce la spinta verso il riconoscimento delle competenze acquisite fuori dai percorsi formali e l’importanza di una preparazione specifica, dimostrata nel momento giusto. Dobbiamo saper imparare selezionando i contenuti. I contenuti formativi devono essere “componibili” e disponibili in diversi formati. Persone che vogliono rimanere “interessanti” dal punto di vista professionale devono investire continuamente su se stesse, aziende che vogliono superare le crisi di oggi e domani, devono investire nelle proprie risorse umane.
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NdR: Di seguito il video che mostra come viene concepita e realizzata la Formazione dal team di Alavie.
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