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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Gli asili nido, le donne e la politica dei numeri
    Pari opportunità

    Gli asili nido, le donne e la politica dei numeri

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre14/05/2013Updated:16/06/2014Nessun commento3 Mins Read
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    di Lucina di Meco da Little Light Lab

    (e del buon senso)

    Come Venditti, anch’io al Liceo pensavo che la matematica non sarebbe mai stata il mio mestiere. Eppure dopo la Laurea mi sono decisa a studiare un Master in Economia (dello Sviluppo). La ragione non è stata un colpo di fulmine con l’econometria. Piuttosto, mi sono accorta che per convincere le persone (e i governi) a intraprendere politiche sociali dettate dal buon senso, alle volte ci vogliono i numeri.

    Ecco quindi alcuni numeri sugli asili nido in Italia, la disoccupazione femminile e la correlazione tra i due. Ma non solo.

    Con un investimento pubblico nell’educazione prescolare tra i più bassi in Europa, solo il 12% dei bambini italiani ha accesso agli asili nido. Un numero ben inferiore a quello di altri Paesi europei (50% in Danimarca, Svezia e Irlanda) e ancora lontano dal 21% richiestoci dal Trattato di Lisbona.

    Principalmente a causa della mancanza di strutture pubbliche per l’infanzia, solo intorno al 50% delle mamme lavora, contro il 70% di Francia, Regno Unito e Germania. E non è che le italiane non vogliano lavorare per una questione di mentalità, come sostengono alcuni. Secondo l’ISTAT, il 55,5% delle donne che si prende cura dei figli piccoli come occupazione principale dice di farlo soprattutto a causa del costo proibitivo dei nidi (altre a causa dell’incompatibilità di orario degli stessi con il lavoro o della distanza da casa).

    La soluzione è a portata di mano. Secondo uno studio della Fondazione Collegio Carlo Alberto, la provvisione di strutture pubbliche gratuite per l’infanzia porterebbe al 75,5% l’impiego femminile. E non finisce qui. La provvisione di servizi per l’infanzia ha un effetto positivo sulla fertilità (riducendo il costo opportunità dei figli) e migliora le capacità linguistiche dei bambini, soprattutto di quelli provenienti da settori socio-economici disagiati. E di migliorare i nostri studenti ne hanno davvero bisogno, a considerare i risultati altamente insoddisfacenti del nostro Paese secondo il Programma per la Valutazione Internazionale dell’Allievo (meglio noto con l’acronimo PISA).

    I numeri ci dicono quindi, ancora una volta, quello che noi donne già sapevamo: abbiamo bisogno di asili nido per lavorare e continuare a fare figli. Sembra logico, eppure molti nella classe politica italiana continuano a far finta di non capire, inventandosi formule magiche alternative per l’impiego femminile e la fertilità. Un esempio? I dieci saggi (tutti uomini) nominati da Napolitano hanno proposto, nella loro relazione sul lavoro, unicamente incentivi fiscali alle famiglie e telelavoro. Dei nidi scrivono che pochi bambini ne dispongono, ma non propongono di crearne di nuovi.

    Com’è possibile? La risposta è una sola. Anche se noi italiane sappiamo bene cosa serve alle nostre famiglie, non abbiamo ancora imparato a chiederlo e ottenerlo da una classe politica che da sempre ci ignora. Letteralmente. Basti solo ricordare che in alcuni programmi dei partiti alle scorse elezioni la parola “donna” semplicemente non c’era. Leggere per credere.

    Da dove partiamo allora? Non so voi, ma alle prossime elezioni, tanto per cominciare, io voterò solo chi dimostri di aver capito che non ha senso parlare di occupazione femminile senza parlare di asili nido. Dite che qualcuno lo trovo? Sono ottimista: io dico di sì.

     

    asili fertilità lavoro numeri
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

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L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

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Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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